Capitolo 14

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Pov Stefano
"Scusa, devo andare" mormoro come in trans allontanandomi da Sascha e raccogliendo il telefono.
Lui mi afferra un braccio "che è successo?" mi chiede "qualunque cosa sia possiamo risolverla Ste" dice convinto.
"Questa no" dico sempre mormorando e cercando di allontanarmi.
Non voglio che lui lo sappia.
"Parlami Stefano, prima ti comporti come se io fossi la persona più importante della tua vita e poi non vuoi raccontami niente, non può funzionare in questo modo" mi dice guardandomi fisso negli occhi.
E forse è la sua espressione triste oppure il fatto che ha chiaramente detto di voler far funzionare questa cosa fra noi, ma non riesco a tenere i miei pensieri per me.
"Marina è incinta" spiego piano "ma io non c'entro, giuro" e sento quasi le lacrime uscire.
Sascha spalanca gli occhi e allenta un po' la presa "sei sicuro di non essere il padre?" chiede piano.
Annuisco "ho sempre usato le precauzioni e per di più è molto che non lo facciamo" spiego serio.
Finalmente ho capito cosa provo e questa situazione proprio non doveva esserci.
"Ok... Ti credo" mi dice mollando definitivamente la presa sul mio braccio "ma se non è figlio tuo..." e lascia in sospeso la frase.
"Già" rispondo, ma in realtà non mi interessa più di tanto.
Certo, mi sento preso in giro, ma non sto male come un fidanzato tradito.
"Ora è meglio che vada a parlare con lei" dico sospirando "torno appena posso" e lo bacio dolcemente.
Come farebbero due fidanzati.

Pov Sascha
Forse sono anche esageratamente felice per quello che è successo, ma non riesco a farne a meno.
Quando Sasha entra a salutarmi se ne accorge subito.
"Cos'è quel sorriso?" chiede felice sedendosi sul mio letto.
Ridacchio "ma non lavori mai tu?" chiedo ironico.
Lei scuote la testa "ho appena finito il turno! Sono qui per sentirti dire quanto è magnifico Stefano!" esclama facendo un finto inchino molto teatrale.
"Sei un idiota" le dico ridendo.
La porta si apre di nuovo e sta volta entra Sabri.
"Hey!" esclama salutando Sasha "non pensavo di trovarvi insieme" dice leggermente confusa, anche se in senso buono.
"Sono qui per sentir parlare tuo fratello a vanvera" spiega tranquilla L'infermiera.
"Com'è che siete entrambe contro di me?" chiedo perplesso.
Loro ridono in contemporanea e sono queste scene che mi fanno capire quanto sono state importanti per me in questi giorni.
Sempre sincere, sempre se stesse.
"Allora, che è successo di bello?" mi chiede Sabri sedendosi a gambe incrociate alla fine del letto.
Io sospiro, tanto vale rendere definitivamente partecipe mia sorella.
"Penso che tu lo sappia già, ma te lo dico per sicurezza, sono gay" e solo dopo averlo detto mi rendo conto che tecnicamente potrebbe non prenderla bene.
Annuisce "si l'ho sempre saputo, ma da quanto lo sai tu?" chiede curiosa.
"Penso dalla seconda media" e faccio spallucce, non mi è mai sembrata una cosa così importante, lo sapevo e basta.
Lei spalanca gli occhi "wow! E come lo hai scoperto?" chiede.
"Mi piaceva uno, ma non stavamo parlando di questo!" esclamo scocciato.
Lei annuisce come a dirmi di continuare, ma Sasha non sembra dello stesso avviso "ma hai già perso la verginità?" chiede infatti subito.
Sabrina mormora un "cazzo è vero!" e mi fissa.
"Si, prima di trasferirci!" spiego esasperato, poi mi ricordo che Sasha non ha idea di quando ci siamo trasferiti "avevo 14 anni" specifico.
"Con chi?!" chiede mia sorella sconvolta.
Distolgo l'attenzione "non ho intenzione di dirtelo" e sono serio.
"Ok ok... Quindi cos'è successo con Stefano?" chiede sbrigativa.
Spalanco occhi e bocca "come sai che c'entra Stefano?" chiedo, io non l'ho mai nominato.
Lei ridacchia "scusa ma era abbastanza evidente" spiega ironica.
"Ok" comincio "diciamo che sta semplicemente andando tutto bene" spiego con un piccolo sorriso.
Sabrina e Sasha si guardano complici e "bene come?" chiedono in contemporanea.
"Bene nel senso che mi ha baciato e ha detto che gli piaccio, più o meno"
"E allora come mai è scappato così?" chiede Sasha leggermente confusa dopo un po'.
E qui mi torna un po' di tristezza, certo, mi fido di lui, ma non è comunque una bella situazione.
"La sua fidanzata lo ha chiamato per dirgli che è incinta" dico alla fine.

Pov Stefano
Arrivo davanti a casa di Marina e busso aspettando che qualcuno venga ad aprirmi.
Dopo pochi secondi vedo proprio lei dietro la porta.
"Ciao amore!" esclama buttandomisi addosso.
Non ricambio l'abbraccio, proprio non ci riesco, la mia attenzione è tutta rivolta a Sascha che mi aspetta in ospedale.
"Che succede?" chiede confusa, probabilmente dal vedermi così distante.
Scuoto la testa "niente, adesso entriamo e vediamo di risolvere la questione" dico serio.
Sono parecchio spaventato da tutta questa faccenda.
Certo, so di non essere il padre, ma non posso neanche accusare Marina senza avere delle prove.
Ci sediamo sul divano "vuoi qualcosa da bere?" mi chiede lei rialzandosi subito dopo.
"Tesoro stai seduta, non devi affaticati, vi porto qualcosa io!" sento dire da sua mamma che si trova in cucina.
Quindi i suoi genitori lo sanno.
"Allora? Sei felice?" chiede sorridendo.
Sospiro "ne sei sicura?" comincio, non posso certo accusarla di tutto subito, devo andare coi piedi di piombo.
Lei mi guarda sconvolta "certo! Non ho il ciclo e il test dice che lo sono di 3 mesi" spiega meno entusiasta.
Ok, già cominciano ad esserci problemi, fino a due mesi fa la nostra relazione andava a gonfie vele, quindi se è successo tre mesi fa potrebbe essere tutto vero.
"Ma le precauzioni le abbiamo sempre usate" dico piano sprofondando nel divano.
Lei fa spallucce "che vuoi che ti dica, si sarà rotto" spiega tranquilla.
Mi ritrovo a scuotere piano la testa "non è possibile" mormoro.
Lei mi guarda sconvolta "vuoi dirmi che non sei felice di essere il padre di mio figlio?!" esclama innervosita.
"No per niente" le dico serio "scusa tanto se non voglio diventare padre a 17 anni"
Lei mi guarda come se stesse per piangere, ma i suoi occhi non sono minimamente lucidi.
Solo ora mi rendo conto di quanto è finta.
"Quindi non lo vuoi?" chiede triste.
E non mi sento neanche un po' in colpa quando le dico un secco no.
Lei abbassa lo sguardo.
"Se non vuoi crescerlo da sola allora abortisci, mi spiace per il bambino ma è l'unica soluzione" e sono così dannatamente serio che quasi non mi riconosco.
Io sento che quel bambino non è mio.
"Beh sono passati già tre mesi quindi l'aborto è illegale e poi non lo farei lo stesso. Comunque se ora questo bambino nascerà è anche colpa tua, quindi devi prenderti le tue responsabilità!" esclama fra l'arrabbiato e quella che dovrebbe essere delusione, o almeno credo.
"Non puoi obbligarmi a fare niente" le dico tranquillamente.
Lei sorride furba però "beh io penso di si" è aspetta qualche secondo in cui io cerco di capire cosa sta per dire "come la vedrebbero tutti se io dicessi in giro che mi hai abbandonato perchè sono rimasta incinta?" chiede mortalmente seria.

Eccomiiiiii
E sono pure in anticipo, dovete volermi bene.
Grazie mille davvero per tutti i voti e commenti nel capitolo precedente.
Qui cominciano ad esserci un po' di carte in tavola.
Si scopre il "passato" di sascha e il vero carattere di Marina.
Ci terrei a specificare che io non ho niente contro la Marina, questa è una ff e come tale mi permette di modificare il carattere dei personaggi.
Detto questo
Commentate se vi va e ci vediamo al prossimo capitolo.
Ciao ciao
Emma

Ricordo comuqnue che sono una delle admin della page di instagram @saschefano_forever

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