Frodi aveva un figlio, Ingjald, che alla sua morte divenne re degli
Adubardi. Dopo la morte di Helgi, si pose fine alla faida che
aveva opposto gli Skjoldunghi agli Adubardi, e per suggellare la
pace, Hroar diede sua figlia Freyvor in moglie a Ingjald. Freyvor si
recò alla corte degli Adubardi seguita da un'imponente schiera di
guerrieri danesi, e Ingjald s'infiammò d'amore per lei. Ma i guerrieri
adubardi cominciarono a covare rancore nel vedere che agli
uomini della regina era stato assegnato un posto d'onore nella sala
di Frodi; nell'esercito c'erano alcuni soldati che si ricordavano benissimo
di Frodi, e quando costoro videro i guerrieri danesi fare
sfoggio di armi e anelli scintillanti, per poco non scoppiarono dalla
rabbia. D'un tratto prese la parola uno dei vecchi, e fissando lo
sguardo sui danesi, cominciò a biasimare Ingjald perché aveva dimenticato
in che modo fosse morto suo padre. Udite le parole dell'uomo,
la regina gli si avvicinò per placarlo; ella si sfilò un anello e
glielo porse con parole di amicizia, ma ormai l'ira del vecchio aveva
rotto gli argini, ed esplose con violenza. Con uno scatto rabbioso
allontanò da sé l'anello della regina e disse forte e chiaro, affinché
il re udisse ogni parola: - Ai tempi di Frodi non vigeva l'usanza
di sedere allo stesso tavolo dell'assassino del proprio padre, o dei
suoi congiunti; adesso, invece, tu riservi ai tuoi nemici il posto più
onorevole della sala, e impassibile li osservi fare sfoggio, nella tua
dimora, dei gioielli e delle armi che tuo padre perse nella sua ultima
battaglia, quando i Danesi lo abbatterono per poi spogliarlo
dei suoi tesori Quelle parole continuarono a sgorgargli dalle labbra
come un fiume in piena, fino a quando un adubardo si avventò
su un danese e lo atterrò. Freyvor reclamava ora che Ingjald vendicasse
l'offesa che lei aveva subito nella sua dimora: ma l'oltraggio
perpetrato dai guerrieri aveva raffreddato l'amore di Ingjald per la
figlia di Hroar, e invece di far catturare l'uomo che aveva compiuto
quel gesto, Ingjald pose la mano su di lui e in tal modo ne coprì
la fuga. Gli Adubardi non gli diedero tregua finché non ebbe infranto il contratto di pace stipulato con i suoi nuovi parenti e non si
fu precipitato a Lejre per vendicare la morte del padre. Ma la fortuna
non era dalla parte di Ingjald, poiché venne ucciso davanti alle
porte di Lejre da Hroar e da suo nipote Hrolf. Ingjald cadde insieme
a gran parte del suo esercito, e gli Adubardi, da quel giorno,
non tornarono mai più ai fasti di un tempo.
YOU ARE READING
VILHELM GR0NBECH MITI E LEGGENDE DEL NORD Vilhelm Gronbech
Non-FictionTraduzione e a cura di Anna Grazia Calabrese Illustrazioni di Ernst Ilanscn Con Miti e leggende del Nord (1927) Vilhelm Gronbech, l'eclettico e prolifico autore danese vissuto a cavallo tra Otto e Novecento, visceralmente legato alle sue terre d'ori...