MITI E LEGGENDE DEL NORD
A Ludovica Koch
INTRODUZIONE STORICA
I popoli nordici fanno parte, insieme ai tedeschi, agli inglesi e
agli olandesi, di un'unica razza, fatto che risulta tuttora evidente
dalla parentela che intercorre fra le lingue da essi parlate. All'alba
dei tempi questa etnia, che occupa ora gran parte dell'Europa del
Nord e di quella occidentale, viveva su una stretta striscia di terra a
sud della Scandinavia e nelle regioni intorno alla punta occidentale
del Mar Baltico.
Fino all'epoca della nascita di Cristo, più o meno, essi sono
esclusi dalla storia, che a quel tempo aveva in effetti il suo punto
focale nel Mediterraneo. Ma proprio quando l'impero romano è al
culmine del suo splendore, i popoli del Nord cominciano a destare
attenzione nel mondo civilizzato. Agli occhi dei popoli del Sud, i
Nordici apparivano come selvaggi, la cui unica funzione consisteva
nella possibilità di diventare il bersaglio dell'intraprendenza dei
Romani; ma, sventuratamente, essi avevano la caratteristica di non
consentire a nessuno di sottometterli senza reagire e lottare. I primi
a scoprirli furono alcuni audaci e intraprendenti commercianti
e mercanti di schiavi; accadde cosi che si costituissero delle colonie
alla frontiera; e più si rafforzava questo legame, più frequenti
erano i conflitti che sfociavano in contese sui confini e in spedizioni
punitive. Successivamente, i selvaggi furono arruolati per combattere
contro la loro stessa stirpe; quindi entrarono nell'esercito
romano come mercenari, e infine, da soldati di professione quali
erano, divennero il nucleo centrale dell'esercito di stanza permanente
che l'impero mondiale era costretto a tenere in piedi.
Dopo che i Germani furono in tal modo inglobati nella politica
dei Romani, si destò un certo interesse nei confronti di questi barbari
del Nord, e si incominciò, per ragioni pratiche, a studiare la
loro personalità e il loro stile di vita. Il frutto migliore di questa curiosità
per metà pragmatica e per l'altra metà scientifica, è senz'altro
il trattato Germania di Tacito, una sorta di manuale etnografico
sulle popolazioni del Nordeuropa, scritto nel 98 d. C. Il trattato
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presenta le stesse caratteristiche delle descrizioni dei selvaggi americani
e australiani redatte dai moderni missionari e dai funzionari
coloniali. E superficiale, in quanto fornisce solo un ritratto dei popoli
«dall'esterno», cosi come essi si presentano agli occhi di un
uomo colto; naturalmente, l'autore si sente di gran lunga superiore
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VILHELM GR0NBECH MITI E LEGGENDE DEL NORD Vilhelm Gronbech
Literatura faktuTraduzione e a cura di Anna Grazia Calabrese Illustrazioni di Ernst Ilanscn Con Miti e leggende del Nord (1927) Vilhelm Gronbech, l'eclettico e prolifico autore danese vissuto a cavallo tra Otto e Novecento, visceralmente legato alle sue terre d'ori...