Alla caduta di Halfdan sopravvissero, dei suoi figli, soltanto
Hroar e Helgi. Essi erano entrambi ancora bambini, e vennero allevati
da un uomo che si chiamava Regin. La notte in cui il re venne
ucciso, Regin fuggi portando con sé i ragazzi; ma non osava tenerli
in casa sua, poiché era un uomo abbiente e sapeva che re Frodi si
sarebbe diretto subito da lui e l'avrebbe costretto a giurargli fedeltà,
pena la confisca dei beni e della fattoria. Per queste ragioni, Regin
condusse Hroar e Helgi su un isolotto dove c'era una sola fattoria,
abitata da un onesto contadino di nome Vifil, fedele amico di
re Halfdan: a lui Regin chiese di nascondere i due figli del re, ora
orfani del padre. Vifil li accolse presso di sé, e costruì per loro una
piccola capanna sotto terra, dove si potevano rifugiare di notte; di
giorno, invece, quando nessun pericolo li minacciava, i ragazzi
scorrazzavano felici nel bosco.
Quando Frodi capì che i figli di Halfdan erano stati portati al
sicuro dai loro amici, mandò le sue guardie in ricognizione per
tutto il paese a caccia dei due ragazzi; gli uomini esplorarono i
dintorni e i territori più remoti, ma dopo aver esaurito tutte le loro
energie nell'ardua ricerca, tornarono dal re e gli riferirono che
non c'era luogo in cui avessero trovato una qualche traccia dei ragazzi.
Allora Frodi chiamò in suo aiuto streghe e veggenti affinché
esplorassero il paese servendosi delle proprie doti divinatorie:
ma nemmeno a costoro fu possibile scoprire il rifugio dei figli
di Halfdan. Alla fine, il re ricorse a uomini che praticavano le arti
magiche, e chiese loro di sperimentare i propri artifici; essi si rinchiusero
in una stanza per tre giorni, da soli, e nessuno riuscì a
sapere che cosa stessero facendo. Ma quando il re si recò da loro,
si destarono come da un pesante sonno, e affermarono di aver
scrutato a fondo il regno intero, e ora potevano annunciargli che i
ragazzi non solo non erano lontani, ma si nascondevano in qualche
punto del paese stesso. I maghi aggiunsero che erano riusciti
a vedere con chiarezza dappertutto: solo l'isola di Vifil era avvolta da una nebbia tanto fitta, da impedire loro di scorgere ciò
che vi si trovava. Frodi spedi immediatamente alcuni dei suoi uomini
sull'isola di Vifil, ed essi la setacciarono in lungo e in largo;
ciò nonostante, quando fecero ritorno dal re, gli dissero che avevano
trovato tutte le porte aperte, senza tuttavia scorgere traccia
dei ragazzi. Frodi replicò che non avevano cercato con cura: si
sarebbe recato lui stesso sull'isola, disse, e allora si sarebbe visto,
se un miserabile pescatore avrebbe potuto osare nascondere impunemente
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VILHELM GR0NBECH MITI E LEGGENDE DEL NORD Vilhelm Gronbech
Non-FictionTraduzione e a cura di Anna Grazia Calabrese Illustrazioni di Ernst Ilanscn Con Miti e leggende del Nord (1927) Vilhelm Gronbech, l'eclettico e prolifico autore danese vissuto a cavallo tra Otto e Novecento, visceralmente legato alle sue terre d'ori...