Re Gram di Danimarca aveva un figlio che fu chiamato Hading.
Quando Hading era ancora piccolo, Gram fu ucciso dal re di
Norvegia, Svipdag. Uno degli uomini più fedeli di Gram, tuttavia,
prese il bimbo e lo condusse in Svezia, dove lo consegnò al gigante
Vagnhofdi affinché lo allevasse. Il gigante aveva una figlia, Hardgreip,
che divenne come una madre per Hading: si occupò del ragazzo,
sì che questi crebbe grande e forte, e lo iniziò a tutte le imprese
virili. Quando Hading divenne adulto, Hardgreip pretese da
lui una ricompensa per averlo allevato, e disse che la sola cosa che
desiderasse era il suo amore. Hading obiettò che non si addiceva,
agli uomini, amare i giganti, e compiere sforzi immensi per colmare
la differenza nelle proporzioni; ma Hardgreip replicò: - Se sono
le mie membra imponenti ad alimentare i tuoi timori, sappi che
posso trasformare la mia figura come più mi aggrada; quando mi
minaccia un nemico, il mio corpo cresce fino a raggiungere il cielo,
e in tal caso nessuno è in grado di opporsi alla forza delle mie braccia;
ma se voglio, divento talmente piccola ed esile da potermi rannicchiare
fra le tua braccia -. Hading cedette dunque all'amore di
lei, e Hardgreip lo seguì ovunque, difendendolo dal male. Non appena
Hading si sentì tanto forte da affrontare le guerre, si avventurò
fuori dalle mura di casa per cercare di vendicare suo padre.
Lungo il cammino, lui e Hardgreip si imbatterono in una dimora
dove giaceva un uomo morto. Hardgreip incise alcune rune
su un'assicella e pregò Hading di infilarla sotto la lingua del morto,
se avesse voluto sapere che cosa gli riservasse il destino per il futuro.
Hading agì secondo le sue parole, e infilò le rune sotto la lingua
del defunto; ma questi si alzò e tuonò: - Chi osa riportarmi alla
luce contro la mia volontà? Che la sventura si abbatta su colei che
mi ha inutilmente strappato dalla via di Hel; ma tu, Hading, ti salverai
-. Di più Hading non riuscì a sapere, prima di rimettersi in
cammino, e la sera seguente lui e Hardgreip trovarono rifugio nel
bosco, in una capanna di sterpi. Nel cuore della notte, Hading fu destato da una mano che, intrufolatasi dal tetto, frugava affannosamente
per la casa; chiamò la sua nutrice, e costei, raccolta tutta la
sua possanza di gigantessa, afferrò la mano e urlò ad Hading di
prendere la spada e mozzarla. Hading fece come disse la donna, e
la casa tutta fu sommersa dal veleno sgorgato dalla ferita. Ma dopo
pochi attimi Hardgreip fu travolta dai Giganti, che la ridussero a
brandelli con i loro artigli.
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VILHELM GR0NBECH MITI E LEGGENDE DEL NORD Vilhelm Gronbech
Non-FictionTraduzione e a cura di Anna Grazia Calabrese Illustrazioni di Ernst Ilanscn Con Miti e leggende del Nord (1927) Vilhelm Gronbech, l'eclettico e prolifico autore danese vissuto a cavallo tra Otto e Novecento, visceralmente legato alle sue terre d'ori...