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7.7

Inizio il 2016 rotta a metà, spero di arrivare a fino anno più intera di come sono ora.

«Andiamo alla polizia?», chiede Jo, cercando di fermare le mani che tremano.
Louis annuisce, mettendo in moto.
«Lou, sai la strada?» chiede Harry, infilandosi un paio di occhiali da sole sulla testa. Jo rimane seduta, zitta, cercando di calmare il cuore che batte troppo forte. Recupera le cuffiette dalla borsa, fa partire Locked away, e si lascia andare contro il finestrino. Andrà tutto bene.
Dopo dieci minuti, Louis ferma la macchina e scende, aprendo la portiera a Jo.
«Andiamo, tesoro», la prende per mano ed entrano nella centrale.
«Buongiorno» inizia Harry, «siamo qui per dichiarare la scomparsa di Zayn Malik.»
Dopo aver dato tutte le informazioni necessarie, Phil, il commissario, cerca di tracciare il messaggio.
«Questo Jake come si chiama di cognome?» chiede l'uomo dai capelli rossi. Ha due grandi baffi che gli incorniciano le labbra, e Jo si sente piuttosto intimidita da lui; fortuna che Louis le tiene ancora la mano.
«Si chiama Walter, Jake Walter.»
Il viso di Phil scatta in avanti, puntando i suoi occhi azzurri in quelli di Jo.
«Jake Walter?» ripete, «È uscito da poco per spaccio di droga. Ora ha rapito una persona?»
Sullo schermo del computer appare una serie di numeri e lettere, dopo un paio di minuti, Phil dichiara «È a pochi chilometri da qui, in venti minuti dovremmo arrivarci.»
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Il viaggio è stato a dir poco tremendo, Jo stava per rimettere e Louis e Harry non hanno fatto altro che mordicchiarsi le unghie. La polizia è entrata nel magazzino in cui, teoricamente, dovrebbe esserci Jake. Jo si sente le gambe cedere, come se un passo in più potesse portarla alla rottura; vuole solo vedere Zayn uscire da quella maledetta porta.
D'improvviso, quasi come un lampo nel cielo, uno squarcio nella tranquillità che li avvolge, si sente il rumore di uno sparo.
Poi, il silenzio.