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4.8

«Louis...» sussurra Zayn, scuotendo la testa.
Jo strabuzza gli occhi e salta sulla sedia. Non è Louis Tomlinson, vero?
«Sì, tutto bene. Sta bene Jo, come vuoi che stia?»
Lei sorride e ridacchia prendendo un boccone di gnocchi, sono troppo buoni ed è troppo interessata alla conversazione.
«Cosa- No! Non ti passerò Jo, siamo a pranzo!» esclama Zayn.
Ha la fronte aggrottata, gli occhi socchiusi e la mascella tesa dal nervoso. È gay, perché deve interessarsi a Jo?
«Oh si passamelo!» dice lei, appena sente la frase di Zayn.
Lui sbuffa, mentre sente Louis urlare un «Ohohoh! Ti ha chiuso!» e passa il telefono alla ragazza.
Lei rimane per un attimo in silenzio, fissa la tovaglia bianca del ristorante e ricorda quando veniva in estate ad aiutare lo zio Josh. Stava più tempo con Lexi che altro, ma dentro c'era l'aria condizionata e lei si divertita a vedere gli altri cucinare.
«Jo?»
«Louis» sussurra lei, con l'imbarazzo alle stelle e il cuore che le esce dal petto.
La voce fine e acuta che ha sempre amato, «Come stai? Zayn mi ha detto bene ma non mi fido di quella testa di caz-»
«Sto bene, davvero» sospira, «Louis?»
«Sì, Josephine?»
«Vorrei solo ringraziare te e tutti gli altri ragazzi per tutto ciò che avete fatto per me, quindi grazie di cuore. Vi amo tanto da star male», una lacrima solca la guancia, cade sulla tovaglia bianca. È trasparente.
«E noi ringraziamo te, piccola. Grazie a te, ti amiamo anche noi»
Jo si porta una mano alla bocca, e poi la vista viene offuscata dal velo di mille lacrime calde.