3.2

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Qualche ora prima...

Zayn sbadiglia, spegne la sveglia che continua a martellargli nelle orecchie e si alza.
"Cazzo, è il grande giorno", pensa andando in bagno.
Quando scende in cucina, trova Louis e Liam sugli sgabelli della cucina.
Si blocca sui gradini della scala.
"Cosa ci fate vuoi qui...?" Chiede, grattandosi il retro del collo.
Loro lo sanno, lo vedono, è imbarazzato.
Louis ridacchia; dopo la telefonata dell'altro giorno ha capito che se Zayn è felice, dovrebbe esserlo anche lui.
Liam e gli altri ragazzi in realtà non sono mai stati arrabbiati con lui, si sentivano sono in più e soprattutto in imbarazzo.
"Matt ci ha chiamati, ha detto che avevi bisogno di aiuto per andare da una donzella" dice Louis, con un ghigno in volto.
Liam gli lascia uno schiaffo sulla nuca, "Non fare il cretino, è una cosa seria"
"E ci credo! Vola da Londra a New York per una ragazza!" esclama il più grande, alzando le spalle.
Zayn ancora non ci crede, gli sono mancati così tanto.
Dieci minuti dopo è davanti allo specchio, ha preparato già le valigie e si è vestito.
Deve rilassarsi, ha i nervi tesi come una corda di violino e lo stomaco si accartoccia ogni volta che pensa a cosa accadrà fra un paio di ore.
"Zayn sei pronto?" Urla Louis dall'altra parte della stanza.
Il biondo prende un respiro, sciacqua la faccia con dell'acqua fredda e poi esce dal bagno.
"Sono pronto"
Louis lo squadra da capo a piedi, sorride.
"Il mio piccolo uomo cresce", fa finta di tirare via una lacrima dall'occhio destro, e Zayn gli lascia una pacca sul petto ridacchiando.
"Stupido" sussurra.
Torna in cucina, dove alloggiano il borsone e Liam, che sta appiccicato al telefono senza staccare quasi gli occhi dallo schermo.
"Liam?" Lo chiama Zayn.
Muto.
"Liam?" Ci riprova, alzando il tono di voce.
William arriva dietro a Zayn, e sospirando esclama "Lascia stare Zay, da quando sei andato via è un continuo messaggini dolci e baci con Sophia"
Liam alza la testa di scatto, quasi come gli avessero dato una padellata addosso. "Cosa?"
I due amici scoppiano a ridere, mentre Liam, che ha ancora il telefono in mano, non capisce.
"Lascia stare amico, quella ragazza ti ha fuso il cervello" dice Louis passandogli affianco e prendendo una mela.
Zayn guarda l'ora, bisogna andare.
"Ti accompagniamo in aeroporto, dai" dice Liam, posando -finalmente- il telefono nella tasca dei jeans.
Zayn sorride, prende il borsone a spalla, il telefono e i documenti.
Aspetta che il suo migliore amico esca di casa (dopo aver rubato un paio di Haribo da dare al suo ragazzo) e poi chiude casa.
Salgono in macchina, Liam si mette al volante, e accende il motore.
Zayn ancora non ci crede, vedrà la sua piccola stellina fra poche ore, e solo al pensiero gli spunta un sorriso che va da un orecchio all'altro.

[Ho già l'altro capitolo pronto, dipende tutto da voi💙]

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