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She said goodbye too many times before and her heart is breaking in front of me.

«Cosa facciamo?» chiede piano, Jo, quando sente che Lou si è calmato.
Non hanno la più pallida idea di cosa fare, sembra un brutto sogno capitato quasi per caso.
«Dovresti venire qui, per prima cosa» dice Harry, andando a sedersi sul divano, a gambe incrociate. Devono tranquillizzarsi, tutti. Ma come fare?
«Che? Harry, sei impazzito? Sono appena tornata qui a New York, come faccio?»
«Non lo so, okay, scartiamo questa idea.»
«Posso provare a chiedere a mia mamma ma non credo che mi lasci andare, costa parecchio il biglietto aereo...» sussurra, imbarazzata. Certo, fosse per lei prenderebbe il primo aereo per l'Inghilterra, ma ha un lavoro a cui pensare e non può mollare tutto così. Inoltre, non ha la possibilità economica necessaria per pagarsi un biglietto aereo per un tragitto così lungo.
«Lo paghiamo noi, che problema c'è? Vuoi che parliamo a tua mamma? Non credo tu sia nelle condizioni adatte per dirlo...» esclama Louis, cercando di alleggerire la situazione. L'ultima cosa che vuole è far pesare tutto questo a Jo.
«Sì, okay, grazie. Ve la passo ora...?»
«Certo, va bene.»
Dopo un paio di «no Harry parla tu!», Jo scende le scale e senza dire una parola va verso sua mamma che, appena la vede, le si fionda addosso, stringendola al petto senza fare domande. La ragazza si lascia andare in un pianto liberatorio, come se l'avesse aspettato da tempo.
«Tieni» dice Jo, porgendole il telefono e accoccolandosi maggiormente al corpo materno.
Rose sta zitta, non fiata, si sente solo la voce di sottofondo di Harry che le spiega la situazione. Con un paio di «mhmh», «sì», e «okay», Rose termina la telefonata.
Stringe forte sua figlia, premendole un bacio sulla fronte, «Credo che tu debba prepararti per partire.»

Qualcuno conosce/ama Troye Sivan e va al suo concerto?

J

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