Prologo

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Premetto che in questa storia i personaggi sono ooc (out of character) per il semplice motivo che io non ritengo assolutamente di conoscere i mates così bene da saper rispecchiare i loro caratteri quindi molte volte nella ff compiono delle azioni che probabilmente nella vita reale non farebbero.
Vi ringrazio comunque se deciderete di continuare a leggere

Pov Sascha
Quel giorno avevo realizzato il significato di una parola importante.
Amore.
Non sapevo bene quando tutto era cominciato, forse addirittura da sempre, da quel primo sguardo che ci eravamo scambiati, dalla prima risata fatta insieme.
Non era ancora ben chiaro all'inizio.
Ma poi c'era stato quel momento, quel millesimo d'istante che rende la tua vita magnifica e dannatamente piena di senso, ma al contempo la rende la cosa più spaventosa del mondo.
Ti fa capire tutto, tutti quei brividi, quelle incertezze, quei nodi alla bocca dello stomaco e l'imbarazzarsi senza motivo.
Ma ti fa anche rendere conto di come quella persona che già credevi importante sia in realtà fondamentale.
Ecco, quel giorno ho capito una cosa importante.
Stefano è come la mia aria.
Non posso farne a meno, ci sono momenti in cui magari penso che sia più intelligente smettere di respirare quell'aria, di tornare a vederlo solo come un amico, ma poi c'è quello scossa.
Ecco, anche la scossa è una cosa importante di cui parlare.
È come un brivido che ti senti dentro, ma non uno piacevole, uno di quelli che ti fa capire che il cuore sta mandando un segnale al cervello.
"Quell'aria mi serve" sembra dire "se me la togli morirò".
Ed è in quel momento che ricomincio a respirare, che prendo una grande boccata di quell'aria e mi rendo conto di quanto mi fosse mancata.
Tutto questo peró mi fa dannatamente paura.
Ci penso certe volte, penso a cosa mi succederebbe se l'aria decidesse di fare i bagagli e abbandonarmi li, lasciando morire il mio cuore lentamente.
Per questo sto zitto, prendo quanta più aria posso senza far capire quanto ne ho bisogno e poi faccio finta che sia niente.
Sto zitto senza far trasparire i miei veri sentimenti.
Sto zitto senza far capire che i momenti con lui sono i più belli della mia vita.
E sto zitto anche quando devo vederlo con la Marina.
Avete presente la metafora che dice "sbattere la testa contro il muro"?
Beh a volte contro il muro continui a sbatterci senza capire l'errore e avete bisogno di una spinta extra.
Beh la Marina è la mia spinta extra.
Lei è come una mano che mi prende la testa e la fa sbattere contro il muro facendomi tornare alla realtà.
Ma beh, tornare alla realtà mi fa solo sentire quella maledetta stretta alla bocca dello stomaco, quella sensazione fastidiosa di gelosia mista a tremenda tristezza.
Ma beh, meglio tornare al significato che ho scoperto quel giorno.
Al significato della parola amore.
Allora, partiamo dal presupposto che l'unico modo che trovo per dargli una definizione ben precisa è "Stefano".
Però ho imparato a definirne l'aspetto generale.
L'amore è quel sentimento bellissimo e bruttissimo.
Quel sentimento che ti migliora la vita e al contempo la peggiora rendendola piena di dubbi e paure.
L'amore è quel brivido che provi quando vedi quella persona.
L'amore è quella voglia assurda di vedere una persona anche solo per poterla guardare negli occhi.
L'amore è quella boccata d'aria finalmente pulita che senti di poter prendere dopo mesi, settimane o anche solo pochi giorni di lontananza.
L'amore è quella bellissima sensazione di sfarfallio che senti nello stomaco quando hai un contatto anche per sbaglio.
L'amore è una specie di droga.
Una droga così buona che ti rende imprudente e totalmente dipendente e tutto questo non può che portare ad una cosa.
Probabile distruzione non fisica ma mentale.
Sarà la cosa che mi distruggerà.
Ma se l'amore per Stefano mi distruggerà allora voglio essere certo di viverlo tutto, fino all'ultimo secondo.

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