XIV Capitolo

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Gemma

Ripenso alle leggiadre carezze, quelle con cui l'altra sera le sue mani hanno disseminato il mio corpo in una sensuale danza di sensi. Non hanno fatto altro che sfiorarmi delicatamente, facendomi provare una sensazione paradisiaca.

So che è strano riuscire a reagire così velocemente al tocco di un uomo in seguito alla violenza causatami da quell'infame di Pierre, ma con Ian è tutto diverso.

Con lui mi sembra di lasciare per sempre questa terra e sentirmi sospesa nel cielo fino a dimenticare ogni piccola preoccupazione, perfino quegli orribili momenti, in cui quel ragazzo mi ha stuprata. All'inizio ho opposto resistenza al ricordo di quelle luride mani su di me, ma poi ho percepito subito che quel contatto così profondo e dolce appartiene a Ian Weber e a nessun altro.

Fin dal nostro primo incontro abbiamo scambiato poche parole tra di noi, ma una sua carezza o un suo bacio mi dicono molto di più di qualsiasi altra cosa. Non avrei mai pensato che fra un uomo e una donna potesse esistere un linguaggio fisico così intenso e intimo.

La sua vicinanza è speciale, benedico il giorno in cui è scoppiata la guerra per avermelo fatto incontrare, anche se non so quale sarà il nostro destino. Non so neanche se ne avremo mai uno!

«Smettila di fantasticare, ragazzina! Ultimamente sei ancora più assente di quanto tu sia mai stata...»

Il tono autoritario di mia suocera irrompe nella stanza, spezzando ogni dolce barlume scatenato dalla figura di Ian apparsa nei miei sogni ad occhi aperti.

Ho cercato di nascondere ogni piccolo dettaglio che il corpo potrebbe far trapelare della violenza subita.

Per fortuna le gambe all'altezza delle cosce e i seni sono coperti dal mio vestito, ma per quanto riguarda le braccia ho dovuto assolutamente usare una cipria compatta, di quelle molto coprenti della stessa candida tonalità della mia carnagione.

Per mio sollievo i lividi in quei punti sono pochi e disseminati ad ampia distanza l'uno dall'altro.

Credo però che l'occhio super attento di mia suocera in un certo qual modo potrebbe benissimo sospettare qualcosa, specialmente a causa del mio ambiguo comportamento, ma al momento sembra non si sia accorta di nulla.

Sono contenta di questo e spero che il trascorrere dei giorni non la porti ad arrivare alle giuste conclusioni. In fondo, penso non le importi un fico secco della sottoscritta!

«Ah bene, finalmente ti sei voltata verso di me...volevo dirti che l'arrivo di tuo marito sarà per lunedì. Dobbiamo fare in modo che tutto sia pronto e studiare ogni particolare attenzione che possa giovare al suo nuovo stato».

Oh, mio Dio! Così presto? Siamo soltanto a venerdì e la mia libertà è già agli sgoccioli...Non posso pensare di rivedere la sua misera faccia e non voglio immaginare quanto sia peggiorato il suo pessimo carattere grazie al suo nuovo handicap.

Fisso mia suocera, noto come ne parli con distacco, quasi cancellando tutto il dolore provato la scorsa volta nell'apprendere la triste notizia delle condizioni del figlio.

Detesto l'idea di riaverlo tra i piedi, ma soprattutto in seguito allo stupro non sono più la stessa. Qualcosa dentro di me si è incrinato per sempre e mai tornerà come prima. E non posso certo scordare l'esistenza di Ian.

Come potrò fingere e tenermi tutto dentro?

«Bene, sono felice che mio marito ritorni. Quando volete vi aiuterò facendo tutto il possibile perché il suo ritorno possa essere alleviato almeno dalle premure che possiamo dedicargli».

L'amante tedesco (Disponibile anche in cartaceo)Where stories live. Discover now