Insalate salterine

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Ero veramente stufa della serie di eventi sfortunati che si era abbattuta su di me. Mai che mi venisse risparmiato un giorno di pene. Non avevo visto per tutto il fine settimana Castiel, non si era fatto nemmeno sentire da quando avevano risolto tutto e lui ora rispuntava  come una talpa che esce dalla sua buchetta sicura e mi seguiva come un cane da guardia.
Per non parlare di Blake. Quello aveva qualche rotella fuori posto, era bello certo non si poteva negare, avevo pure io gli occhi, ma quel suo atteggiamento mi stava già dando sui nervi e non avevo ancora passato con lui più di due ore.
Mi portai una mano alla fronte strofinando con forza. Perché tutte a me? Pensai sconsolata alzano gli occhi al cielo.
Castiel mi camminava vicino stringeva ancora i pugni e qualche volta mi mandava qualche occhiata dall'alto del suo metro e novanta. Stare accanto a lui mi faceva sempre troppo effetto. La sua vicinanza mi faceva correre piccole scariche elettriche lungo la schiena. Ero patetica, lui non mi voleva in quella maniera, ma non potevo farci nulla. Quando lo beccai a guardarmi i suoi occhi grigi brillarono a contatto con un raggio di sole che attraversava furtivo il corridoio. Sentì il cuore battermi un colpo in più. Castiel non si perde il momento e alzó un sopracciglio, ma non disse nulla.
Arrivati in mensa mi avviai al tavolo occupato dai gemelli e Violet. Ovviamente erano Armin e Alexy. Castiel si era invece diretto alla fila di persone che serpeggiava lì vicino, dove Lysandre attendeva di ricevere la sua razione di polpettone casalingo. Che schifezze. La mensa non era male, ma quel polpettone era micidiale se non avevi uno stomaco di ferro rischiavi di passare due giorni a letto con il mal di pancia.
"Ciao ragazzi" borbottai mentre il mio sguardo seguiva ancora Castiel che parlava con il poeta.
Alexy mi guardava con sguardo di disapprovazione. Lì per lì pensai che mi avesse beccata a spiare Castiel.
"Qualcosa non va Al?"
"C'è un'altra coppia di gemelli!" Lo disse quasi fosse una mia colpa.
"E allora?" Estrassi dal mio zaino un contenitore con un'insalata, quest'ultima fece un salto in aria nel momento in cui Alexy sbattè le mani sul tavolo. Tutti in mensa si girarono per guardarci.
"Ma che diavolo ti prende?" Ero scioccata dal suo scoppio di ira.
"È arrabbiato perché pensa che ora preferirai loro a noi" Armin non andava mai sottovalutato, per quanto fosse concertato a giocare ascoltava sempre tutto. Era una capacità che pochi possedevano.
"Alexy..." Feci per allungare la mano verso la sua, ma la tolse.
"Non fare il bambino" ora mi stava facendo arrabbiare sul serio.
"Non faccio il bambino, li ho visti, sono belli, sono intelligenti e abitano davanti a casa tua!"
"Wow!"
Mi guardò come se mi avesse chiesto di che colore erano i miei capelli e gli avessi risposto cane.
"No, scusa, sono stupita che si sappia già tutto qui a scuola e che tu possa anche solo pensare che ti metterei da parte."
"È una piccola scuola" precisó Violet.
"Già, ma non mi ci abituerò mai a questa catena di pettegolezzi"
"Stai sviando il discorso" mi fece notare un Alexy ancora arrabbiato.
"Sai che te e Armin siete e sarete sempre i miei gemelli preferiti"
Lo vidi rilassarsi. Era un fuoco di paia si infiammava subito e si spegneva altrettanto in fretta per mia fortuna.
"Come sono?" Chiese Armin che a dispetto del fratello non si faceva certe paranoie.
Ci pensai un po' su e poi risposi sinceramente.
"Sophia mi sembra una brava ragazza, molto intelligente, mentre suo fratello... Proprio non lo sopporto."
"Dicono che sia veramente bello" Alexy ora era particolarmente interessato.
"Si" risposi masticando finalmente un boccone del mio pranzo.
Un brusio acceso si levò nella mensa. Seguimmo gli sguardi degli alunni. I due gemelli avevano appena fatto il loro debutto. Vidi Sophia stringersi nelle spalle spaventata da tanti sguardi e mi fece molta tenerezza, ma una cosa che mi stupì fu l'atteggiamento di Blake. Le prese la mano stringendola nella sua cercando di infonderle sicurezza. Lei gli sorrise e lui sorrise a sua volta. Una scena che mi rimase impressa. Non avevo fratelli non potevo capire quel legame, tanto meno quello tra gemelli. Avevo sempre invidiato quel rapporto anche con Alexy e Armin. Avere qualcuno che nonostante tutto sarebbe stato al tuo fianco. Poi il mio sguardo incrociò quello di Castiel. Lui era la cosa più simile ad un fratello che avessi mai avuto, solo che nel tempo era maturato un sentimento diverso, profondo, sapevo che lui ci sarebbe sempre stato per me. Io lo amavo ancora, non avevo mai smesso, nonostante mi fossi imposta di andare avanti. Non eravamo fatti per quello, ma sapevo che il nostro legame non si sarebbe mai spezzato.
Eravamo uniti da un filo invisibile che per quanto ci fossimo allontanati ci avrebbe sempre riportato l'uno a fianco dell'altro.

Buona seraaaaa❤️
Primo capitolo in prima persona che ne pensate?
Ah e volevo dirvi che per problemi che ancora non ho capito avevo pubblicato un capitolo prima dell'avviso, se vi interessa è li❤️

Dolce Flirt-Un disastro d'amore|| CASTIEL <3Where stories live. Discover now