Ci mancavi solo tu!

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Evee e Nathaniel erano quasi a fine del loro lavoro, in quell'ora avrebbero finalmente ripristinato lo splendore della biblioteca.
Evee accarezzò dolcemente le copertine dei volumi della sezione 'letteratura inglese'. Aveva un'aria assorta, quasi persa. Forse la sua mente si stava perdendo in uno di quei racconti che tanto amava, in cui le eroine superavano ogni tipo di ostacolo e ottenevano il loro sudato lieto fine.
"Un po' mi dispiace" disse Nathaniel rompendo quel silenzio. Le dava le spalle intento ad armeggiare con chi sa che scartoffia. Quel ragazzo aveva sempre qualche foglio in mano era incredibile. Evee guardò nella sua direzione avendo come unica visuale le spalle stanche del delegato.
"Che cosa ti dispiace?"
Sospirò.
"Con oggi concludiamo. Era bello passare del tempo con te. So che abbiamo chiarito la situazione, e non è per quello, a me piace davvero star con te anche come semplici amici."
Evee stava per rispondergli, ma lui si girò sgranando gli occhi ambrati alla vista di qualcosa alle spalle della ragazza.
Quando Evee si girò vide Castiel appoggiato alla porta con le braccia incrociate al petto e un ghigno dipinto sulla bocca che fece sparire non appena la ragazza lo vide.
"Ehi disturbo?" Sembrava divertito, sicuramente aveva sentito quello che il delegato aveva detto. Si era arreso e questo a Castiel non poteva che far piacere. Uno in meno pensò soddisfatto.
"È te che ci fai a scuola così presto?" Evee era sinceramente curiosa.
Il rosso alzó le spalle.
"Mi sentivo mattiniero"
E si avvicinò ad Evee non staccando gli occhi da Nathaniel.
"Disturbo?"
"Si" rispose il biondo un po' seccato.
"Qualcuno si è svegliato con il piede sbagliato"
La tensione era palpabile.
"Che fai qua Castiel ?" Evee era ancora stupefatta.
"Sono venuto a vedere come ve la cacavate è un problema ?" E alzó il sopracciglio come a sfidare i due a dirgli che lì non poteva stare.
"Visto che non vedo opposizioni mi metterò qua" si mise a sedere facendo segno con le mani di aver chiuso la bocca a chiave.
Evee lo guardò storto mettendosi le mani sui fianchi.
"Perché sei qua?"
Castiel aveva l'espressione di un cucciolo.
"Evee mi sei mancata voglio passare più tempo possibile con te "
si stava giocando quella carta e sapeva bene che era da infami, ma dopo quello che aveva fatto in palestra il biondino non lo avrebbe più lasciato solo con lei. Si era pure svegliato presto per monitorare la situazione ci mancava solo che Evee lo cacciasse via. Per fortuna non lo fece. L'ora passò rapida con Castiel che faceva finta di dormire e faceva cadere a posto dei libri quando il delegato si avvicinava troppo ad Evee.

Finito di far tutto i tre si divisero. Nathaniel andò in segreteria mentre Evee e Castiel si avviarono verso le classi.
La lezione di trigonometria fu una tragedia, Evee non sapeva se piangere o lanciare il libro fuori dalla finestra.
La matematica era la sua croce personale.
Quando entrò all'ora di biologia prese posto al suo solito banco.
Iris era poco più avanti e si girò per salutarla.
"Come va?" Chiese mimando la frase con la bocca.
"Tutto bene" rispose Evee.
Poi una strana atmosfera prese piede in classe, il brusio cessò. La faccia di Iris era una maschera di stupore. Qualcuno armeggiò al banco accanto a quello di Evee. La ragazza pensò che fosse Rosa, ma quando si girò si trovò il fratello di Sophia che prendeva posto.
Doveva ammettere che era davvero carino, peccato che il loro primo incontro non era andato proprio come si aspettava Evee.
"Ciao" gli disse cercando di essere gentile, ma lui non la degnò di uno sguardo.
Era ufficiale la sua bellezza era proporzionale alla sua antipatia.
Evee incrociò lo sguardo di Iris che come gli altri lo stavano fissando a bocca aperta.
"Chi è quel figo?" Mimó ancora con la bocca stando attenta a non farsi notare.
"Il mio vicino di casa"
"W-o-w!"
Il professore entró in classe e prese posto facendo l'appello.
"Abbiamo un nuovo arrivato. Date il benvenuto a Blake Dowson"
Ci furono un po' di "benvenuto" e poi il professore cominciò la lezione.
Evee che cercava di ignorare il suo vicino di banco si sentì ad un certo punto picchiettare sulla spalla con un evidenziatore.
"Che vuoi?" Disse acida.
"Come siamo aggressive" sghignazzò Blake.
"Senti chi parla."
"Ti sto antipatico?"
Era esterrefatta, era lui che nelle due volte che si era incontrati l'aveva tratta male.
"Mi dispiace se ti ho fatta arrabbiare, vedrai mi farò perdonare." E ammiccò. Evee diventò tutta rossa e lui scoppiò a ridere.
Evee era sempre più arrabbiata.
"Ti imbarazzi per poco"
"Io non sono imbarazzata, sono arrabbiata"
"Le tue guance rosse dicono altro" e la sfiorò con la penna disegnando una linea sulla sua guancia.
"Lasciami in pace!"
La lezione proseguì. Evee controllava Blake con la coda dell'occhio. C'era qualcosa di strano in lui. Lo odiava, ma i suoi occhi blu, quando la guardavano, la mettevano a disagio e allo stesso tempo la facevo arrossire. Scosse la testa. Ma che diavolo stava pensando? Blake era uno stronzo e non aveva niente di sexy, niente... A parte gli occhi, i capelli leggermene arruffati... O dio mio pensò, era attratta da Blake.
Si tirò qualche schiaffetto in faccia per riprendersi e quando pensava di aver ritrovato un po' di contegno si sentì osservata. Blake la guardava tenendo tra i denti la punta della penna.
Arrossì di nuovo per quel contatto visivo troppo intenso.
"Sei carina mentre ti agiti"
Senza pensarci Evee prese libro e astuccio e costruì una barriera tra loro.
"Non scocciarmi!"
"Come vuoi" disse lui. "Ma allora smetti di guardarmi" ecco di nuovo quel sorrisetto malizioso.
Merda, l'aveva beccata.
La lezione sembró infinita. Il professore assegnò pure un compito a coppie che lei avrebbe dovuto fare con Blake. Il destino in quel periodo la odiava profondamente. Quando la campanella suonò Evee scappò fuori dall'aula per imbattersi in Castiel che l'aspettava lì all'uscita.
"Che ci fai te qua?"
"Anche a me fa piacere vederti!" Disse sarcastico per la poco felicità di lei nel vederlo.
"Scusa, è stata una giornata impegnativa" si scusò.
"Come mai la tua classe è in fermento?" Chiese guardando dentro.
"C'è un nuovo alunno."
"Un nuovo arrivato?"
Evee confermò con un cenno del capo, sperando che potessero andar via prima che Blake uscisse.
"Sono proprio curioso di vedere il nuovo arrivato"
Ad Evee non sembró una buona idea, non voleva che Castiel ci parlasse, per come erano lui e Blake si sarebbero subito stuzzicati e non voleva rimanere in mezzo a quel fuoco incrociato.
"Dai andiamo a mangiare ho una fame!"
Troppo tardi. Qualcosa alle spalle di Evee le fece capire che il suo piano di fuga era andato a monte.
"Ciao vicina! Ci vediamo a casa tua per studiare. Non vedo l'ora!" Lo sguardo di Castiel si posò su Blake. Non dissero niente, ma la ragazza vide Castiel irrigidirsi di colpo. Stringeva il pugno così forte che le nocche gli diventarono bianche.
Poi Blake per fortuna se ne andò.
Castiel aveva ancora gli occhi puntati su di lui finché non sparì nel corridoio.
"Ti porto a mangiare qualcosa andiamo!" Aveva completamente cambiato umore e Evee sapeva che quando ciò accadeva i problemi erano sempre dietro l'angolo.

Ciao a tuttiiii!!!! Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Volevo dedicare questo capitolo a @clarettalove per il suo sostegno e per la dolcezza che ha sempre verso di me! Grazie mille dal cuore a tutti quanti, davvero, senza di voi tutto ciò non sarebbe stato possibile quindi GRAZIE!
Lo so sono ripetitiva, ma come faccio a non scrivervi mille volte grazie? Ahhahaha

Dolce Flirt-Un disastro d'amore|| CASTIEL <3Where stories live. Discover now