Sogno o son desta?

1K 78 14
                                    

Le lezioni erano finite, ma la preside aveva espressamente chiesto a tutti gli alunni del quarto e del quinto anno di rimanere per il pomeriggio per conoscere il nuovo insegnante di ginnastica.
Evee che aveva già avuto una bella dose di disavventure aveva deciso di passare la pausa pranzo in solitudine sotto il grande albero che dominava il giardino scolastico.
L'aria era fresca e la temperatura piacevole. L'autunno aveva portato con se colori brillanti, il giallo delle foglie illuminava le estremità degli imponenti alberi che si ramificavano a tal punto da creare delle cupole naturali sotto le quali ripararsi.
Era rilassante lasciarsi andare alla serenità della natura, senza che qualcuno le buttasse addosso qualche nuovo dramma. Qualche sferzata di vento arruffò i capelli color caramello di Evee che danzarono nell'aria come fili di seta.
Le scappò un sorriso mentre con le dita affusolate cercava di risistemarli.
Aveva in grembo il suo libro preferito Persuasione; mentre sfogliava le pagine con sguardo curioso, nonostante fosse l'ennesima volta che leggeva quel libro, Evee si sentì finalmente tranquilla. Era nella sua bolla di felicità lontano dalla sua vita reale che era diventata un completo disastro.
Il sole con i suoi caldi raggi le riscaldavano il viso che a poco a poco si rilassò a tal punto da sentire le palpebre pesanti così tanto che si addormentò.
I sogni si susseguirono veloci con immagini più o meno chiare, ma intense.
Un'immagine in particolare fu così vivida da esser quasi reale. Aveva sognato Castiel che dolcemente si piegava su di lei dandole un bacio dolce sulle labbra. Fu così reale che ad Evee sembro quasi di sentire il sapore di menta sulle labbra. Quando aprì gli occhi non vide nessuno, realizzando che quello che era appena successo era solo il frutto della sua mente.
Il suo subconscio le stava cercando di dire qualcosa e sapeva bene cosa, ma decise di ignorare il tutto, non era ancora pronta a metabolizzare.
Si portò due dita sulle labbra che bruciavano ancora per quel bacio mai accaduto. Faceva male, tremendamente male.
Arrivata alla palestra Rosa sventolò una mano in aria per attirare la sua attenzione.
"Non sai cosa ti sei persa!"
Esclamò su di giri.
"Cos'è successo?" Il suo tono era palesemente poco interessato a tal punto che si era messa a sistemare i lacci delle scarpe da ginnastica.
"Kentin e Castiel si sono presi, sono dovuti intervenire Nathaniel e Dajan" al suono di quei nomi il radar guai di Evee cominciò a vibrare.
"Guarda un po'" continuo Rosa indicando un punto in lontananza.
Effettivamente i due erano di fronte separati solo dagli amici che si erano interposti tra loro.
Castiel era apparentemente tranquillo sghignazzava, era quel sorriso malizioso di chi sapeva quali tasti pigiare per far scattare l'avversario, per avere un pretesto per scatenare la rabbia che aveva dentro. Era profondamente turbato, ma lo nascondeva dietro alla facciata che aveva costruito in tanti anni. Kentin invece dal ragazzo misterioso con il sorriso enigmatico si era trasformato in una belva che pretendeva vendetta, vendetta per tutti gli anni di soprusi subiti. Castiel non si era mai accanito su di lui, non era il tipo che si immischiava in quelle scenette patetiche che metteva in atto Ambra, ma quando si avvicinava ad Evee a Castiel ribolliva il sangue, lei si prendeva cura di lui, si metteva in gioco affrontando Ambra e le sue amiche oche, subendo trattamenti ingiusti. Castiel odiava chiunque la facesse piangere anche indirettamente e non si risparmiava a cercare di allontanare Kentin da Evee. Quando Kentin se ne andò senza dire nemmeno addio il rosso ne era stato contento, anche se vedendo le lacrime della sua amica si era sentito in colpa, ma lui era un essere egoista, gli avevano insegnato a pensare a sé stesso a prendere ciò che voleva e a proteggerlo dagli altri. Ora finalmente potevano risolvere le loro divergenze, per una volta lo scontro sarebbe stato tra pari. Castiel vide Evee avvicinarsi a gran passi. Sapeva benissimo che avrebbe provato a calmare le acque anche se li odiava entrambi, ma lei era così e a lui piaceva tutto di lei. Kentin ne approfittò sferrando un pugno che stava per colpire Evee che li aveva raggiunti, Castiel si mise in mezzo prendendo un pugno sulla mascella che lo fece barcollare all'indietro. Evee teneva entrambe le mani sulla bocca mentre Castiel si asciugava un rigo di sangue, che gli usciva dal labbro, ridendo divertito.
Stava per alzarsi e dargli una bella lezione, quando un uomo possente si mise in mezzo facendo da muro tra i due.
"È forse una rissa questa?" Il silenzio che era calato nella palestra aveva permesso alle parole dell'uomo di rimbombare nella stanza. Erano tutti con gli occhi incollati su quel colosso di muscoli.

Spazio sognatori:
Salve a tutti!!! Volevo ringraziarvi davvero tanto per le visite e gli apprezzamenti ai capitoli che sono più di ciò che mi sarei immaginata. Questa storia è nTa per caso, il primo capitolo doveva essere auto conclusivo, una OS, ma grazie a voi si è evoluta, è diventata qualcosa di bellissimo per me, un percorso in cui imparare qualcosa di più, una sfida diciamo e già così mi posso dire soddisfatta e questo grazie a voi e al tempo che mi avete dedicato. Scusate se mi sto dilungando, ma ci tenevo a rigraziarvi, grazie a tutti quelli che mi stanno sostenendo ❤️ che dire?! Al prossimo capitolo😎

Dolce Flirt-Un disastro d'amore|| CASTIEL <3जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें