È ghiaccio quello?

4.9K 257 12
                                    

Quella mattina Sirius Black era piuttosto apatico il che fece preoccupare, James per primo, i suoi amici. Questi ultimi avevano più volte provato a chiederli se ci fosse o qual fosse il problema ma Sirius pareva ignorarli totalmente. I suoi pensieri erano rivolti alla ragazza che sedeva dall'altro lato della Sala Grande e che lo fissava con insistenza. Era uno strano gioco di sguardi, come una sfida a chi per primo cedeva.
"Sirius" lo scosse Remus ma Sirius non parve curarsi troppo dell'amico che lo stava chiamando.
"Sirius dobbiamo andare a lezione" lo scosse un po' più forte Remus, ma ancora una volta, il ragazzo dagli occhi grigi non li prestò attenzione. A quel punto James si avvicinò al suo migliore amico e lo tirò in piedi facendo interrompere il contatto visivo fra Cassandra e Sirius.
Sirius guardò l'amico come se fosse stato appena svegliato da un sogno, poi si rigirò verso il tavolo dei Serpeverde ma Cassandra non era più lì. Il ragazzo dagli occhi grigi si chiese sove fosse finita, ma nessuno rispose alla sua silenziosa domanda.

Lily Evans. Era tutto ciò a cui pensava in quel periodo James Potter. Lily Evans e la sua testardaggine, Lily Evans è la sua ironia, Lily Evans e la sua maniera unica di essere Lily Evans.
Ed era proprio per Lily Evans che ,in quel momento, stava andando in biblioteca. Il solo pronunciare quella parola lo faceva rabbrividire, la biblioteca non li piaceva affatto, ma pareva che Lily andasse pazza per i libri e quella roba là. James invece era in un mondo lontano da quello dalla lettura e dei libri. A lui piaceva socializzare, parlare e scherzare. Poche volte, infatti, James era serio, per la maggior parte del suo tempo metteva ogni parola, da lui pronunciata, sull'ironico. Erano piuttosto diversi, James credeva che il detto babbano 'gli opposti si attragono' fosse proprio vero. Con la testa persa in questi pensieri James arrivò in men che non si dica in bibleoteca. Nel vedere tutti quei libri e tutta quella gente che studiava, un senso di noia lo percosse facendolo sbadigliare.
Non era per lui quel posto ma ora doveva soltanto trovare Lily. Si addentró negli scaffali della biblioteca, finchè non riconobbe la rossa chioma di Lily.
Lily li dava le spalle ,e James si avvicinò lentamente a lei prendendola per i fianchi. Il ragazzo sentì il sussulto di Lily e sorrise, poggiando le sue labbra sulla guancia di quest'ultima.
Lily allora riconobbe il tocco del ragazzo ed instintivamente sorrise, rilassando i muscoli del corpo, voltandosi verso James.
Una volta giarata però la sua attenzione fu rapita da un libro bordeaux con la scritta oro 'Animagus'. Con una spinta non molto delicata Lily spinse James e corse verso il libro afferrandolo.
"Cosa è suc-" la voce di James si interruppe non appena vide il titolo del libro che Lily aveva fra le mani. Deglutii silenziosamente, pensando a cosa dire a Lily a riguardo. Ma non aveva parole.
"A...a che ti serve?" la voce di James aveva perso la solita sicurezza. Lily lo guardó curiosa tentado di capire cosa avesse scioccato tanto il ragazzo.
"Ho visto Elbourne leggerlo stamattina e non lo so, ma quella ragazza non me la conta affatto giusta. Non me l'ha mai contata giusta." affermó la Evans. Ma James non poteva aggiungere nulla al suo discorso. Lui effettivamente non la conosceva, sapeva soltanto del patto fra lei e Sirius e sapeva che era una persona, a quanto dicevano le voci, poco raccomandabile.
"Non lo so" disse con semplicità James e a Lily parve accendersi una lampadina in testa.
"Per caso tu...visto che lei e Sirius si frequentano..sai qualcosa?" Il tono della ragazza apparve a James curioso e pieno di aspettative, di speranza. Perciò, quando scosse la testa in segno di disapprovazione, si sentì dispiaciuto per averla delusa.
"Oh" fu l'unico suono che uscì dalle labbra di Lily e James si sentì all'istante triste ed in dovere di farla sorridere.
"Animagus? Non è che la Elbourne è un Animagus?" lei parve pensarci su un secondo.
"Potrebbe. Ha tutte le qualità per esserlo. Eccelle in tutte le materie sa usare la bacchetta meglio di tutti i maghi che ho conosciuto ed è impenetrabile come persona, intendo. È fredda, come se volesse tenere il mondo fuori da i fatti suoi, non lo so James. Ma è strana." era, per Lily, piuttosto sconcertando il fatto che di quella ragazza nessuno sapesse nulla, nessuno apparte Bellatrix Black.
Anche se avrebbe scommesso che Bellatrix non fosse a conoscienza di tutta la vita di Cassandra.
A scuoterla dai suoi pensieri fu un urlo maschile di disperazione che proveniva dai corridoi. Allora afferrò la mano di James, tenendo saldamnete il libro, e corse in direzione dell'urlo.
"Fate passare il preside" Gazza tentava di creare un varco attraverso ai ragazzi, per Silente. Il corridoio era pieno di ragazzi che assistevano muti ad una scena che Lily e James non avevano potuto vedere.
"Impressionante, davvero impressionante. Mai visto nulla del genere in vita mia. Sono però sicuro che del ghiaccio così non provenga da bacchetta alcuna. " la voce di Silente sembrava piuttosto pacata come al solito. James iniziò a chiedere permesso alla gente avanzando.
La scena che però i due ragazzi si ritrovarono davanti era a dir poco scioccante.
Tanti piccoli pezzi sul pavimento. Erano pezzi di una persona, erano ghiacciati. Una ragazza era stata fatta a pezzi e poi ghiacciata. La testa però, avvolta da uno strato di ghaccio, era intatta. Da essa si poteva capire che la vittima di tale abominio era Alexandra Nott.
Suo fratello era vicino a lei che piangeva tenendo stretta fra le mani la testa della sorella. Urlò e il suo urlo rieccheggiò in tutto il castello che taceva.
Arrivò anche a Cassandra Elbourne, la ragazza che stava piangendo scioccata in un angolo di Hogwarts.
"Cassandra?"

****
Spazio me.
Scusate se non aggiorno da un po' ma i vari impegni non me lo permettono, è stata una settimana piuttosto impegnativa per me.
Spero che vi sia piaciuto.
XoxoS.

We bet you fall in love Sirius?Where stories live. Discover now