Capitolo 19

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Dopo quel messaggio, Serena, Rosaline e Luke fecero di tutto per trovare una soluzione.

Quel messaggio era un avvertimento. Volevano fare un altro colpo, farsi, ancora una volta, riconoscere. Loro erano i potenti, chi poteva fare tutto.

Serena ricorda, alle medie, quando lei con gli amici scherzavano su ciò. Frasi per imitare quelli della mafia. Per quei ragazzi era un semplice gioco per divertirsi e per sentirsi potenti, fighetti. Di certo facevano ridere anche lei, ma solo adesso capiva che era un gioco stupido, forse per quello che le stava accadendo. Sicuramente gli amici delle medie non se ne ricordavano più, ma lei sì, lei ricordava e faceva male e bene, insieme.
Faceva male, ricordare quei bei momenti, ma allo stesso tempo le faceva bene: i suoi amici, i suoi primi amori, le sembravano così vicino ma così lontani.

In quei momenti sembrava di essere in uno di quei sogni-incubi dove più ti avvicinavi a qualcuno, lui scompariva o restava sempre al suo posto così come te.
La vita, per Serena, era un sogno con strada alternativa.
Una strada sulla quale si incontravano buoni e cattivi, la strada che finiva e ricominciava come una ruota panoramica. Lo sfondo era sempre lo stesso, ma ognuno lo guardava in un modo diverso.

Serena si perdeva spesso in quelle riflessioni e ricordi: ogni volta una congettura diversa, un'opinione diversa però il concetto fondamentale rimaneva quello.

Il messaggio, dunque, rimaneva una minaccia per tutti. Non solo per loro ma anche per i loro cari.

Il mistero rimaneva.

Prese a sfogliare le pagine del libro velocemente come una furia. Il tempo era poco e prezioso, non si poteva fare niente se non adeguarsi.
Niente sarebbe stato più al sicuro tra un po'.

Sfogliando le pagine Serena notò un post-it, lo strappò e lo lesse.

"Recatevi al capannone che sapete troverete le vostre risposte." Serena rimase basita. Che capannone? Come sapeva che loro avrebbero letto? Serena lo fece leggere ai due amici: anche loro rimasero confusi. Poi Luke lesse qualcosa e lasciando il post-it svolazzare corse di sopra.

Serena e Rosaline si guardarono un attimo. Era da tanto, troppo che non passavano del tempo insieme.

"Ser t-ti d-devi dire una c-cosa...-" La ragazza in questione alzò un sopracciglio incuriosita dall'amica che non balbettava mai.

"Beh, dimmi tutto." Rispose solamente.

Ros dava a vedere le sue emozioni. Cosicché Serena di accorse del suo nervosismo.

"V-vedi, i-io-... " Rosaline non riuscì a terminare la frase perché Luke scese correndo per le scale rischiando anche di farsi male. Rosaline ne approfittò per non terminare: si vergognava da morire.

Luke, nel frattempo, riprese il post-it da terra e glielo porse alle ragazze, indicando con un dito un punto del foglietto ben definito.
Lì c'era scritto il numero '13'.

La mora guardò cosa aveva in mano Luke, e si illuminò. Il diario.
Il giorno precedente, Serena aveva numerato le giornate del diario e ne erano uscite giusto 13. Strappò - letteralmente - il diario dalle mani del rosso e lo aprì all'ultime pagine. Solo lei sapeva come aveva organizzato le pagine. Iniziò a leggere.

Caro diario,
L'ho scritto anche sul libro, ma voglio scriverlo anche qui e approfondirlo, semmai qualcuno leggerà questo diario dopo di me.
Bene incominciamo. Ho scoperto quasi tutto. Sai, non mi fido di nessuno in questi giorni e non voglio rischiare che loro trovino questo diario, ti nasconderò bene, nessuno deve sapere l'esistenza di te. So che qualcuno metterà fine a questa mia inutile esistenza perché non possa parlare, ma le mie parole resteranno impresse in queste pagine. So anche che qualcuno, dopo la mia morte ti troverà e sarai in mani sicure, ecco perché e ti scrivo: oggi ho rivelato il segreto a due ragazze e so che ho fatto bene. Si chiamano Rosaline e Serena, sono loro che hanno tirato fuori Luke dai guai e gli devo molto.
Al capannone troveranno ciò che gli serve.
Questo è tutto, questo è l'ultima volta che ti scrivo dato che tra poche ore sicuramente mi uccideranno.
Addio per sempre. La tua Kate.

"Ho capito quale capannone andiamo!" Esclamò Luke subito dopo che Serena aveva finito di leggere il diario

Ecco, qualcosa adesso era più chiaro. E qualcosa lo sarebbe stato molto presto.

Spazio Autrice.

Ave miei prodi!

Nonono, non va bene ricominciamo!

Salve a tutti! Buona Domenica & oggi che Tutti i Santi auguri a tutti!
Bene, come state? Spero bene!

Come vi sembra il capitolo?

Oggi non ho molto da dire. Qui di vi saluto e ringrazio per tutto.

P.S scusate gli errori e se vi è piaciuto votate e lasciate tanti tanti commenti.

A presto
-lucy387❤

The Return Of NightmareWhere stories live. Discover now