prologo

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***2 anni prima***
La notte era ormai calata sulla città. L'uomo aspettava impaziente l'arrivo del ragazzo che di a poco avrebbe perso la vita.
L'uomo,o meglio dire l'assassino,era un ventenne, capelli biondi,occhi azzurri, un ragazzo che a prima vista sarebbe sembrato una persona per bene. Ma no, non lo era affatto. Chi lo avrebbe mai detto che dietro quel ragazzo si nascondeva un mafioso?
Un ragazzo cattivo?
Un approfittatore? Insomma una persona dal quale si doveva stare lontani.

Il vento soffia gelido  a Londra quasi avesse voluto dare un avvertimento, che non sarebbe mai arrivato. Il ventenne osservò l'orologio da polso che indossava e poi si guardò intorno: quel parco era sempre lo stesso, lo aveva visto cambiare d'anno in anno; crescere con lui. Conosceva a memoria albero per albero. E adesso, quel parchetto, lo avrebbe visto uccidere una persona da sempre odiata.

Immerso nei suoi pensieri,l'uomo,non si rese conto del ragazzo - appena diciannovenne - entrato nel parco.
Jack - così si chiamava il ragazzo - non si sarebbe mai aspettato che la sua vita da li a poco sarebbe finita.
Aveva ricevuto un messaggio da uno sconosciuto e si era precipitato fuori pensando che fosse lui.
Adesso, però, pensava che era stato vittima di uno scherzo.
Stava per tornare a casa, ma qualcuno o meglio qualcosa lo fermò; in quel momento capì. Capì troppo tardi che quello, sì era un gioco, ma un gioco non divertente. Jack sarebbe morto, non sapendo per mano di chi, ma sarebbe morto. E lui sarebbe stato solo il primo. Sapeva, o meglio pensava, di sapere chi aveva dato l'ordine. Lui aveva scoperto tutto: chi era, cosa voleva, e cosa avrebbe fatto.
Sapeva che sarebbe successo eppure non si capacitava del perché non volesse salvarsi. Forse per amore, ma che amore era il suo? No, non era amore. O forse sì?

Un nome uscì dalla bocca di Jack, in un sussurro, ma uscì.
Poi il cuore cessò di battere. Era morto in un modo cruento e confusionario.

Quando il ragazzo esalò il suo ultimo respiro, l'assassino ritornò da dove era venuto e corse ad avvisare il capo di aver fatto il suo lavoro. No, non gli importava niente del capo. La sua vendetta era appena iniziata.
Prima, però, eliminò le traccie e vicino al cadavere mise un bracciale rosso fuoco con un cuore spezzato proprio come quello che la vittima aveva al polso, solo più femminile.
Forse quello poteva essere un avvertimento indirizzato a qualcuno; forse quel qualcuno non c'entrava niente con la mafia...forse...
Forse un'altra vittima ci sarebbe stata, forse no. Questo, però, lo avrebbe deciso solo il fato.

The Return Of NightmareDonde viven las historias. Descúbrelo ahora