Serena si alzò e si fece guidare fino al bagno femminile. Appena entrata, si chiuse dentro, prese il cellulare nella sua borsa e accendendolo vide un messaggio.

-Sconosciuto:

Cara Serena,
So che la tua amica è stata rapita e tu sei uscita da casa incontrando quell'agente e ti ha portato con fino alla centrale della polizia e adesso sei ancora lì.
Il punto è che se vuoi rivedere la tua amica:
-cancella tutti i 'nostri' messaggi.
-fatti trovare al parco abbandonato dov'è morto il tuo findanzatino è morto,ricordi? Se porti la polizia dietro, la tua amica farà la stessa di Jack.
X-
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La casa ormai era tutta messa sotto controllo così come il cellulare e molti agenti cercavano nelle stanze anche se le due si erano appena trasferite.

Serena, intanto, aveva deciso. Così si era vestita di fretta e furia: pantaloncini e canottiera e ai piedi delle semplici scarpe da tennis.
Corse fuori da quella casa, prima che qualcuno glielo impedisse e inizio a correre verso il parco. Dove tutto era iniziato.

Serena correva più veloce che poteva, si maledì mentalmente di non aver preso la sua macchina, ma meglio non destare sospetti, dato che già il fatto di fare jogging non convinceva gli agenti Wilson.

Aveva lasciato il telefono a casa sua sapendo che gli agenti gli avevano aggiunto un GPS.

Dopo un pò, però, si accorse che qualcuno la stava seguendo, così si fermò facendo finta di aggiustarsi i capelli usando come specchio la vetrina di un negozio. Nel riflesso scorse un agente che stava a casa sua.

L'avevano seguita, non si fidavano.

"Sbirri." Sibilò.

A questo punto c'era solo una cosa da fare. Fece finta di non essersene accorta ed entro in un Fast&Food.
Si avvicinò alla cassa.

"Ciao, posso aiutarti?" Chiese il cassiere o chiunque esso sia.

Nel frattempo la fastidiosa campanellina fece capire a Serena che l'agente era entrato cancellando ogni suo dubbio.

"Oh, ehm si, saprebbe dirmi dov'è il bagno?"

"Certo, vai dritto e poi gira a sinistra" disse il ragazzo.

"Grazie mille" gli rispose cordialmente Serena.

Nel mentre si girava, diede 'casualmente' una spallata all'agente e alzò la testa.

"Scusi" disse con aria innocente.

L' agente sembrava aver visto un fantasma, ed Serena gli stava per ridere in faccia.

"N-non fa niente, s-signorina."

Serena, dopo questo entro in bagno e cercò una via d'uscita, diede un'occhiata veloce a tutto ciò che aveva in torno. Il suo sguardo si posò sulla finestra. "Bingo" sussurrò.
Si arrampicò sul davanzale ed aprì la finestra, notando che l'altezza era bassa decise di saltare. Così fece.

Appena toccò il terreno si mise a correre verso il parco è come svoltò l'angolo, George, l' agente si precipitò fuori e sbattè i piedi per terra come un bambino e con le mani tra i capelli imprecò a bassa voce. Se l'era fatta scappare.

Intanto Serena era arrivata al pacchetto e si era seduta su una panchina in legno immersa nella natura.

Quel pacchetto che era stata la sua rovina, sua e di Jack, certo, ma non poteva non ricordare tutte le volte che ci era stata col fidanzato e non, non poteva non ricordare quanto era caro questo pacchetto a lei e al fidanzato.

Ancora non si capacitava che in quel parco era cessata una vita.

Senza rendersene conto, Serena si era alzata dalla sua postazione e si era avvicinata ad un albero, non un albero qualsiasi era il loro albero: sulla corteccia erano 'scolpiti' i loro nomi.

Serena sorrise ricordando quel giorno.

Flashback

"Jack, Jack ma che fai?"

"Hey Serena, ciao anche a te!" Sorrise Jack guardando quella Dea che aveva per fidanzata.

"Ciao, scusami ma non rispondevi al cellulare e mi sono spaventata, che stavi facendo?" Disse Serena preoccupata.

"Guarda e capirai" disse Jack spostandosi su un lato.

Serena spalancò gli occhi, si gettò tra le braccia di Jack e gli stampò un bacio sulle labbra.

Se solo avrebbe saputo che quello sarebbe stato l'ultimo bacio...

Fine Flashback

Serena si ridestò dai suoi pensieri e con le lacrime agli occhi toccò il tronco dell' albero.

Si alzò di scatto e si incamminò verso il sentiero che portava al lago pensando che forse lo sconosciuto la stava aspettando lì.

Non fu proprio una buona idea.

Ad un certo punto, qualcuno da dietro le afferrò la vita con un braccio e con l'altra mano le mise un fazzoletto sul naso e sulla bocca.
Serena cercò di reagire, ma il ragazzo o l'uomo in questione era troppo forte.

Pian piano sentì le forze venirle meno e prima di cadere in un sonno profondo sentì l'uomo dire:
"Dormi bene piccola."

Poi il buio.

Spazio autrice

Ciao a tutte/I ,
Eccoci qui con un nuovo, intrigante (speriamo) capitolo. Quindi ora che Serena e nelle mani di queste persone, cosa succederà? Ros riuscirà a liberarsi? E Mark cosa farà?
Le risposte saranno nel capitolo 5, quindi se lo volete scoprire basta avere un po di pazienza, inoltre mi scuso per gli eventuali errori e anche a chi ho promesso un capitolo prima di adesso.

Oggi è il primo settembre, quindi per chi prima e per chi dopo inizierà la scuola (che noia), quindi i capitoli non so quando li pubblicherò penso sempre uno a settimana, ma è una cosa ancora da decidere.

PER QUANTO RIGUARDA LA PUBBLICITÀ, (LO SCRITTO ANCHE NELLO SPAZIO AUTRICE PRECEDENTE), CHI VUOLE, PUÒ INVIARMI IN CHAT O OVUNQUE VOGLIATE LA VOSTRA STORIA E IO LA PUBBLICHERÒ QUI SOTTO.

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SPAZIO PUBBLICITÀ (Oggi ne metto solo una)

- il tempo del riscatto- di Mrt00
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Ci vediamo al prossimo capitolo ciaooo

-lucy387 ❤

The Return Of NightmareWhere stories live. Discover now