Capitolo: 38

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-GEMMA-
**
Era passata una settimana da quella sera, io e Harry non ci parlavamo da quella sera. In passato mi aveva già fatto soffrire, e io credevo che sta volta non lo avrebbe fatto e invece, eccomi qui, a piangere sul divano, da sola. Mi ha fatto davvero male vedere mentre si limonava con quella puttana, perché io pensavo che fosse cambiato, aveva detto che sarebbe cambiato per me, ed invece, non è successo. Chissà quante ragazze si era fatto quella sera, chissà quante se ne è fatto gli altri giorni. Presi una sigaretta e andai sul balcone. La porta di Harry era aperta e non riuscii a non ascoltare la conversazione tra lui ed una ragazza.

-" mi sono divertita ieri sera, è stato bello . Dovremo rifarlo qualche volta" disse la tipa. Si sentì uno schiocco di un bacio.

-"certo" rispose. Cercai di trattenere le lacrime. Tirai un calcio alla ringhiera. Io ero li a piangere da giorni e lui in men che non si dica aveva trovato un'altra. Non mi stupisco, chissà con quante altre è stato in queste notti. Una lacrime cadde inevitabilmente sulla mia guancia.

HARRY'S POV
Baciai sulla guancia Gemma, mia sorella, prima che andasse a farsi una doccia. Era da parecchio che non la vedevo. Lei viaggiava parecchio ed era tornata per il weekend a Londra, mi era mancata così tanto. La sera precedente avevamo guardato un film e poi eravamo stati svegli fino a tardi per raccontarci tutto quello che ci era successo in questi mesi in cui non ci eravamo visti. Mi ero divertito parecchio, e per una volta ero riuscito a non pensare a Marika. A Gemma non avevo raccontato di lei, lo avrei fatto, ma non quella sera. Marika mi mancava come l'aria, se solo mi lasciasse spiegare, io la amavo, più di qualsiasi altra cosa, e quella sera non avrei mai voluto baciare quella tipa, ma lei si era fiondata sulle mie labbra e io ero ubriaco. Probabilmente penserà che quella sera mi sia fatto tutte quelle che mi sono trovato davanti, ma non è così.
Presi una sigaretta e uscii sul balcone, speravo che lei fosse lì, volevo vederla, e magari parlarci. Volevo vedere i suoi occhi verdi, le sue labbra carnose, sentire il suo profumo. Volevo vedere il suo sorriso, che per colpa mia si era spento, stringerla forte, baciarla, ma sempre per colpa mia non potevo farlo.
Appena uscii la trovai li, appoggiata alla ringhiera con la sua sigaretta tra le labbra.

-"Marika" la salutai

-"Harry" disse con un filo di voce.

MARIKA'S POV

Appena lo vidi mi asciugai velocemente una lacrima caduta.
La sua voce roca mi era mancata moltissimo, nonostante fosse solo una settimana che non la sentivo.
Continuai a fumare la mia sigaretta e una voce femminile attirò la sua attenzione.

-"Harry!" Lo chiamò quando uscì anche lei. Sembrava più grande di lui, di qualche anno..

-" chi è lei? Una tua amica?" Chiese riferendosi a me

-"oh ehm si, diciamo..." Sussurrò guardandomi

-"è la mia vicina di casa" continuò poi, alzando la voce.

Sorrisi alla ragazza, il sorriso più finto che del mondo

-"piacere, Gemma" disse porgendomi la mano, sorridendo

-"Marika" quasi sussurrai

-"vieni Gemma entriamo" disse buttando la sigaretta.

Le lacrime cominciarono a cadere sulle mie guance. Tirai un altro calcio alla ringhiera ed entrai in casa.

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