L'aereo era decollato già da un pezzo e le due ragazze erano intente a sentire musica. Questo fin quando la nera non aprì un discorso.

"Allooora." Rosaline allungò di molto la 'o' il che voleva dire solo una cosa per Serena: GUAI!

"Cosa hai fatto Rosaline?" Chiese lei con estrema e finta calma.

"Ho chiamato i tuoi genitori e verranno a prenderti all'aeroporto" disse velocemente.

"CHE HAI FATTO?" Urlò Ser incurante delle persona che la guardavano storto.

"Mi dispiace Ser, me l'hanno chiesto loro. Vogliono dirti una cosa, e così anche per i miei genitori e ho accettato, ma mi sono dimenticata di dirtelo. Poi quando finiremo, andremo nella nostra nuova casa londinese. Perdonami Ser, pensavo di fare una cosa giusta."
Serena chiuse gli occhi un attimo e si pizzicò il ponte del naso stressata.
"Non fa niente Ros, oggi vedranno ciò che anche loro hanno creato e poi voglio rivedere Francesco." Rosaline sorrise e poi si misero a parlare del più e del meno.

"Ros!" "Dimmi Ser."

"Per i messaggi sconosciuti che ho ricevuto non ne parlare con nessuno."

"Va bene Ser." Disse facendogli l'occhiolino.

Appena arrivati a Londra, Rosaline e Serena cercarono i loro genitori.

"SER!" Qualcuno saltò in braccio a quest'ultima. Quando si girò, non rimase sorpresa nel vedere che lo screanzato che gli era saltato adosso era il frarello.
"FRANCESCO!" Sì abbracciano felici di essersi ritrovati.
A interrompere questo momento fu Ros.
"Ser, io vado a salutare i miei genitori."disse.

"Ok, ci sentiamo dopo e non dire qua nessuno il nostro 'segreto'". Disse Ser facendo le virgolette quando disse 'segreto'. In risposta ebbe un sorriso.

"Sery." Odiava essere chiamata così,  gli unici che ancora non lo capivano erano la madre e il padre.

"Mamma, papà da quanto tempo, vorrei dire che mi siete mancati, ma se lo dicessi sarebbe una bugia." Disse fredda, così come i suoi occhi che ora guardavano quelli stupefatti della sua famiglia.
Non poteva biasimarli, loro si erano abituati ad avere una figlia-sorella modello. Adesso, però, tutto era cambiato, Serena era cambiata. E l'unico che sinora sembrava averlo capito era Francesco.

"Amore, cosa è successo? Due anni fa non eri così!" Piagnucolò Cristina, la madre di Ser.

" Mia cara Cristina..." Ser si fermò per vedere la faccia della 'madre'. 'a volte sono proprio perfida pensò'. "la Sery che conoscevate è morta con Jack ormai."
"ANCORA PENSI A QUEL RAGAZZO?!" Esclamò Cristina visibilmente irritata.

"ADESSO BASTA! STATE DANDO SPETTACOLO!" Urlò il padre di Serena che fino a quel momento si era trattenuto.

Ser salutò Ros con un cenno della mano e andò verso la macchina dei genitori.

Claus, il padre, chiuse la portiera e diede l'ordine all'autista di partire.

Serena Wright e Rosaline Black erano figlie di ricchi imprenditori londinesi.

La stampa ne aveva sempre parlato molto bene, perché le due amiche erano state le uniche a non essere le ragazze ricche, viziate e che rispettavano le regole anzi, erano tutte il contrario ma pur sempre educate.

Le ragazze avevano deciso di andare in una scuola pubblica e lì, si erano fatti molti amici 'normali'.

I genitori delle due ragazze avevano fatto di tutto per farle fidanzare con qualcuno di un buon partito, ma le figlie non d'accordo, si findanzarono - entrambe - con ragazzi 'comuni', non per dispetto ma per vero amore, o almeno pensavano.

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