X

177 10 1
                                    

Siamo nella hall. Entro un attimo su Twitter.
- Oggi è il compleanno della fondatrice del mio fanclub di Londra! Andrò a farle visita.
- Non sai nemmeno il suo indirizzo. - mi dice Joe.
- Invece sì: io conosco tutte le fondatrici dei miei fanclub. Incluso dove abitano.
- Inquietante...
- Molto. - sorrido.
- Hai in mente anche di regalarle qualcosa?
- Sì.
- E cosa?
- Non lo so. Ora vedo.
- Che significa "ora vedo"?
- Controllo sui suoi social. Non sai che riesco a ricavare un sacco di informazioni da Internet?
- Ancora più inquietante.
- Una volta ho hackerato il sistema di Facebook.
- E..?
- Mi hanno pagata.
Non aggiungo altro, lasciando Joe sorpreso.
- Fatto. Mi è bastato andare su Instagram.
- Quindi?
- Ho deciso di farle un regalo diverso da quello che vuole, ma sono sicura che le piacerà.
- Tutto questo per dire che non sei riuscita a sapere nulla.
- Stai mettendo in dubbio le mie capacità?
- Io sono sicuro che tu non sappia fare ciò che hai detto.
- Hai torto. E un giorno te lo dimostrerò.
- Certo, sogna.
- Passo un attimo sopra per prendere la videocamera. Oggi vloggo!

Appunto perché so che vlogga le avevo preso un regalo...

Usciamo dall'hotel e cerchiamo un autista con Uber. Intanto Julie comincia a riprendere.
Una volta arrivati, scendiamo dall'auto e ci ritroviamo davanti ad una casa rossa, a Notting Hill.
Saliamo i gradini e Julie suona il campanello.
- Chi è? - risponde una voce femminile, credo adulta.
- Salve, lei è la madre di Mia?
- Sì, sono io. Chi è?
- Sono Julie, ha presente quella ragazza per cui sua figlia stravede? Per favore, non le dica che ci sono io alla porta di casa: vorrei farle una sorpresa.
- Ah! Certo! Camera sua è piena di poster, e più di una volta l'ho dovuta accompagnare ad eventi vari dove c'era questa ragazza dei poster. Purtroppo sta ancora dormendo.
- Non fa niente: la sveglierò.
- Mi posso fidare?
- Di solito menzionerei la mia teoria, secondo la quale non ci si deve fidare di nessuno, ma dato che milioni di persone credono che io sia affidabile, le posso assicurare che non sono venuta per recare alcun danno alla vostra famiglia.
- E quand'è che ti sei preparata questo discorso? - interrompo la loro conversazione.
- Scusi, c'è qualcun altro con lei?
- Sì, signora. È una persona di cui perfino io mi fido.
Non è vero. Lei non si fida MAI di NESSUNO.
- Ehm.. va bene. Vi apro.
La porta si apre e vediamo una signora magra, dalla carnagione pallida e i capelli scuri. Riconosce immediatamente Julie.
- Salve! - ci saluta.
- Mia è di sopra, camera in fondo a destra. Intanto posso offrirvi qualcosa? Vogliate scusarmi, ma non era nel programma di oggi avere ospiti in casa.
- Si figuri. Scusi noi, invece, per questa visita improvvisata.
La signora ci fa entrare e chiude la porta alle nostre spalle.
- Per quanto riguarda il cibo, non desideriamo niente, grazie. - continua Julie.
Saliamo le scale e seguiamo le indicazioni dateci dalla gentile signora.
- Tu rimani qui fuori, entro prima io. Tieni. - sussurra Julie dandomi la videocamera.
Abbassa lentamente la maniglia, senza far rumore, apre quindi la porta e si addentra nella camera.
Da fuori posso notare la luce che viene filtrata dalle tende che illumina una parte delle pareti coperte da poster e pagine prese da diverse riviste. Il letto è alla sinistra della porta. Sopra vi giace una ragazza dai capelli marrone.
Julie cammina silenziosamente verso le tende.
- Buongiorno principessa! - urla scostando violentemente le tende.
Mia si sveglia all'improvviso e si alza. I suoi occhi sono accecati dalla luce del sole, perciò si copre il viso con la mano.
Scende dal letto e corre verso Julie per abbracciarla.
Mentre è avvolta fra le braccia di Mia, Julie mi fa segno di entrare.
Appena varco la porta vedo subito che sulla parete destra ci sono dei biglietti incorniciati, degli oggetti che credo siano appartenuti a Julie e delle foto di lei e della youtuber.
Mia si accorge della mia presenza e mi viene incontro per poi abbracciare anche me, ma si stacca più in fretta.
- Auguri di buon compleanno, Mia! - diciamo all'unisono. Non capita mai, mi chiedo come ci siamo riusciti.
La bruna comincia a piangere lacrime di gioia, quindi Julie torna ad abbracciarla.
Insieme scendiamo e veniamo accompagnati in cucina, dove chiacchieriamo con Mia e sua madre mentre fanno colazione.
- Signora, se permette, le ruberei sua figlia per oggi.
Mia spalanca gli occhi. Gira la testa verso sua madre e comincia a supplicarla di lasciarla andare.
- Va bene, ma..
- Grazie, grazie, grazie mamma!! Ti adoro!!! - interrompe Mia andando ad abbracciarla.
Abbracci. Abbracci ovunque.
- Lasciami finire di parlare, tesoro. Dovete portarmela a casa per cena. Stasera verranno amici e familiari per festeggiare.
- D'accordo! Allora sarà qui per le.. sei?
- Anche le sette.
- Ti voglio bene, mamma! - continua Mia.
Quindi il programma di Julie è passare tutta la giornata con questa ragazzina per poi andarsene in discoteca per incontrare due ragazzi più grandi. Ok.

Dopo vari saluti, finalmente usciamo dalla casa.
- Dove si va? - chiedo.
- Scusatemi un attimo voi intanto cominciate pure ad andare. Vi raggiungo subito.
Mia si allontana e comincia a parlare al telefono.
- Allora? Dove andiamo? - insisto.
- Passiamo in un negozio di Timberland.
- Non le hai già?
- Queste le regalo a Mia. Prima gliele autografo e le faccio la dedica, poi gliele do.
- Che originalità.
- Almeno è qualcosa. Tu non le prendi niente? Ah, già: è la fondatrice del MIO fanclub, non del tuo *sorriso antipatico*
Evito di risponderle.
Mia torna da noi.
- Eccomi! Ho chiamato la mia migliore amica. Le ho detto che devo rinviare il nostro incontro.
- Prima tappa: Harrods!! - annuncia Julie.
- Cosa?! Ho capito bene? È proprio dove ci saremmo dovute vedere io e la mia amica!
- Bene, allora invita anche lei!
Mia tira fuori nuovamente il cellulare.
Mi avvicino a Julie.
- A te non piace stare in compagnia... - le sussurro nell'orecchio.
- Saremo solo in quattro, non siamo così tanti. - mi risponde a bassa voce.
Ci incamminiamo verso la fermata della metro. Entrando veniamo fermati da un gruppo ristretto di fans.
Durante tutto il viaggio, Julie continua a vloggare. Arriviamo ad Harrods.
Fuori dall'entrata troviamo una ragazza dai capelli castano chiaro, occhi azzurri, che ci corre incontro.
- Ragazzi, vi presento Sofie, la mia migliore amica, nonché vicepresidentessa del Fanclub di Julie di Londra!
- Piacere di conoscerti. - Julie le stringe la mano.
- Ancora non posso credere che sia vero! Morirei per passare un'intera giornata con te!!!
- Addirittura?! - Julie ride.
Sa che certa gente lo farebbe veramente. Fangirls pazze.
- Ma sarei anche capace di uccidere per passare una notte con Joe! - continua Sofie girandosi verso di me.
- Ehm.. Sofie? - Mia la guarda male, come per dirle che io sono già impegnato. Con Julie.
- Scusate, ma non è una gran sostenitrice di Jolie. - continua.
Questa ragazza ha un'aria familiare...
- Scusa, ci siamo già visti? - le chiedo.
- Certo che sì: al firmacopie del tuo libro, a vari raduni e una volta in giro per strada.
- Ok, ma volevo sapere... Non è che per caso hai avuto modo di passare del tempo con.. Caspar?
- Ehm.. no.
- Posso farti un'ultima domanda?
- Joe, cos' è? Un'interrogatorio? - interrompe Julie scherzosa, ma so che in realtà è abbastanza scocciata.
- È l'ultima, lo prometto. Sofie, hai una sorella?
- Sì, ho una sorella più grande.
- Ok, grazie.
- Perché?
- Niente.
- Bene, allora possiamo entrare! - dice infine Julie.

Finalmente, dopo le milioni domande di Joe, entriamo dentro il centro commerciale. Spero solo che Sofie non si sia infastidita.
- Mi dispiace, ragazze, ma ho bisogno di un nuovo paio di scarpe...
- Tu sempre scarpe, eh? - dice Joe. Lo ignoro.
- Ok, ti accompagnamo. Dove andiamo? Dalla Nike, dalla Timberland, dalla Adidas o da Jeffrey Campbell? Ah, no, qui non c'è Jeffrey Campbell. - dice Mia.
- Wow! Conosci le mie marche di scarpe preferite!
- Ovvio! Sono solo informazioni base per una vera fan!
- Comunque vorrei andare da Timberland.
- Ma come? Queste non ti bastano?
Joe cerca di rovinarmi il piano. Illuso.
- Joe, queste sono fra le sue paia più importanti! Aveva addosso queste nei suoi primi vlog insieme a te!
Appunto per questo le voglio fare fuori.
Siamo nel negozio. Scelgo un paio identico a quello che ho addosso. Chiedo quanto porta di piede a Mia.
- Un 39, come te, perché?
- Perché ho deciso di regalarti un paio di scarpe autografate da me!
Mia e Sofie soffocano uno strillo.
- Ho sentito bene?? Mi regalerai quelle scarpe? - dice Mia emozionata indicando quelle nella scatola.
- Certo che no! Ti do queste! - le dico guardandomi i piedi.
Mia comincia a urlare.
- Ehi, calma! Siamo in un luogo pubblico! - provo a farle abbassare la voce, ma non riesco a rimanere seria.
- Oggi è in assoluto il giorno più bello della mia vita!!! Ma sei sicura? Insomma, questo è un paio che ha molto valore, no? Mi accontento anche di quello nuovo!
- Sono sicurissima, Mia. Puoi decidere di tenerle come ricordo o puoi scegliere di indossarle! Ora andiamo alla cassa.
Mi sfilo gli stivaletti, li autografo con un pennarello indelebile che mi sono portata, le do a Mia, indosso le scarpe nuove e vado a pagarle.
- Buon compleanno, Mia. - la abbraccio.
Solitamente detesto il contatto fisico, con qualsiasi persona, ma si tratta di una fan, e per loro farei questo e altro.
Passiamo qualche altra ora al centro commerciale, incontrando ogni tanto qualche fan.
- È ora di pranzo. - dice Joe.
- So io dove potremmo andare! È da tempo che sogno di mangiare lì con voi!
- All'italiano? - chiede Sofie.
- All'italiano. Secondo me è il migliore di Londra. Vorrei sapere il tuo parere, Julie.
- E perché non al cinese, allora? Lei è anche cinese! - propone la castana.
- No, non conosco ristoranti cinesi buoni come quello italiano. Insomma, lì la pizza è eccellente, a mio parere! Arrenditi, Sofie. - le sorride Mia.
Alla fine andiamo in questa famosa pizzeria.
Io ordino una margherita.
- Allora? Com'è?
- Non è male. Però c'è una cosa che detesto: il fatto che non ci sia la foglia di basilico sulla margherita. DEVE esserci! È stata creata con la foglia verde, perché non dovrebbero metterla? Verde, bianco e rosso, il tricolore della bandiera italiana!
Ridiamo. A volte impazzisco per delle stupidaggini. Ma una foglia di basilico, anche se non la mangio, non è una stupidaggine. Almeno credo.

Jolie || a Joe Sugg fanfiction (Italian)Where stories live. Discover now