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Cry e Lilith camminavano lungo il marciapiede illuminato dalla luce fioca dei lampioni, dirigendosi verso casa di Lilith. L'aria era fresca e vibrante di eccitazione, mentre discorrevano animatamente su varie questioni.

Cry non vedeva l'ora di arrivare ma nascondeva il proprio entusiasmo come sempre sotto una smorfia indecifrabile.
Lilith le lanciò un sorriso complice.
«Sarà divertente... vedrai il mio covo, o meglio discarica... Non sono molto ordinata» abbassò le sue aspettative.

Mentre si avvicinavano all'edificio di Lilith, il cuore di Cry batteva più forte. Era la prima volta che avrebbe passato del tempo così intimo con un'amica, e la prospettiva la rendeva un po' nervosa ma anche entusiasta.
Una volta entrati nell'appartamento di Lilith, Cry fu colpita dall'atmosfera antica e cupa. I mobili erano vecchi e polverosi, ma i dettagli riflettevano il gusto eccentrico e gotico di Lilith. Poster, candele, oggetti insoliti.

"È così diverso da casa mia" pensò Cry, guardandosi intorno con ammirazione e togliendosi le scarpe come le era stato ordinato.

Lilith sorrise, orgogliosa.
«Figo, eh? Ci sono un po' di robe in giro e casino, ma sai... non sono una ordinata»
insomma col cazzo che avrebbe sistemato per l'arrivo di Crystal. Perché avrebbe dovuto? Per fare bella figura? Per piacerle? Per educazione forse? Nah. Anche scegliere di non sistemare casa era una presa di posizione, soprattutto da parte della sua estrema pigrizia.

Entrambe si lasciarono cadere stanche della giornata sul divano. Lilith ne approfittò per appoggiarsi al suo corpo e stendere una gamba sopra di lei, noncurante di avere la gonna.
«Che stanchezza...» sbuffò, entrambe sospirarono sentendo la tensione che le abbandonava. C'era un brivido nell'aria che le punzecchiava e non dava loro il tempo per rilassarsi davvero. C'era una fame di conoscersi silente che nessuna delle due sapeva esprimere.

Lilith osservò la sua amica e un impeto violento la scosse, nell'ammirare il suo profilo perfetto e la sua pelle liscia. Non se ne accorse e già stava giocando con i suoi capelli, già glieli stava mettendo dietro all'orecchio, già stava percorrendo lenti tratti di pelle, contornando i suoi lineamenti fini. Che voglia di baciarla che aveva. Una voglia tanto spontanea, tanto ingenua, e semplice, che avrebbe quasi rischiato di farlo per sbaglio, senza accorgersene, senza pensarci. Come se la colpa fosse del volto di Cry che era stato fatto per essere baciato. Strinse le labbra e chiuse gli occhi inspirando.
«Porcatroiaaaaa!» grugnì infastidita dal proprio desiderio facendo girare la ragazza verso di lei che la guardava curiosa senza capire.

«Tutto apposto? Stai impazzendo?» la prese in giro ridendo.
«Sí, per colpa tua. Perché sei troppo carina, cazzo. Io ti stritolo.» rispose diretta stringendo i denti e nascondendo la faccia nel cuscino.
Crystal ammutolì, evase con lo sguardo, fuggendo dal suo, sentì le guance scaldarsi e imbarazzata socchiuse gli occhi corrucciata, come se non approvasse.
«Sei inquietante» rispose soltanto, come se fosse un ammonimento. Come se non le facesse piacere, come se non le mancasse il fiato a vedere Lilith impazzire per lei, come se non le riempisse l'ego martoriato dagli anni di imadegutezza.  Ammonì se stessa. Non voleva che Lilith smettesse di trattarla così, ma allo stesso tempo se lo avesse fatto, almeno non si sarebbe sentita così impacciata e strana.

Lily non accettò quel commento come un rifiuto, al contrario lo accolse con sfida e silenziosa fece scivolare i polpastrelli al suo mento afferrandolo tra l'indice e il pollice e osservandola arrossire in silenzio. Crystal paralizzò come un gattino in mezzo all' autostrada. Socchiuse gli occhi. La serietà sul suo volto, mentre dentro moriva. La lingua le si infarfugliò tra i denti. Rimase ferma sotto lo sguardo famelico della sua amica.
«Non sei rassicurante, sai?» farfugliò impanicata dal silenzio statico della sua amica. Lei la guardò con un sorriso perverso?
«Mh..mh?» la incitò a continuare. La stava prendendo in giro, con uno sguardo perverso che le metteva i brividi. Le alzò ancora un po' il mento. Crystal rimase, spettatrice del proprio corpo.

«Ma tu...» intonò Lily calma guardandola negli occhi curiosa.
«ti lasci fare di tutto così?» la provocò esplicitamente.
«sei totalmente indifesa...» un sorrisino perverso le diede i brividi. Socchiuse gli occhi trattenendo la tensione.
Ancora, rimase immobile tra le mani di Lily, sotto il suo sguardo.

She Tastes So GoodWhere stories live. Discover now