Sebastian

Mi alzo e raggiungo gli altri che stanno uscendo dalla stanza. Adele è appoggiata allo stipite della porta che mi aspetta. Ci incamminiamo verso l'ascensore, quando Benjamin da in escandescenze.

"Perché cazzo ridevate? Pensate che non riesca a conquistarla? È già mia."
"Mah..."

Dalle labbra mi esce un verso di disapprovazione. Non mi pare proprio sia "già sua".

"Hai qualcosa da dire?"

Mio cugino rivolge tutta l'attenzione su di me. È furioso, ma la sua faccia in questo momento fa molto ridere. Ribatto con molta calma:
"Penso tu sia molto lontano da conquistarla. Il tuo problema è che pensi sia come le altre ragazze che ti scopi."

"Ancora sta storia del cazzo!"
"Perché devi sempre difenderla?" La voce acuta di Adele mi trapassa il cervello; innanzitutto non l'ho mai difesa. Dico quello che penso, ovvero che Benjamin non vincerà questa volta. Jia interviene in sostegno di Adele e Benjamin continua:

"Sarà come le ragazze che ti scopi tu! Parli come se invece tu potessi ottenere la sua fiducia, ma per favore! Fai ridere."

Scosse di rabbia mi percorrono lungo la spina dorsale. Sto per insultarlo, quando Chris mi batte sul tempo.

"Mi piacciono le scommesse! Io punto 200 sul mio amico Sebastian."
Mi da' una pacca sulla spalla e mi fa l'occhialino.

Riflettendoci non sarebbe male accettare la sfida.
Prenderei due piccioni con una fava.
Toglierei quel sorriso irritante sulla faccia di Benji e potrei anche aiutare Sophie. Inizio a temere i modi con i quali mio cugino estrapolerà le informazioni da Sophie. È troppo determinato a dimostrare a suo padre che può farcela.

"Io penso che vincerà Benjamin. Mi sembra una ragazza troppo dolce per fidarsi di te Seb... scusa."
Interviene Ulani, guardandomi poi con occhi dolci per marcare ulteriormente le sue scuse.

"Io punto su Seb..." dice Jia, ma prima che possa continuare viene azzittita da un'occhiata di Adele, nella quale si legge palesemente la seguente frase: "ti ho detto di parlare?".
"Benjamin ha già la vittoria in mano. Comunque non mi interessa assolutamente nulla di questa stupida scommessa. Aspetto solo il giorno in cui scoprirà che, in realtà, a nessuno frega niente di lei."

Aggiunge Adele scoppiando in una risata molto finta.

Da piccoli io e Benji eravamo inseparabili, ma negli ultimi anni, i continui paragoni che fanno le nostre famiglie, in particolare modo suo padre, ci hanno messo in una competizione incessante. Così ho in mente solo una cosa ora: vincere.

"Lo scopriremo dopo il suo diciottesimo compleanno." Annuncio icon fare volutamente presuntuoso.
Tutti borbottano stupiti e allo stesso tempo elettrizzati.
In fondo a chi non piacciono le sfide?

Devo proteggere Sophie e impedire che qualcuno le faccia del male. Anche se alla fine di tutta questa storia dovesse odiarmi, non mi importerebbe. La cosa che conta è che nessuno si azzardi a toccarle anche solo un capello. Non esagero quando dico che temo per la sua vita.

Sto per salire sulla mia auto, quando Adele mi corre incontro. Si avvicina al mio orecchio sussurrando:
"I miei genitori partono tra poco e torneranno domattina, vieni da me? Sai che non mi piace stare a casa da sola..."
Non posso negare che la tentazione ad accettare c'è, però in questo momento la stanchezza e il nervosismo sono a livelli stellari e non credo di poterla sopportare.
Quindi senza darle spiegazioni, le dico di no e salgo in macchina.

Mi dirigo verso casa e una volta arrivato mi lancio sul letto.
La mia mente inizia a spaziare tra mille possibili scenari per ragionare su quali sarebbero i prossimi step con Sophie.
La stanchezza prende il sopravvento e finisco per addormentarmi.

Progetto CapheliaWhere stories live. Discover now