Sophie

L'ultima campanella della settimana rimbomba nella mia testa e non vedo l'ora del weekend. Oggi dopo scuola io, Hannah e Thomas abbiamo organizzato di andare a prendere un gelato. Li raggiungo nel corridoio e ci avviamo all'uscita.

"Allora come stanno le mie ragazze?"
Dice Thomas posizionandosi in mezzo a noi e appoggiando le braccia sulle nostre spalle mentre camminiamo.
"Bene se non fosse per l'esistenza della matematica. Ho preso un voto orribile all'ultimo compito. Mi merito un gelato!"
Replica Hannah passando da arrabbiata a triste a sprizzare gioia da ogni poro nel giro di pochi secondi.
"Il tuo senso di meritocrazia non fa una piega."
Dice Thomas mentre tutti e tre ridiamo.
"Io tutto bene ma sono stanchissima, in questi giorni sto dormendo malissimo e per questo mi merito un gelato."
Rispondo seguendo lo stesso schema di Hannah e lei orgogliosa dice:
"Ecco perché siamo migliori amiche."
"Come mai non riesci a dormire?"
Chiede Thomas preoccupato e il senso di colpa di non avergli raccontato nulla mi pervade.
"Non lo so sinceramente..."

Mento e taglio corto chiedendo in quale gelateria andremo, dal momento che ce ne sono tre in centro.
Optiamo per quella più vicina alla scuola e quando arriviamo ci accomodiamo in un tavolo vicino alla vetrina. Ordiniamo il gelato e iniziamo a parlare della partita che ha giocato ieri Thomas. Ci sta raccontando di una rissa che è avvenuta tra un compagno della loro squadra e un rivale, quando la cameriera ci porta il nostro ordine.

Ad un tratto tutti nel locale si azzittiscono per poi voltarsi verso uno schermo appeso appena sopra il bancone dove, fino a pochi secondi fa, era proiettato il menù del locale.
Sulla piccola televisione appare una giornalista con un microfono in mano che si trova in un luogo che non riesco a definire. Alle sue spalle una sorgente d'acqua, alberi e piante dipingono una zona che appare rurale. Solo leggendo la scritta in sovrimpressione capisco che si trovi proprio qui a Mondriwood.

Si tratta di un'edizione straordinaria del telegiornale per una notizia scioccante appena accaduta.

"Il corpo di Sara Jones, la cinquantaduenne scomparsa lo scorso martedì, è stato trovato senza vita sulle sponde del torrente che attraversa la parte est della cittadina di Mondriwood. Il marito aveva segnalato la sua scomparsa la sera stessa, quando, rientrato dal lavoro, non l'aveva trovata a casa. La donna, secondo le testimonianze del marito e del figlio, quel pomeriggio sarebbe dovuta andare in una clinica fuori città per informarsi riguardo un nuovo trattamento per la cura del cancro al fegato, con il quale lottava da ben due anni. Gli investigatori sono al lavoro per capire le dinamiche dell'avvenimento ma dalle prime notizie, sembrerebbe trattarsi di un suicidio, ma solo l'autopsia potrà confermarlo."

Rimaniamo tutti pietrificati fin quando Hannah prende parola.
"Non succede mai nulla qui e la prima cosa che succede è una tragedia..."

La giornalista non ha finito però.
"Proprio in questo momento le autorità ci hanno informati della sparizione del diciassettenne Jack Malcom, scomparso da sua casa ieri mattina" Appare sullo schermo una fotografia del ragazzo.
"Se lo avvistate, per favore chiamate immediatamente le autorità, grazie."

Così termina il servizio e come non fosse successo nulla, sullo schermo riappaiono gelati e dolciumi di ogni tipo.
"Cosa sta succedendo?" Chiedo in modo retorico ai miei due amici che sembrano tanto sconvolti quanto me.

Nei giorni successivi non si fa che parlare di questi due casi, avvenuti in modo così ravvicinato. A scuola, per strada, in televisione e anche su tutti i social la gente esprime la propria opinione come fossero criminologi esperti.

Ho perfino sentito dire da una ragazza che secondo lei, la donna trovata morta e il ragazzo diciassettenne erano amanti e lei aveva il terrore di andare in prigione, quindi si è suicidata. Trovo tutto ciò rivoltante e irrispettoso. La gente deve seriamente imparare ad avere più sensibilità ed empatia verso questo genere di situazioni.

Progetto CapheliaWhere stories live. Discover now