Capitolo 29

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Ovviamente non avevo dormito.
La mattina dopo trovai Alastor sdraiato davanti a me che dormiva.
Era proprio carino, sembrava un bambino.

No no no, ma cosa andavo pensando!

Mi alzai dal letto e mi diressi in cucina. Quando ebbi finito la mia colazione, risalii per andare a cambiarmi. Mentre andavo in bagno, Icarus stava uscendo alquanto assonnato dalla sua stanza.
<<Buongiorno bell'addormentato>>
<<Buongiorno Evelin>>
<<Ti ho lasciato la colazione pronta, é disotto>>
<<Grazie>> disse lui e se ne andò con passo lento e trascinato.
Io entrai in camera.
Le serrande erano alzate e in camera filtra a una grande quantità di luce.
Alastor non era nel letto. Si doveva essere alzato. Bussai alla porta del bagno della camera.
<<Occupato>> rispose Alastor
Mi vestii e andai a fare una corsetta con l'aria fresca del mattino.
Che bella tutta quella pace. Sembrava il mondo si fosse fermato, avvolto in quello stato di pace dove gli uccellini cantano liberamente senza essere contrastati dal suono delle macchine e dalla frenesia della gente.

Appena rientri in casa, Alastor mi prese per un braccio e mi trascinò in camera nostra.
<<Si può sapere perché hai invitato il tuo amico a dormire qui e gli hai dato persino le mie cose? >>.
Era fuori di sé.
<<Alastor calmati>>
<<Calmarmi? Tu credi che io mi possa veramente calmare. Ascolta, noi, anche se non siamo veramente marito e moglie dobbiamo mantenere le apparenze. Se non ti rendi conto di quanto possa essere fastidioso trovarsi un estraneo in casa con indosso le tue cose, almeno pensa alla missione>>
<<Mi scuso per avergli prestato le tue cose, ma lui sa che non siamo veramente coniugi quindi il problema non si pone>>
Alastor era bianco come un lenzuolo.
<<Come come? Lui sa? >>
<<Si>>
<< E glielo hai detto tu>>
<< Sí >>
<<Perché diavolo lo hai fatto?! >>
<<Alastor, ci conosciamo da quando avevamo sei anni, mi posso fidare di lui >>
<<Tu non dovresti fidarti di nessuno>>
<< Nemmeno di te? >>
Avevo toccato un punto dolente.
<<Esatto, neanche di me>> disse lui.
<<Comunque, lui dov'è adesso? >>
<<È andato via>>
<<È andato via o lo hai cacciato>>
<<Diciamo che l'ho cacciato come un vero gentiluomo fa>>
Calò un silenzio a dir poco imbarazzante nella stanza.
<<Approposito >> continuò Alastor
<<oggi pomeriggio viene la squadra per organizzare bene il colpo>>

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