36. Incubo senza controllo

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All of his questions, such a mournful sound

Tonight I'm gonna bury that horse in the ground

'Cause I like to keep my issues drawn

But it's always darkest before the dawn

Malfoy Manor, 5 giugno 1998

Draco,

innanzitutto, auguri amico. Diciotto anni sono tanti, ma sono anche così miseri. In questo momento vorrei dire qualcosa di spigliato, ma mi mancano le parole. Ed è assurdo, perché dopo un anno che non ci sentiamo, dovrei avere una fiumana che scorre, ma in questo tempo lontano ho imparato a riempire i silenzi in un'altra maniera.

Però ci sono certe cose che bisogna dirle, anche se scomode per quelli come noi e già ti immagino alzare un sopracciglio, o arricciare le labbra in una smorfia quando le leggerai.

Mi sei mancato. Tanto. Ti ho pensato e ti voglio davvero bene, fratello mio. Avrei voluto salutarti prima di partire, ma mia madre me l'ha impedito. Non voglio giustificarmi, anche se suona così. Però c'erano troppe cose in ballo per evitarlo. Siamo Serpeverde, da che mondo è mondo, l'autoconservazione ci fa agire a discapito di tutto il resto. A discapito dell'amicizia, o dell'amore.

E questo sarà il più grande rimpianto della mia vita.

Dovrebbe essere una lettera di scuse, un'assoluzione, ma ci sono altre cose ancora che si possono dire anche senza bisogno di parlarne e tu lo sai bene, lo so che lo sai e anche da tanto.

Forse non riesco a scusarmi perché anche questa è autoconservazione, o egoismo.

O forse vorrei semplicemente scusarmi di persona, se me lo permetterai.

Ma per egoismo, ho bisogno di sapere dov'è Theo. Dai racconti che sono arrivati, l'ultima volta che è stato visto, era a casa tua.

Ti prego, dimmi che è vivo. Ti prego, dimmi che non ho sperato invano.

Tra due giorni ritornerò in Inghilterra, sai dove trovarmi. Ti prego, riportami il mio Theo.

Vi aspetto.

Blaise

«Marry!» l'urlo di Draco si riverberò per tutta l'area silenziosa dell'ala est del Maniero. Non che ce ne fosse bisogno, si poteva anche sussurrare il nome dell'elfo e lui si sarebbe lo stesso materializzato in un baleno.

Difatti, non aveva nemmeno finito di pronunciare l'ultima sillaba, che l'elfo apparve nella camera di Draco con uno schiocco, inchinandosi davanti a lui.

«Il padrone ha richie-»

«Dov'è mia madre?» lo interruppe aprendo già la porta, non aveva intenzione di perdere un secondo di più. Gli batteva forte il cuore e quella notizia, quel rientro era così inaspettato e sperato allo stesso tempo, che ne era persino spaventato.

Blaise era vivo. Blaise sarebbe tornato. Blaise lo aspettava. Li aspettava.

L'elfo lo seguì a testa bassa nel corridoio mantenendo il passo calzante e lungo di Draco. «Madame Narcissa è nel suo appartamento privato. Il signorino Draco vuole che Marry annun-»

«No» disse alzando una mano per congedarlo. «Vado io.»

«Come il padrone desidera» un altro inchino, un altro schiocco e l'elfo era sparito mentre Draco salì le scale interne e percorse di fretta un altro corridoio prima di giungere alla biforcazione che univa gli appartamenti dei suoi genitori. Lanciò appena uno sguardo verso il corridoio a sinistra, verso l'alloggio del padre e girò a destra, bussando alla porta in fondo.

Mexican StandoffHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin