52 . Ore Piccole

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"Posso stare qui con te? Solo per stanotte?"

"Puoi stare qui con me quanto vuoi"

Si svegliò prima del suono della sveglia perché uno spasmo scosse il materasso. La luce fioca della mattina penetrava dalla tapparella a pallini. Un merlo fischiettava indisturbato sul davanzale. Le lenzuola avevano un profumo diverso quella mattina. Rimase immobile mentre cercava di capire se fosse successo qualcosa che non ricordava. Dormiva sempre completamente vestito, non certo per comodità, ma per essere pronto a scattare all'emergenza. C'era un corpo rannicchiato contro la sua schiena che respirava piano. Quasi se ne era dimenticato. Si trovò un braccio attorno al busto. Le voci impastate, si diedero il buongiorno. Fu un buongiorno estremamente piacevole, come la marmellata sul pane appena tostato. Astrid accolse il suo braccio sotto la testa.
"Russi"
Gli addominali di pietra si contrassero in un abbozzo di risata. Un palmo caldo trovò una guancia appena ruvida.
"A che ora si corre stamattina?"
"Più tardi del solito"

Un movimento d'assestamento e si ritrovarono di fronte alle rispettive espressioni assonnate. Astrid si stropicciò gli occhi. Era piacevole stare sotto il peso di un corpo massiccio, soprattutto se era quello del Capitano. Allargò una gamba e la piegò attorno a quella speculare. Erano incastrati. Avviluppati. Steve le scostò i capelli dal viso. I suoi gomiti la rinchiudevano in uno spazio ristretto e confortevole.
"Ti sei agitata tutta la notte. Ho provato ad abbracciarti, ma mi hai tirato una gomitata in pancia".
Risero. I petti a contatto.

Steve era decisamente più reattivo di lei al mattino e il suo cervello stava già pianificando la giornata. D'un tratto scivolò in un'emozione scomoda. Trovarsi l'uno sopra l'altra, realizzare che le gambe attorcigliate alle sue erano nude e che a valle stavano involontariamente accogliendo l'alzabandiera mattutina fu complesso e inaspettato da elaborare, quanto pianificare di salvare dei civili su una città meteora intenta a distruggere il mondo. Il peggio fu che Astrid si stava accorgendo del suo smarrimento e della sua rigidità mentre si baciavano. Il respiro di lei si era fatto più svelto, le mani più ardite ed esploravano la sua schiena muscolosa sotto la maglietta. Fermò le labbra e attese.

Steve Rogers era un uomo d'altri tempi. Era stato un ragazzo timido, magrolino, asmatico con un bisogno cocciuto di farsi valere, la spalla comica del gruppo, il terzo incomodo agli appuntamenti, un peso, più che un amico, da sottrarre alle grinfie di bulli più grossi di lui. Era stato poi un soldato semplice, partito per la guerra, con la responsabilità dell'Unica Possibilità sulle spalle, che aveva assistito a esplosioni far saltare case, assordare i timpani, rendere pazzi i suoi uomini o ucciderli, neonati piangere in braccio a madri vedove, eserciti che radevano al suolo interi paesi come si taglia il grano nei campi. E infine era stato il Capitano Rogers che aveva combattuto per liberare il suo popolo senza poi potersi godere i risultati, un eroe fuori tempo, risvegliato in un mondo nuovo, che aveva dovuto dire addio a tutto per la seconda volta. Non aveva mai tenuto tra le braccia una donna. Il dovere e le missioni erano sempre state messe al primo posto e con Peggy non c'era stato abbastanza tempo per concretizzare.

Adesso c'era Astrid nel suo letto. Quasi un anno prima l'aveva ritenuta una persona immatura, sprovveduta, dalla morale e dai valori discutibili, che sapeva solo combinare guai e mettersi in pericolo. Per molto tempo era stato sicuro di non avere niente da spartire con lei, ma proseguendo a conoscerla, ad un certo punto, non sapeva bene quando, aveva ravvisato un bagliore sotto la sua scorza cinica e spinosa. Un bagliore che, scavando a fondo, era diventato sempre più limpido e pulito e che ora era la cosa più preziosa che cercavano di tenersi stretta, in un'avida condivisione segreta. Da quando si erano dichiarati in quel piccolo bacio allo store di musica, non desiderava altro che starle vicino, dimenticarsi un poco di ciò che andava fatto e permettersi ciò che faceva bene all'anima.

Nebbia E Tenebre | MARVEL ❷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora