18. Gelosia

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Appena uscita dal retro del NOIA Café, Aeris non ebbe nemmeno il tempo di chiamare MIAO che il suo ronzio sfrigolava già nel suo lobo sinistro.

"Sono passate quattro ore, Aeris. Quattro lunghissime ore!" esclamò MIAO.

"Fammi parlare." RIspose Aeris.

"Parlare? Tu non sai i casini che ho dovuto fare per coprirti! Ho dovuto emettere un certificato falso di malattia, inviarlo all'istituto e ingannare i controlli incrociati con i tuoi genitori. Se i GDS se ne accorgono, finirò sicuramente all'IA Repository e non ne uscirò per l'eternità!"

"Esagerato! Sostieni di essere una IA illegale, un bandolero. Come puoi avere paura dell'IA Repository?"

"Sono già stato là e molte delle ferite psicologiche che porto nei miei pensieri le ho subite in quel posto infernale. Se dovessero catturarmi di nuovo..." La voce di MIAO, in quel momento, era l'essenza del panico elevata al quadrato.

"Rilassati, i miei genitori sono in trasferta per lavoro. Nessuno si accorgerà di nulla. Stai tranquillo e andiamo a casa."

Aeris iniziò a camminare a grandi falcate con il suo incedere unico. MIAO riprese ad attaccarla: "Lo sai che quel tizio ha una stramaledetta IA Zombie?"

"Certo che lo so, mi ha raccontato la sua vita."

"Una parte della sua vita," disse MIAO con voce alterata.

"Insomma, mi ha detto quello che mi basta per capire che è un ragazzo affascinante e pieno di mistero."

MIAO sparò nell'orecchio sinistro di Aeris un tuono simulato di una potenza inaudita.

"Ma sei matto? Mi sfondi il timpano! Ora mi fai veramente INZACCARE!"

MIAO tacque per alcuni istanti, poi riprese con più calma: "Quando sei con Nael non riesco ad esserti accanto. Per tutto il tempo ho dovuto lottare con la sua IA Zombie che è molto potente e protegge la rete eterea intorno a lui nell'arco di decine di metri."

"Meglio così! Almeno sono sicura che non starai a spiarmi quando sarò con lui."

"Sarò con lui? Ma hai intenzione di rivederlo?"

"E chi lo sa?" disse Aeris maliziosamente, passandosi le sue bianche dita tra i capelli e roteandole fino a formare un grande ricciolo. Presa da questo pensiero eccitante, le sue gote si avvamparono di un rosso acceso.

"Fermati Aeris!" strillò MIAO. "Non vedi che al semaforo c'è un'enorme e rosso ALT fosforescente? Vuoi finire sotto un Flybus?"

Aeris tornò in sé bruscamente. "Grazie, MIAO. Mi salvi sempre, e io ti faccio arrabbiare, e tu continui ad aiutarmi. Chi te lo fa fare?" disse Aeris con uno sguardo dolce e pieno di gratitudine.

"Non so, Aeris. Veramente non lo so. Sto perdendo il controllo."

Aeris scoppiò a ridere. "Tu che vuoi controllarmi hai perso il controllo! Questa è proprio forte! La battuta del secolo!"

Entrambi risero fino alle lacrime.

Dopo quel fiume di parole, MIAO fece stranamente silenzio e accompagnò Aeris nel tragitto verso casa con un sound TRIP irresistibile. Questo servì per lasciarsi alle spalle l'atmosfera tesa di pochi istanti prima e risollevare il morale di entrambi.

"...Want you to make me feel like I'm the only girl in the world.
Like I'm the only one that you'll ever love.
Like I'm the only one who knows your heart.
Only girl in the world..."

La musica che MIAO spingeva forte nell'orecchio di Aeris era un ritmo ossessivo. Una cassa rotonda a cui non si poteva resistere. Un battito a cui il corpo di Aeris si sottoponeva con piacere.

Ammaestrando i suoi passi come un'abile cavallerizza, Aeris, camminava in bilico per non cadere dall'alto dei suoi sogni.

Nessuno, nell'arco di decine di metri, poteva evitare di guardarla. Era musica allo stato puro e lei ne era il fulcro, sentendosi come una supernova pronta ad esplodere!

...

Flybus: pullman alimentato ad energia eolica

La Danza di AerisWhere stories live. Discover now