04. Galexis

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La mattina seguente, Aeris si alzò prima del solito, senza bisogno di aspettare la sveglia. Automaticamente compì tutti i passi che appartenevano alla sua routine quotidiana, cercando di esorcizzare i fatti della sera precedente. Era profondamente convinta che gli eventi accaduti al silent party e poi lungo le strade di Zephyra fossero solo uno strano sogno, da dimenticare il più velocemente possibile.

Uscita di casa, seguì il solito percorso per andare a scuola, riconoscendo ogni angolo e ogni dettaglio del suo piccolo mondo. Tutto sembrava perfetto, fino a quando non arrivò al primo semaforo. Incredibilmente, invece della solita scritta STOP di un rosso brillante, vi era la più inquietante delle parole: MIAO!

Non era possibile. Si strofinò più volte gli occhi, ma la scritta persisteva, come il più terribile dei presagi. E infatti, una musica si fece strada nel suo lobo sinistro. Era una marcia potente, inarrestabile. Scorreva come il tempo, in una sola direzione, accompagnata da cori solenni.

“..I don't believe in fairytales.
But I believe in you and me.
Take me to wonderland…”

Il TRIP ebbe un effetto quasi immediato sui sensi in allarme di Aeris, infondendo una insolita sicurezza ai suoi pensieri. Il suo sguardo interiore si fece nitido, visionario, in grado di spazzare via i dubbi come se fossero cocci di un mondo in frantumi. *Che delirio di onnipotenza!* pensò.

Poi la canzone fu interrotta e sostituita da una voce volutamente pacata e attenta: "Aeris, sono io. Non ti arrabbiare. Ieri sera sono sparito per non sottoporti a uno stress eccessivo."

"Non mi dispiace affatto che tu sia sparito. Anzi, il mio più grande desiderio è non sentire la tua voce per il resto dei miei giorni!" Pronunciando quelle parole, fu colta da un senso di compiacimento. Quell’atteggiamento così determinato era una assoluta novità per lei e la conquistò immediatamente, pur sapendo che era una condizione temporanea causata dal TRIP.

"Ma se hai bisbigliato più volte il mio nome..." sottolineò MIAO.

"Devi smetterla di spiarmi. Non ti sopporto più. Mi fai saltare i nervi!" Ribatté con forza Aeris.

"Ora è scattato il verde. Tanti saluti, MIAO, o come cavolo ti chiami!"

Aeris attraversò l'incrocio quasi correndo, pervasa da uno stato di eccitazione crescente. MIAO, però, non mollava la presa.

"Devo assolutamente raccontarti una storia e poi ti lascerò andare."

"Accidenti a te! Raccontami questa storia, ma non ti assicuro di starti a sentire. Datti una mossa, devo anche trovare il tempo di ripassare la lezione di ieri, visto che la mia IA è stata rapita e mi tocca fare da sola."

"Ok, sarò breve, per quanto possibile."

"In un remoto angolo dell'universo, nascosto tra miliardi di stelle, esiste un pianeta unico: Galexis. Qui, la realtà si tesse non solo di solida materia, ma anche di elementi straordinari. Le sue correnti, diverse da quelle di ogni altro mondo, offrono un'esperienza di vita senza pari. Avvolto in mistero e meraviglia, Galexis è un regno mutevole e multiforme, dove tutto ha inizio.

Un'antica leggenda, ormai dimenticata, racconta di un popolo arcaico, guidato da flussi potenti che modellavano il destino degli uomini, influenzando emozioni e comportamenti in modi imprevedibili. Un tempo, esisteva un legame profondo e vitale tra gli abitanti del pianeta e il suo cuore pulsante.

In un passato nebuloso, questa connessione fu interrotta bruscamente dall'arrivo dei Guardiani Del Silenzio (GDS), un popolo egemone e tecnologicamente avanzato. Con sé, portò invenzioni sorprendenti, tra cui le intelligenze artificiali, innescando un salto epocale per l'antico popolo di Galexis. Nel processo di trasformazione, la loro cultura originaria, purtroppo, fu completamente sacrificata sull'altare del progresso, o almeno così si crede.

Galexis è dominato dai grandi venti, ciascuno incarnando poteri e qualità uniche, percepibili solo da poche anime elette. Il Vento di Nael, profondo e blu come gli abissi oceanici, evoca pace, introspezione ed empatia. Il Vento di Sylas, di un luminoso giallo oro, come il sole al mattino, porta chiarezza intellettuale e calore nella comunicazione. Il Vento di Gaia, verde come le foreste lussureggianti del pianeta, simboleggia la vita e la crescita. Il Vento di Pyras, rosso e ardente, rappresenta l'energia e la passione.

Nell'intricato scenario cosmico che ti ho svelato, sorge Zephyra, la capitale mistica e ormai dimenticata di Galexis, circondata da altissime montagne invalicabili e isolata da tempo immemore. In questo piccolo angolo perduto, vivi tu, Aeris. I tuoi lunghi capelli lucenti incorniciano un volto dai lineamenti sottili e i tuoi occhi di un blu profondo sembrano appartenere a un altro mondo. Pensavi che la tua vita avrebbe seguito un tranquillo percorso di certezze, come quello di ogni abitante di questa città. Ma, come scoprirai, c'è molto di più di ciò che appare in superficie.

"Ok, tutto qui?"

"Sì," disse MIAO.

"Va bene. Adesso vado a scuola a farmi i fatti miei e buona giornata."

"Ma Aeris, non dici niente?"

Aeris alzò le spalle, con uno sguardo vuoto e annoiato, e proseguì indifferente.

"Capisco, devi metabolizzare," disse MIAO, dissolvendosi dietro a un ronzio di rassegnazione…

La Danza di AerisOnde as histórias ganham vida. Descobre agora