26. La distanza tra credere e sapere

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Hogsmeade, 30 ottobre 1999


"Hermione Granger, vuoi venire con me ad Hogsmeade?"

Hermione sapeva che erano amici. Non c'era motivo che quella semplice richiesta la sconvolgesse tanto, o che ci rimuginasse così dalla sera prima. Erano amici e da amico Malfoy chiedeva ad un'amica di andare ad Hogsmeade. Con lui. Ad Hermione Granger.

Hermione era sua amica e le veniva chiesto se era libera. Anche Ginny glielo aveva chiesto a colazione quella mattina, prima che la informasse dei suoi programmi con Anthony, che ora era davanti a lei con due burrobirre e dei tramezzini nel mezzo.

Ginny la stava per strangolare quando aveva lanciato così quella notizia, ma tra l'articolo, Lavanda, la quasi espulsione, la ripresa delle ripetizioni, Pix, la totale estraniazione nella sua camera con Malfoy per chiudere quell'incarico, le era passato totalmente di testa, finché lui non aveva fatto quella domanda.

"Hermione Granger, vuoi venire con me ad Hogsmeade?"

Non c'era nulla da rimuginarci, non aveva motivo di arrossire ogni volta, anche se lui le aveva preso la mano e l'aveva guardata con quei suoi occhi liquidi. Anche perché un attimo prima stavano di nuovo per litigare se lei non l'avesse sedato e anche lì glielo aveva ribadito. Che loro erano amici. E lui non aveva fatto una piega, anche se non aveva fatto battute sarcastiche in merito, però nemmeno confermato. Che loro erano amici. Forse aveva cambiato idea e concluso quell'incarico voleva disintossicarsi da lei.

No, questo no, ora non ci credeva più. Lui la voleva nella sua vita, aveva accettato la sua promessa, aveva riconosciuto il loro posto e ora erano dei semplici amici liberi di fare quello che volevano senza ripetizioni in mezzo. Potevano uscire, infatti. Andare ad Hogsmeade, per esempio.

"Hermione Granger, vuoi venire con me ad Hogsmeade?"

E lei voleva andare ad Hogsmeade con lui se non avesse già preso l'impegno con Anthony. Come amici, certo. Sarebbe andata con lui, Theo e Blaise. Con tutti i suoi amici, difatti. Perché erano tutti dei grandissimi amici. Merlino, forse ci voleva ancora del tempo affinché i suoi amici Grifondoro e quelli Serpeverde si ritenessero a vicenda amici, ma sarebbe successo un passo alla volta, un'intersezione dopo l'altra, se l'avessero voluto, come sapeva che lo volevano loro due. E sarebbe successo se lei fosse uscita con lui, con loro. Magari avrebbero potuto organizzare la prossima uscita tutti insieme. O forse dovevano prima collaudarsi loro due, prima di integrare anche gli altri?

Ma sapeva che loro erano già collaudati, erano amici, anche se non lo erano mai stati ad Hogsmeade. Ma sarebbero stati gli stessi anche lì, perché loro erano il loro posto, a prescindere dal luogo. Anche se stavano meglio se erano in camera sua, erano rilassati, erano più loro lì. Ma magari con una burrobirra sarebbe stato lo stesso, era rilassante se non si eccedeva.

Chissà se a Malfoy piaceva la burrobirra, non glielo aveva mai chiesto in camera sua. Avrebbe potuto farlo, alla fine erano amici.

"Draco Malfoy, vuoi bere con me una burrobirra ad Hogsmeade?"

Visto? Qualsiasi amico farebbe una domanda del genere. Non c'era nulla di male, niente di cui sconvolgersi, arrossire, o rimuginarci.

E allora per quale stramaledetto motivo lei non riusciva a smettere di pensarci invece di godersi la sua burrobirra con Anthony che, tra l'altro, ora fissava lei e il boccale quasi intatto con una vaga espressione perplessa e molto probabilmente le aveva appena fatto una domanda per come teneva le sopracciglia alzate e che si era persa perché aveva solo quella dannata richiesta di un amico in testa?

Mexican StandoffWhere stories live. Discover now