20. Ricordi? (parte 1)

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Ryan

Sono un coglione!

Come ho potuto baciarla se le cose tra di noi vanno già una merda!?

Invece di risolvere la situazione non ho fatto altro che peggiorarla.

Prendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni e le invio per la quinta volta lo stesso identico messaggio:

"Pippi, dobbiamo parlare."

Cazzo, rispondi!

Questo silenzio mi uccide.

Basta, non riesco ad aspettare.

Parcheggio la macchina proprio fuori la pasticceria e mi affretto ad entrare.

Mi guardo intorno ma di lei nessuna traccia.

Dove cazzo è andata?

Perché non è qui?

Mi avvicino al primo cameriere che vedo.

<<Ehi, scusa. Melania non è venuta a lavoro?>> Gli chiedo.

<<No, il capo le ha dato il giorno libero>> risponde, subito dopo si allontana così da poter servire i clienti.

Il giorno libero? Ma come?

Esco dalla pasticceria, tanto non ha senso restare.

Lei non verrà.

______

Sono appena tornato a casa.
Mia madre come al solito non c'è.

Mi butto a peso morto sul letto.

Pippi è sempre stata ossigeno puro.

Ogni volta che io stavo per annegare, lei era sempre lì a tendermi la mano e salvarmi.

E nonostante tutto, per me è ancora così.

Anche se...

Mi sento come se stessi facendo tutto nel modo sbagliato.

Premo la faccia sul cuscino mentre prendo a pugni il materasso.

Mi viene voglia di spaccare tutto.

Tutto d'un tratto la porta della mia camera si spalanca, facendomi alzare di scatto per la paura.

<<Sorpresa!>>

Cosa? Non ci credo!

<<Cazzo, quando siete arrivate?>> mi alzo dal letto e mi affretto ad abbracciarle.

<<Qualche giorno fa, ma Lara ha perso tempo a visitare tutte le biblioteche della città>> spiega Nicole, attribuendo la colpa alla sorella minore.

<<Ryan, non darle retta, è lei che ha perso tempo nei negozi>> ribatte ovviamente l'altra.

<<Fatevi abbracciare!>>

Accolgo entrambe nel mio abbraccio.

Nicole e Lara sono le uniche cugine che ho, essendo che ho solo uno zio da parte di mio padre, mentre mia madre è figlia unica.

Da bambine passavano tutta l'estate a casa mia, questo finché mio padre non ha deciso di andare a lavorare in Francia. Da quel momento sono venute a trovarmi solo raramente.

Loro è come se fossero delle sorelle, le amo entrambe.

<<Chi vi ha dato le chiavi?>> Chiedo poi incuriosito.

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