19. Che ansia! (parte 1)

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Kyle

<<Ryan, ritorna a letto. Almeno così la febbre scenderà del tutto>> cerco di convincerlo, mentre scendiamo le scale.

Stamattina stava delirando, una febbre così alta è impossibile che si curi in una giornata.

<<Kyle, secondo te Pippi mi perdonerà mai?>> Chiede tutto d'un tratto, con lo sguardo perso nel vuoto.

Forse in cuor suo vorrebbe solo questo...

Che mia sorella lo perdonasse...

Ci tiene a lei...
Bè infondo è ovvio, noi tre siamo cresciuti insieme.

<<Ryan, conosci Soldato meglio di me... È solo molto arrabbiata, ma prima o poi le passa>> dico, con l'intenzione di tranquillizzarlo.

O almeno penso...

<<È solo che mi sembra così diversa>> afferma.

<<Lo è>> esordisco.
<<Ryan, Melania è cambiata. Non è più la bambina sempre sorridente che conoscevi. Quella che credeva a tutte le stronzate che le raccontavamo. Quella che dovevamo proteggere. Quella che adorava annusare l'odore dei fiori.>> Dichiaro a malincuore, per poi continuare. <<Ora a volte ho l'impressione che li odia i fiori, forse perché mai nessuno glieli ha regalati. Ora è lei che mi racconta le stronzate. È lei che protegge me. Eppure da quando sei andato via è come se in lei si fosse spenta la luce che la faceva brillare. Quella luce che solo lei aveva>> aggiungo.

Melania ha bisogno di Ryan, del suo migliore amico. Senza di lui non può essere felice.

È pensieroso, ma dopo qualche secondo di silenzio finalmente parla.

<<Kyle, comunque ti sei sbagliato. Ti sei dimenticato che il bastardo di Alexander durante una vigila di Natale le regalò dei fiori?>> Dice, anche solo il ricordo lo fa arrabbiare ancora.

<<Beh, i suoi non li voglio prendere in considerazione>> ribatto.

<<Cazzo, devo pensare a qualcosa per farmi perdonare...>> Pensa ad alta voce.

Lo vedo portarsi una mano sulla fronte.

<<Scotti tanto ancora?>> Chiedo cambiando argomento, lui dal canto suo subito annuisce. <<Certo che sei un coglione, dovresti stare a letto invece di passeggiare per la casa!>> Lo rimprovero e subito dopo sentiamo una voce femminile che mi appoggia.

<<Ryan, Kyle ha ragione. Va' a letto su!>> Gli ordina mia madre con un tono duro.

<<Rose, sto già meglio, davvero>> si giustifica lui.

Pochi secondi dopo arriva anche la mamma di Ryan.

<<Ryan, fila a letto! Subito!>>

Povero amico mio, non vorrei essere nei suoi panni...

<<Mamma, non ti ci mettere anche tu. Non voglio. Mi annoio>> sbuffa, alzando gli occhi al cielo.

<<Tesoro, lo facciamo per il tuo bene. Lo sai che la febbre potrebbe risalire...>> Mormora Sophia accarezzandogli i capelli.

Sophia si preoccupa così tanto per lui. Forse quando Ryan è partito lei è stata quella che ha sofferto di più.

<<Mamma, per favore ho 22 anni... Non trattarmi come un bambino. Resto in po' con voi e poi ritorno in camera>> dichiara.

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