18- Febbre d'amore (parte 3)

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Melania

"Non ce la faccio più a non vederti. Ryan, dobbiamo parlare. Appena vedi il messaggio, chiamami, ti prego."

<<Ahii!>> Mugolo dal dolore quando, per sbaglio, mi ferisco leggermente un dito con il coltello con cui stavo tagliando la fetta di crostata da dare al cliente.

Tutta colpa di quel maledetto messaggio!

Ryan, mannaggia a te!

<<Mely, che hai fatto? Fammi vedere...>> Nathan mi fissa attentamente il taglio sul dito che, pur non essendo profondo, mi brucia terribilmente.

<<Davis!>> Chiama il ragazzo che si occupa della preparazione dei dolci, facendoci raggiungere subito.

<<Si, Capo?>>

<<Davis, occupati tu di servire i clienti. Melania si è ferita>> gli ordina, ricevendo un "si" con la testa dal ragazzo.

<<Nathan, tranquillo non è niente...>> Cerco di tranquillizzarlo.

<<Vieni con me e non fare storie!>>

Sbuffo, ma decido di seguirlo senza obbiettare questa volta.

Arriviamo nel bagno e porta subito il mio dito sporco di sangue sotto l'acqua corrente del lavabo.

E nonostante il dito mi continui a pulsare... i miei pensieri sono ancora
afflitti da quel dannato messaggio.

Chi cazzo lo ha mandato?

Se non lo scopro impazzirò.

L'unica cosa certa è che sia una ragazza. Ma se così fosse allora significa che in fin dei conti non sono così importante per Ryan, visto che si interessa a conoscere altre.

<<Mely? Perché sei così distratta?>> Domanda tutto d'un tratto Nathan.

Mi concentro di nuovo sulla realtà.

<<Se tu fossi innamorato di una persona ma vorresti dimenticarla, cosa faresti per farlo?>> Chiedo, evitando del tutto la sua domanda.

<<Non farei niente>> risponde senza manco pensarci. <<Non si può dimenticare chi ami>> aggiunge poi.

Non si può dimenticare chi ami? E allora perché Ryan in questi sei anni ci è riuscito? Forse non mi ha mai amato davvero...

I miei occhi si fermano sul dito.
Il taglio continua a sanguinare, ciò nonostante l'acqua trascina via il sangue, senza dargli neppure modo di stanziarsi per pochi secondi.

E se io fossi come la mia ferita e avessi solo bisogno di un'acqua che mi ripulisca dal dolore, così che possa finalmente curarmi?

Se quel sangue che continua a sporcarmi e non mi permette di guarire fosse Ryan?

<<Un amore interrotto non è mai finito, vero?>> Quando mi pone quella domanda alzo subito lo sguardo nella sua direzione.

<<C-cosa?>>

Nel frattempo Nathan chiude il rubinetto, impedendo all'acqua di fuoriuscire.

Prende dell'acqua ossigenata dal kit di pronto soccorso e mi disinfetta la ferita.

<<Non è finita tra te e Ryan, ho ragione?>>

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