18. Febbre d'amore (parte 2)

215 16 81
                                    

Juliet

<<Se vuoi ti dò un passaggio>> propone.

Chiedi pure? Come posso dire di no ad uno così?

<<Mhh, okay. Accetto. Anche perché devi farti perdonare per il tuo comportamento...>>

Ride, poi mi passa un casco che subito metto.

<<Sconosciuta, ancora non mi hai detto il tuo nome>> mi ricorda, nel frattempo mi sistemo sulla sella, dietro di lui.

Lo vedo che mi guarda dallo specchietto.

<<Juliet, tu invece?>>

<<Aiden>> risponde.

L'attimo dopo mette in moto e partiamo finalmente.

Durante il tragitto gli dò indicazioni per arrivare alla casa di Ellison, ma oltre ciò non parliamo di niente in particolare.

<<Ragazzina, stringimi forte che altrimenti voli via>> mi avvisa, per poi accelerare.

Amo la velocità, però non voglio neppure rischiare la mia vita.

<<Ohh!>> Urlo come una pazza, tanto da riuscire ad attirare la sua attenzione, sta di fatto che diminuisce la velocità. <<Va' piano, io ci tengo alla mia vita!>>

<<Oh, scusami tanto. Non sapevo che la signorina Juliet avesse paura della velocità>> mi prende in giro, mentre ridacchia sotto i "baffi" che non ha.

<<La mia non è paura, ma precauzione!>> Sottolineo.

Quando riporto lo sguardo sulla strada mi rendo conto che siamo arrivati.

Non me ne ero neppure accorta. Forse perché ero troppo concentrata a guardarlo.

Cazzo, è davvero bellissimo. Ma dove stava nascosto?

Riesco a notare i capelli ricci anche se sono corti. E poi sono un castano particolare...

Persino gli occhi pur essendo marroni sono bellissimi.

Sulla mano destra ha un tatuaggio che secondo me continua anche su per il braccio, ma non ne ho la certezza visto che ha la felpa che lo copre.

<<Sono arrivata>> dico, cercando di nascondere la nota malinconica.

Questo viaggio è durato pochissimo, ma anche se mi dispiace forse è meglio così. Ellison ha bisogno di me in questo momento.

Aiden ferma la moto proprio fuori la porta di Ellison.

Che cavolo... Un altro po' mi accompagnava fino a dentro casa.

<<Juliet,>> pronuncia il mio nome in un modo che mi fa venire un brivido lungo la schiena <<voglio uscire con te e non accetto un no come risposta>> continua.

Vuole uscire con me? Ho sentito bene? Okay, ora potrei letteralmente morire da un momento all'altro.

O cazzo, Juliet! Calmati, manco lo conosci!

Maledetta coscienza, fammi vivere questo breve momento in pace!

<<Caspita, non accetti neppure un no? E se io non volessi?>>

Dai, devo farmi un po' desiderare. Non posso subito accettare.

<<Esattamente. E poi non penso che tu non voglia>> insinua con un sorriso soddisfatto sul volto. <<Allora quando?>> Chiede, andando dritto al punto.

InfinityWhere stories live. Discover now