17. Tutto cambia (parte 3)

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Ryan

A volte un solo sbaglio ti cambia l'intera vita.

Se solo quel giorno non fossi andato insieme a Mayra in quel bar...

Se solo non ci fossimo ubriacati così tanto...

Ho ancora il dubbio che quei drink avessero della droga all'interno. Avevano un sapore strano, e poi io so mantenere l'alcool.

Ma quando si ha solo 16 anni non vai a pensare a certe cose.

Alzo lo sguardo verso l'orologio alla parete e noto che sono già le 10 di sera.

Oggi sono stato a casa, non sono uscito neanche per pochi secondi.

Domani sarà il mio primo giorno di lavoro e sono agitatissimo.

Se ora Pippi fosse qui mi tranquillizzerebbe.

Non la Pippi arrabbiata con me, ma quella di sei anni fa che ora è cambiata a causa mia.

Apro il cassetto del comodino e prendo il sacchettino nascosto al suo interno.

Dentro ci sono delle biglie.

Le biglie della mia amata Pippi.

Quando eravamo bambini gliele rubavo sempre e poi le conservavo in questo sacchettino.

Da quando sono andato via, ogni sera prima di andare a dormire resto qualche secondo a guardarle.

Insieme alle foto, sono gli unici ricordi che ho del nostro passato.

Mi alzo dal letto e mi dirigo verso l'armadio.

Sotto ai vestiti ho nascosto una scatola.

Pippi pensa che in questi anni non l'abbia pensata, che ad ogni Natale mi sia dimenticato di lei.

Ma la verità è che ogni volta io ho continuato a farle un regalo e l'ho custodito in questa scatola che custodisco con amore, con la speranza che un giorno possa dargliela.

Ogni volta che mi mandava un regalo tramite Kyle ero sempre tentato di mandargliela, ma alla fine non l'ho mai fatto.

Se l'avessi fatto lei avrebbe sofferto ancora di più per la mia assenza.

Come vorrei dirle che ho mantenuto la nostra promessa anche se lei pensa il contrario...

Quando avevamo 10 e 8 anni io e Pippi abbiamo fatto una promessa.

<<Ogni volta a Natale ci faremo un regalo, così avremmo sempre la certezza che ci vogliamo bene>> mi propose.

<<Va bene Pippi, ci sto!>> Io ovviamente non potei fare altro che appoggiarla.

Come vorrei che la mia Pippi mi perdonasse e tornasse ad amarmi.

Ma mentre sono immerso nei miei pensieri dei colpi alla porta mi riportano alla realtà.

Scendo velocemente le scale e mi affretto ad aprire.

Quando lo faccio mi rendo conto che Pippi era in procinto di dare altri pugni alla porta.

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