20. Ricordi? (parte 2)

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Melania

<<No Pippi, non piangere. Guarda, voglio mostrarti una cosa>> esordisce.

Porta la mano sul braccio cercando di alzare la felpa, ma prima che possa riuscirci una voce femminile ci interrompe.

<<Melania!>> Mi volto e vedo due ragazze bionde correre per raggiungerci.

Ma le riconosco solo quando si avvicinano.

Sono Nicole e Lara. Le cugine di Ryan.

Da bambina ho passato settimane intere in loro compagnia, soprattutto con Lara.

Fortunatamente la caviglia non mi fa più tanto male, anzi riesco addirittura ad alzarmi.

Non mi danno neanche il tempo di pronunciare una parola che mi saltano addosso per abbracciarmi.

<<Cazzo, quanto mi sei mancata!>> Ammette Lara mentre mi stringe forte.

<<Anche voi, tantissimo>>, solo dopo esserci abbracciate per qualche minuto ci allontaniamo.

<<Ragazze piano, Melania è appena caduta, non fatele del male>> si preoccupa a informarle Ryan.

È inutile che fai il carino...

<<Che hai fatto?>> Mi chiede poi incuriosita Nicole.

<<Niente, sono solo caduta, ma già sto bene. Adesso entriamo in casa su, Kyle sarà felicissimo di vedervi!>>

"Stavo scappando da tuo cugino ma poi mi sono ritrovata con il culetto per terra" era troppo imbarazzante da dire, per questo meglio cambiare argomento.

<<Ehi, Nicole! A chi arriva prima?>> Propone tutto d'un fiato Lara alla sorella.

L'altra ovviamente annuisce e subito dopo iniziano entrambe a correre verso la mia casa.

È in quel momento che all'improvviso Ryan mi prende in braccio.

Succede tutto così velocemente che non ho potuto neppure evitarlo questa volta.

<<Ryan! Mettimi giù!>> Sbraito.

Ogni volta che fa qualcosa inevitabilmente la mia mente viene assalita dai ricordi del passato e ciò mi fa arrabbiare.

<<Shh, zitta!>>

<<Non mi puoi obbligare!>> Sputo fuori, ma poi automaticamente le mie mani si spostano sulle sue spalle, e quando il coglione lo nota sorride.

Senza che sorridi, guarda che mi sto solo mantenendo nel caso tu mi facessi cadere, eh!

<<Concedimi un giorno. Solo un giorno e io ti dimostrerò che sei ancora innamorata di me, che possiamo ancora amarci.>>

Quelle parole dette così all'improvviso mi fanno perdere un battito.

Sento un nodo allo stomaco che sale fino al petto impedendomi di respirare.

Se fosse possibile in questo momento scapperei in un altro universo.

Mi rende così vulnerabile. L'attimo prima vorrei ucciderlo e quello dopo stringerlo a me.

Ma invece di rispondere cambio argomento.

<<C'è qualcosa che devi dirmi? Qualcosa che potrebbe farmi arrabbiare ancora di più con te?>> Gli chiedo.

La verità è che il messaggio che mi è arrivato qualche ora fa mi è sembrato sospetto. E qualcosa dentro di me mi dice che è Ryan il diretto interessato, quello a cui si riferisce l'anonimo.

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