17. Tutto cambia (parte 2)

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Kyle

<<Soldato, ti accompagno a lavoro?>> Le chiedo, entrando di soppiatto nella sua camera.

<<No Kyle. Vado con la mia macchina>> dice, per poi prendere la borsetta e raggiungermi.

<<Vado, altrimenti faccio tardi a lavoro>> aggiunge, lasciandomi un bacio sulla guancia per poi andare via.

Che cazzo di vita sto facendo?
Persino Soldato ha un lavoro, mentre io no.

Metto velocemente le scarpe poi raggiungo Ryan nella sua casa.

Busso più volte alla porta bruscamente, odio aspettare persino solo pochi minuti.

Non ho pazienza.

Quando mi apre noto subito che sta parlando al telefono, infatti porta l'indice alla bocca così da farmi capire di non parlare.

<<Certo, va benissimo. Allora inizio domani? Si si, okay. La ringrazio, arrivederci. Buona giornata anche a lei>> gli sento dire.

Ovviamente quando stacca la chiamata subito gli pongo la domanda, sottolineando con essa la mia evidente curiosità.

<<Ryan con chi parlavi?>>

<<Un mese fa ho fatto un colloquio di lavoro e mi hanno preso. Inizio domani>> confessa entusiasta.

Ryan ha una laurea triennale. Si è anche laureato con il massimo dei voti, non so come cazzo abbia fatto.

Il mio povero diploma non serve a un cazzo invece.

<<Beato te Ryan. Io non riesco a trovare un fottuto lavoro>> mi lamento.

<<Tranquillo, prima o poi lo troverai>> cerca di rincuorarmi.

<<Lo spero>> brontolo, mentre mi butto a peso morto sul divano.

<<Kyle non è l'amica di Pippi quella fuori casa tua?>> Chiede tutto d'un tratto, mentre guarda fuori dalla finestra.

<<Chi?>>

Lo raggiungo e subito la vedo.

La mia bellissima Juliet.

<<Oh, cazzo. Oggi è il mio giorno fortunato. Ryan ci vediamo dopo>> gli dò una pacca veloce sulla spalla e senza neppure ascoltare la risposta esco subito dalla sua casa.

<<Juliet!>> Porto le mani alla bocca mentre urlo, subito si volta nella mia direzione.

<<Kyle, Melania è andata già a lavoro?>> Mi chiede, mentre inizia a camminare per venirmi incontro.

<<Si, dovevi dirle qualcosa? Se vuoi ti accompagno da lei con la mia macchina>> propongo.

Non posso perdere un'occasione del genere.

<<No, Kyle. Tranquillo, volevo solo salutarla. E poi non voglio disturbarti.>>

<<Disturbarmi? Ma scherzi? Dai andiamo, tanto stavo per uscire>> la prendo per mano facendo intrecciare le nostre dita, così da costringerla a seguirmi.

Apro la portiera poi la invito ad entrare.

<<Su dai, entra>> dico.

Mette subito in mostra quel sorriso che mi fa andare in tilt.

InfinityWhere stories live. Discover now