EPILOGO

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EPILOGO !

❝ il solo vero viaggio, il solo bagno di
giovinezza, non sarebbe quello di andare
verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi.
di vedere l'universo con gli occhi di un altro,
di cento altri, di vedere i cento universi che
ciascuno di essi vede, che ciascuno di essi è.❞
                        — marcel proust

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     IL CIELO POMERIDIANO SI RISCHIARAVA CON UNA LUCE CHIARA E BRILLANTE, dipingendo un affresco di tonalità pastello che si mescolavano armoniosamente tra loro. Una leggera brezza, rinfrescante e vivificante, accarezzava delicatamente il volto, portando con sé il profumo sottile di germogli ed erbe in fiore. Era come se la natura stesse eseguendo una sinfonia delicata per annunciare l'arrivo imminente dell'estate. In quel momento di quiete e serenità, ogni respiro faceva risvegliare ricordi dolci e romantici, come se l'aria stessa fosse intessuta di emozioni. L'odore dell'estate in arrivo evocava promesse di giorni luminosi e notti stellate, di avventure ancora sconosciute che attendevano di svelarsi. Era un momento sospeso, un'armonia tra il passato e il futuro.

     «Credi che lei tornerà da te?» chiese Stiles.
La jeep era ferma in mezzo al campo da lacrosse, le nuvole candide li coprivano come una soffice coperta.

     «Sì, ne sono certo» rispose Scott, aprendo la portiera e mettendo un piede fuori. L'erba appena tagliata era pungente ed acre, pareva conficcarsi sotto la suola della scarpa come piccoli sassi di cemento.
«Tu e Lydia, invece?»

     «Ah, storia lunga... Non credo di avere possibilità» rispose Stiles, seguendo l'amico verso il portabagagli. Quest'ultimo l'aprì velocemente, estraendo due stecche, una più lunga e l'altra più corta, ed una sacca colma di palline bianche.

     «Dai, non essere così pessimista, almeno ti ha notato» esclamò il moro, con un leggero sorriso.

     Stiles scosse il capo, in segno di negazione.
«Già, ma... Onestamente... Credo di voler lasciar perdere tutto questo per un po'» ammise.

     «Perché non le chiedi di uscire?» propose l'amico.

     I due incominciarono ad incamminarsi verso il campo, svuotato dei suoi atleti e tifosi. La scuola si era conclusa da poche settimane ed il mondo sembrava aver ricominciato a girare nel verso giusto: ora, Scott e Stiles potevano dire di essere solo due adolescenti, pronti a godersi quell'estate con un tuffo in piscina, magari; Beacon Hills era ritornata quella di una volta, una cittadina normale, senza alcun segreto da svelare; ed ogni studenti incominciava a mettere nella propria valigia le cose più assurde da portare in vacanza, lasciando i libri di scuola a prendere polvere sulla scrivania.

     In quel periodo dell'anno, i tre amici avevano l'abitudine di gonfiare una piccola vasca nel giardino di Scott, per sopraffare il caldo e l'impossibilità di viaggiare, con dell'acqua fresca. Il piccolo trio non poteva reputarsi fortunato, su questo punto di vista: McCall era, spesso, costretto a casa a studiare per recuperare quelle materie che ancora aveva sotto la media; il padre di Stiles era lo sceriffo, ed una vacanza era l'ultimo dei suoi pensieri; Margot, al contrario dei due, non poteva permetterselo e, se proprio ci teneva ad andarsene, doveva farlo con i propri soldi, risparmiati accuratamente, e da sola. Certo, quest'anno era un po' diverso, poiché la ragazza se n'era andata ancor prima che gli alberi incominciassero a fiorire, lasciando i due in quella piscina gonfiabile.

     «Scott, è complicato» sbuffò Stiles, posizionandosi in attacco «Perché invece non mi dai una mano e mi aiuti a diventare il capitano della squadra?»
Lasciò cadere la sacca colma di palline a terra, osservando come Scott, a passo lento, si stesse accingendo alla porta.

GLORY & GORE  ( teen wolf ) ² ✓Where stories live. Discover now