GLORY & GORE ( teen wolf ) ² ✓

PROLOGO

PROLOGO !

❝ ecco il mio segreto, è molto semplice:
si vede solo con il cuore. l'essenziale è
invisibile agli occhi. ❞
                        — antoine de saint exupéry

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MARGOT ODIAVA IL CAMBIAMENTO, dover dire addio alle cose passate ed accogliere a braccia aperte le nuove sfide. Era come se il solo pensiero di abbandonare la sua zona di comfort le provocasse una reazione cutanea su tutta la pelle. Così, quel colore particolarmente pallido che la contraddistingueva, avrebbe lasciato spazio ad una carnagione talmente rossa da sembrare un peperone.

Allo stesso modo, come odiava l'estate, il suo caldo atroce e la folla di ragazzini liberi per le strade; l'arancio, un colore che, per qualche assurdo motivo le aveva sempre provocato una sensazione di vomito allo stomaco; e Theresa Jacobs, la nuova compagna di Rayan Bleil, suo zio.

Theresa era bellissima, indiscutibilmente: capelli biondi scintillanti, lunghi e lisci che le ricadevano con grazia sulle sue spalle; un volto perfettamente curato, pulito e senza una singola imperfezione in vista; denti dritti e dal color del latte; labbra naturalmente rosate; occhi color nocciola che sembravano brillare di intelligenza; e un fisico snello ed atletico che trasmetteva fiducia e sicurezza. Ma nonostante tutto ciò, Theresa era anche una consulente scolastica, con un'abilità straordinaria nel cogliere i dettagli, sopratutto nelle dinamiche sociali. Sapeva come sfoggiare un sorriso impeccabile, mentre i suoi occhi scrutavano con attenzione ogni movimento e ogni reazione.

Per fortuna, Theresa non era stata assegnata alla Beacon Hills High School, la scuola frequentata da Margot e il suo gruppo di amici. La giovane Bleil non avrebbe mai voluto vederla ogni giorno e sentirsi sotto costante osservazione. Soprattutto dopo che lei e il suo piccolo gruppo di amici erano stati catapultati nel mondo del sovrannaturale. L'idea di dover spiegare a Theresa il motivo per cui sgattaiolavano sempre fuori dalla classe o perché le loro conversazioni erano tutte incentrate sulla prossima luna piena, sembrava un'impresa impossibile. Quest'ultima avrebbe sollevato un sopracciglio con sospetto, cercando di comprendere il vero significato di quelle stranezze, ma Margot non era pronta a rivelare i segreti che custodiva gelosamente.

Margot sapeva che Rayan le aveva raccontato ogni dettaglio scomodo della sua vita: dalla morte di sua madre alla sua acuta depressione che, ogni tanto, decideva di sfondare la porta per non farla sentire sola; dal PTSD all'ansia claustrofobica. Sapeva che Theresa era una psicologa, e questo bastava per farla sentire sotto processo, con i riflettori puntati addosso.

     Mentre la cena proseguiva, Margot scrutava Theresa con sospetto, cercando indizi sul suo vero intento. Era difficile confidarsi con gli estranei, ormai aveva imparato a non fidarsi delle apparenze, a non abbassare mai la guardia. In passato, le avevano inferto fin troppe coltellate alle spalle per non imparare dai propri errori.

     La tensione tra le due donne era palpabile, come una corrente elettrica che attraversava il tavolo. Theresa cercava in tutti i modi di sfoggiare il suo miglior sorriso per apparire amichevole agli occhi della mora, ma quest'ultima aveva frequentato fin troppi psicologi per farsi ingannare da tali miseri trucchi. Rayan, ignaro dei sentimenti contrastanti che si scontravano nella stanza, cercava di fare da mediatore, riportando la conversazione su argomenti più leggeri. Margot sapeva che suo zio faceva del suo meglio per unire la sua famiglia e la sua nuova compagna, ma la sua diffidenza non poteva essere facilmente dissolta. C'era qualcosa in Theresa che le faceva prudere la pelle, un'intuizione di pericolo che non poteva ignorare.