Capitolo 15

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Capo maggiore della difesa

Gli zoccoli di Bijeli riecheggiano nella sala, insieme al leggero zampettìo dei due piccoli furetti che seguono a ruota i loro padroni.
La sala è immersa in una luce dorata, che riflette sulle ali dei colonelli e fa scintillare i gioielli colorati del fauno, gli uccellini appollaiati sui rami cinguettano al nostro arrivo, eccitati.
Ci avviciniamo ad una lunga tavolata, con piatti e stoviglie bronzee e degli alti calici di vetro. Al centro, dei candelabri a forma di rami d'albero sorreggono delle candele arancioni che illuminano il tavolo grazie allo loro fioche e movimentate fiammelle.
<Mi è mancata questa reggia, Treineh non ti ricorda un po' casa?>
La ragazza dalle ali da libellula fa una veloce piroetta guardandosi intorno, Berdein le porge un piccolo calice con dentro un intruglio giallastro
<Frena la malinconia colonnello, non siamo in gita>
Bijeli rotea gli occhi gialli e sbuffa, mentre sfiora la tovaglia bianca della tavolata.
<Mia sorella è sempre stata così malinconica tenente, nessun bisogno di essere disdegnosa>
Il ragazzo rosso si avvicina a passi lenti verso di lei con le mani unite dietro la schiena mentre guarda Bijeli, socchiudendo gli occhi.
Io e Rascal siamo uno affianco all'altro alle spalle del fauno, il colonnello sposta lo sguardo verso di noi.
<Non ci avevi avvisato che ci fossero ospiti Berdein, che maleducazione da parte mia>
Il colonello ci si avvicina a grandi falcate, facendo frusciare le foglie rosse arancio delle sue vesti. Porge la mano lentigginosa prima verso di me e poi verso Rascal, per poi abbassare il busto in un rigido inchino, mi inginocchio leggermente, Rascal risponde abbassando la testa.
<Colonnello Treineh, al vostro servizio>
Alzo lo sguardo per incontrare i suoi occhi color rame intenso, nel vederlo così da vicino noto molte cicatrici segnargli il viso, tempestato da lentiggini, la più grande gli passa in verticale dall'occhio fino al lato della bocca, tirata in un sorriso.
Mi bacia la mano e si rimette dritto, portando le mani dietro la schiena. I segni sul volto lo fanno sembrare più grande, anche se penso abbia solo qualche anno in più di me
<Cosa vi porta alla reggia dell'Acero in questo periodo dell'anno? Per il periodo della fioritura degli aranci è meglio aspettare il mese della pazienza: Beloberria>
Trattengo una risatina mentre Berdein prende la parola
<Non sono qui per nessuna fioritura colonnello, i nostri ospiti sono coloro che si sono avvicinati di più alla zona della strage del secondogenito, la signorina è l'unica sopravvissuta>
Il viso di Treineh si rabbuia, alza le sopracciglia e lo vedo cercare le parole giuste, ma viene interrotto dalla sorella che prende il suo posto e piega la schiena in un basso inchino
<Colonello Deineh, sono terribilmente addolorata per ciò che avete dovuto affrontare, siamo al vostro servizio>
Nel vederli da vicino sembrano fratelli gemelli, entrambi con rosee labbra, guance ricche di lentiggini marroncine e occhi infuocati dalla stessa passione. Il volto segnato dalle varie battaglie a cui hanno prestato servizio.
Rispondo abbassando lo sguardo mentre i miei occhi iniziano ad inumidirsi.
<Il piacere è nostro colonnello...>
Rascal stringe la mano a Deineh con un cordiale sorriso
Sento Bijeli sbuffare mentre Berdein le passa il calice con il liquido giallastro, lo beve tutto d'un sorso.
<...Siamo il famoso bardo Rascal da Bige ed Ecate dalla riviera dei boschi>
Una scura nuvola copre il sole e delle leggere gocce di pioggia iniziano a cadere sulle foglie dell'albero che con la sua enorme chioma ci ripara.

Un suono come quello di un tuono irrompe nella sala d'ingresso, facendo vibrare e poi spegnere le fiamme delle candele. Ci voltiamo tutti di scatto vero il portone spalancato, da cui si intravede in lontananza il sole che sta pian piano tramontando lasciando solamente un cielo azzurro e delle leggere scie di nuvole dai riflessi gialli.

Un alto e possente uomo è sulla soglia con addosso una pesante armatura argentata con segno di bruciature, colpi e schizzi di sangue. Il suo volto è poco visibile a causa della scarsa illuminazione, lasciando intravedere solo dei corti capelli e leggera barba grigi e delle profonde cicatrici che gli solcano la pelle insieme a qualche ruga d'espressione.
Inizia a camminare dritto davanti a se nella sala con grandi falcate, provocando un tonfo ad ogni suo passo.
Alla sua vista gli ufficiali in sala, Berdein e Kerdena si mettono sull'attenti, irrigidendo il corpo e tirando indietro le spalle.
<Generale!>
Dicono tutti contemporaneamente portandosi una mano sul cuore.
I suoi passi sono lenti, il respiro affannato provoca una leggera condensa, si trova ormai a qualche metro di distanza da me e più si avvicina più sembra diventare enorme.
Le fiammelle della sala si riaccendono tutte contemporaneamente allo schiocco delle dita di Berdein rivelando il volto del generale.

{La profezia dei due cuori spezzati}Where stories live. Discover now