Capitolo 11

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I Kòrùi

<Siamo qui per portare un messaggio, è di vitale importan...>
Prima che potessi continuare la donna avvicina un dito alle mie labbra.
Un uccellino blu le si posa sulla spalla, muovendo freneticamente le piccolissime ali e cinguettando all'impazzata. La donna volge la testa verso di lui per poi parlargli in una lingua sconosciuta, facendo suoni gutturali.
L'uccellino sembra calmarsi, per poi rimettersi in volo ed entrare nella reggia.
<Tutto a tempo debito...ed intorno ad una tazza di tè>
Dice con voce calma, togliendomi il dito dalle labbra e facendo un leggero sorriso.
<Mi scusi Kerdena ma è veramente urgente, è una questione di vita o di morte e non possiamo perdere tempo a bighellonare!>
Rascal alza la voce, ma ormai la donna ci sta già superando per aprire l'enorme portone di cristallo della reggia.

Ci giriamo seguendola con lo sguardo, un vento improvviso e fresco mi scompiglia i capelli, un odore dolciastro inebria le mie narici, mille canti di uccelli riempiono la sala d'ingresso.
Ai lati si trovano due eleganti rampe di scale in pietra bianca decorate da un corrimano in bronzo dai motivi floreali che portano al piano superiore. Al centro invece si staglia l'Acero, in tutta la sua magnificenza e grandezza.
Non avevo mai visto nulla di simile.
<Prego, entrate>
La donna si appoggia alla porta di vetro, facendoci cenno di superare la soglia.
Io e Rascal ci scambiamo uno sguardo confuso per un istante che sembrò un eternità, questa sconosciuta non riesce a capire la gravità delle cose che dobbiamo riferire.
<No, seriamente... non siamo qui per prendere una tazza di tè e chiacchierare amichevolmente va bene? Lei ci deve chiamare subito il governatore della cittadina perché è questione di vita o di morte! Probabilmente delle persone stanno perdendo la vita proprio mentre dico questa frase...>
Lei però rimane in piedi, gli occhi blu e gialli fissi su Rascal, il solito sorriso di cortesia stampato sul viso.
In alcuni momenti quasi impercettibili la donna aggrotta le sopracciglia, confusa da quel che stiamo dicendo.
<La prego i miei genitori, il mio villaggio, tutto è stato sterminato dall'arrivo dei...>
Una voce squillante proveniente da dentro la sala fa eco sovrastando la mia.
<Kerdena! perché non fai entrare i nostri amici>
Un uomo dai capelli lunghi e biondi stava attraversando l'ingresso, vestito solo di una camicia da notte bianca con sopra una vestaglia di un verde molto sbiadito legata alla vita da un laccio, con le braccia aperte, pronto ad accoglierci.
Ai polsi ha delle tintinnanti catenelle d'oro con per ogni lato una piccola ala verde.
<Mio signore Berdein, buongiorno>
Kerdena si inchina al suo cospetto, abbassando il capo, chiudendo i colorati occhi e portandosi una mano sul cuore
<Venite, vi stavamo aspettando>
Ci fa un occhiolino ed un veloce sorriso, anche i suoi occhi hanno la sclera color cobalto, ma, al contrario della signora, l'iride è di un verde smeraldo acceso.
<Vi prego ci dovete ascoltare...non possiamo perdere altro tempo!>
Faccio qualche passo avanti, allontanandomi da Rascal e dal mio cavallo.
<Falada ci aveva già informato del vostro arrivo al selciato di Bruna, prego accomodatevi e discutiamo con calma riguardo il messaggio che portate>
Berdein ci dà le spalle per rientrare nella sala d'ingresso della reggia.

Lo rimango a guardare confusa, com'è possibile che sapessero del nostro arrivo? E come faceva Falada a sapere delle nostre intenzioni? 
Sento una mano appoggiarmisi al centro della schiena, Kerdena mi sta spronando ad entrare.
<Come avevo precedentemente detto, tutto a tempo debito ed intorno ad una tazza di tè!>
Sorride e, con le mani dietro la schiena inizia a seguire l'uomo biondo. Stringo le redini del mio cavallo, Rascal mi si avvicina e mi fa cenno di fidarmi, per poi seguire all'interno queste due persone a me sconosciute.
Solo in quel momento mi resi conto che entrambi sono scalzi.

Un brivido mi percorre velocemente le spina dorsale, per poi lasciar posto ad un calore dato dai raggi del sole sulla pelle che attraversano il tetto di vetro simile ad una serra, filtrando tra le foglie di un arancione acceso dell'albero, creando sul pavimento giochi di ombre.

{La profezia dei due cuori spezzati}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora