Capitolo 46: Riunione di famiglia

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- Ma no, sono tornata per rivedere tutti incluso il mio detective preferito!-

- Il suo debole per lui non scomparirà mai- commentò Shuichi.

- Almeno se dovesse tradirti sai già con chi prendertela-

- Ma cosa dite?!-

- Credo sia meglio andare, le macchine non possono sostare per molto qui dato il traffico- li interruppe il Dottor Agasa.

Salirono in auto e si diressero verso villa Kudo per depositare le valigie. Durante il viaggio chiacchierarono e non mancò di concedersi qualche minuto di silenzio per osservare il paesaggio dal finestrino. Le sembrava di non essersene mai andata, riconosceva i posti dove era stata e ammirava le novità. Inoltre, il pensiero che quella sera sarebbero andati a cena dalla famiglia di Shuichi e avrebbe finalmente conosciuto suo fratello la rendeva euforica. Non aveva mai avuto l'occasione di trascorrere del tempo in una famiglia numerosa, a dire il vero non aveva proprio avuto occasione di fare nulla in famiglia, perché una famiglia non l'aveva avuta. Erano sempre stati solo lei e James, pertanto l'idea di entrare finalmente a far parte di una vera famiglia la riempiva di gioia.
Arrivati alla villa scesero dall'auto e Shuichi si concesse un istante per osservare la dimora in cui aveva vissuto sotto mentite spoglie per mesi. Tutto lì era intriso di ricordi, alcuni belli, altri meno.
Con le valigie alla mano varcarono il cancello, mentre Shiho li precedeva aprendo la porta d'ingresso con la chiave.
Non appena furono dentro, Shuichi si fermò e passò i suoi occhi verdi sopra ogni centimetro quadrato della casa. Si permise anche di andare a fare un giro nella libreria, dopo essersi tolto le scarpe come di consuetudine e aver indossato le pantofole per gli ospiti che Shinichi aveva lasciato loro all'ingresso. Nonostante fosse stata, in un certo senso, una sorta di prigione in cui si era dovuto rinchiudere per non farsi trovare dai nemici, alla fine ci si doveva essere affezionato davvero a quella casa, dal modo in cui la guardava.

- Volete riposarvi o fate un salto a casa del Dottore per un caffè?- chiese Shiho.

- Io un caffè lo prenderei volentieri dopo il viaggio. Tu che ne dici, Shu?-

- Ne avrei preparato uno qui, quindi accetto volentieri l'invito-

Uscirono dalla villa ed entrarono nella casa fianco, dove li accolse abbaiando un grosso batuffolone scodinzolante.

- Fa' il bravo, Mendel- lo riprese Shiho, accarezzandogli la testa.

- Ma quanto è diventato grande?- si stupì.

- Cosa ti aspettavi, di trovarlo delle stesse dimensioni di quando ce ne siamo andati?- intervenne Shuichi.

- No, ma nemmeno che diventasse il triplo in così poco tempo-

Il cane si avvicinò a loro ed iniziò ad annusarli per identificarli. Si chinò alla sua altezza e gli accarezzò con cautela la testa, per non spaventarlo.

- Ciao cucciolone!- lo salutò dolcemente.

In risposta Mendel scodinzolò e si lasciò coccolare senza più timore, per poi volgere il suo sguardo su Shuichi.

- Coraggio, digli qualcosa!- lo incitò.

Il suo compagno sorrise e con una mano arruffò la testa del cane come aveva fatto prima con quella di Shiho.
Dopo avergli dato un po' di attenzioni, entrarono in casa e si lavarono le mani prima di godersi il caffè che il Dottor Agasa aveva preparato. Trascorsero un'ora buona a chiacchierare fino a quando non si avvicinò il momento in cui Shinichi sarebbe tornato da scuola. Salutarono il Dottore e Shiho, che avrebbero rivisto poche ore dopo per la cena in famiglia e tornarono a villa Kudo.
Una ventina di minuti dopo sentirono il rumore della porta che si apriva e lei si fiondò all'entrata.

Tomorrow (I'm with you)Where stories live. Discover now