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lo odio.

odio l'effetto che mi provoca quando mi guarda, quando mi sfiora, ma odio ancor di più me stessa perché non riesco a resistergli è come se fosse una calamita e io ne fossi costantemente attratta; nonostante tutto sono ancora qui ad assecondarlo e questo mi urta.

ho sbagliato tutto 4 anni fa e ora sto sbagliando nuovamente io non imparerò mai dai miei errori non finche di mezzo ci sarà Cameron Dallas.

"magari non stai sbagliando, stai solo facendo la cosa giusta per te per una volta"  mi ricorda la mia coscienza 

ma se non fosse cosi? se una volta lasciato alle spalle il passato mi perdessi nuovamente?...

come sempre mi facevo mille domande ma a nessuna riuscivo a dare una risposta.

chiusi gli occhi stufa e appoggiai la testa sulle braccia piegate sulla scrivania 

-che stai facendo- 

la voce di Addison mi risvegliò dai miei pensieri 

-stavo pensando-dissi rimettendomi composta 

-beh non c'è tempo tra meno di un ora dobbiamo andare al Dragonfly Hollywood- mi ricorda 

la voglia di andarci era pari a zero, ma ormai ero praticamente pronta mi mancava solo il vestito 

dopo un ora passata tra lo scegliere l'abito e il fare i capelli ad Addison ci dirigemmo fuori casa sua 

-siamo in ritardassimo- disse Addison iniziando a correre verso l'auto 

-ormai siamo in ritardo è inutile che corri-dissi ridendo 

-mio fratello ci ucciderà-disse montando alleato del passeggero 

alzai un sopracciglio non capendo il senso di ciò che avesse detto 

-nostro padre ha invitato molte persone d'affari per farlo conoscere visto che sarà il prossimo erede e lui odia questo genere di cose quindi mi aveva fatto promettere di arrivare in orario per non lasciarlo solo-

mi spuntò un sorriso appena mi immaginai la scena di lui che cerca di tenere un discorso serio con una di quelle persone 

-tranquilla 5 minuti e saremo là-dissi mettendo in moto e sfrecciando verso il locale 

e come avevo previsto arrivammo all'orario che avevo stabilito.

-grazie di essere arrivata in tempo-disse assottigliando lo sguardo appena vide Addison 

-scusa-sorrise la sorella 

Cameron sbuffò e si accese una sigaretta prima di portare lo sguardo su di me 

-beh niente male-disse ammirando l'abito bianco in seta che indossavo 

sorrisi 

...

la serata passo lenta, era una delle classiche feste organizzate dai nostri genitori: 4 persone conosciute e 800 mai viste.

-dicevi?-chiesi a jace 

-nulla sorellina, continua a guardalo tranquilla io posso anche parlare con il muro, forse mi capisce meglio- sbuffò 

-non stavo guardando nessuno- 

-si certo, continua a dire cazzate tanto..-disse buttando giù l'ultimo sorso del 10 bicchiere di vino 

-dio mio ho bisogno di uscire-disse Addison alzandosi 

mi alzai anche io e la seguii; nonostante tutto lei e jace si guardano ancora come se fosse la prima volta e mi chiedo quando capiranno di amarsi ancora

"potrei fare la stessa domanda a te"

lasciai perdere la mia coscienza e appena varcammo la portafinestra che da sul terrazzo tirai fuori le sigarette

-vuoi?-le porsi il pacchetto 

lei scosse la testa 

dopo averla accesa mi appoggiai sulla ringhiera e mi balenò in testa la proposta che mi venne in mente oggi pomeriggio 

-verresti con me a Londra?-dissi di botto 

lei sgranò gli occhi, ma successivamente sorrise e annuì

-tempo di sistemare due cose e torneremo-dissi convinta 

per tutto il giorno avevo pensato alla proposta di mia mamma e sono arrivata alla conclusione che accetterò, ma prima devo sistemare determinate cose: avevo già dato l'ordine di cercare la mamma di Nathan e prima di iniziare la cena mi è arrivata la conferma con l'indirizzo quindi con un po' di fortuna tra una settimana se non meno saremmo di nuovo qua.

-d'accordo-sorrise 

-alle 23:30 dovremmo andare all'aereo porto- dissi buttando fuori il fumo 

lei guardò l'ora sul telefono e mi avvisò che mancavano meno di due ore 

-ci lasci soli?-una voce fin troppo famigliare mi arrivò all'orecchie 

Addison un po' titubante si alzò dalla sedia e rientrò 

-quindi te ne rivai?-rise 

-quando avevi intenzione di dirmelo?- 

-Cameron non ti ho detto nulla perché sapevo che avresti reagito così, ma io a Londra ho delle cose da risolvere e prima o poi ci sarei dovuta tornare lo stesso, quindi finiscila-

il suo viso si incupì e iniziò ad avvicinarsi 

-beh allora era meglio se sparivi una altra volta invece di affrontarmi vero?- rise nervosamente e si passò una mano nel ciuffo sconpigliandolo 

-no, te lo avrei detto-

-e quando se tra 2 ore hai l'aereo?-disse iniziando ad alzare il tono di voce 

-se hai ascoltato la conversazione con tua sorella sai anche che tornerò, quindi non capisco questa tua scenata per cosa sia-urlai nervosa  

rimase zitto per un attimo e abbassò lo sguardo sulle mie labbra 

-non voglio che torni da lui-disse dopo poco riportando i suoi occhi nei miei 

a questo giro quella che rimase zitta fui io, non sapevo cosa rispondere 

"è geloso"

-sei geloso per caso?-risi avvicinandomi 

-no, mi da solo sui nervi-

risi ancora una volta e mi avvicinai ancora un po'; non sapevo neanche io cosa stessi facendo, ma sapevo solo che lo volevo baciare e fargli capire che ciò che mi fa provare lui non lo fa nessun altro 

i miei desideri vennero esaudite nel momento che mi mise le mani sui fianchi e mi strinse a se facendo unire le nostre labbra in un bacio casto senza doppi fini 

-beh devo dire che non me lo aspettavo-risero jace e Logan

-o almeno non subito-continuò Logan

-vedi di non fare il coglione a sto giro-disse jace dandogli una pacca sulla spalla 

-e te vedi di muoverti a chiudere la faccenda a Londra-continuò spostando lo sguardo su di me 

-tra una settimana saremo qua-dissi 

-vai pure tu?-corrugò la fronte Logan guardando Cameron 

lui scosse la testa - va mia sorella- 

loro annuirono e dopo avergli fatto l'occhiolino rientrarono 

-dov'eravamo rimasti?-chiese Cameron con il suo solito ghigno appena si girò nuovamente verso di me 

mi riprese per i fianchi e mi avvicinò a lui 

sorrisi e lo baciai sull'angolo della bocca 

-devo andare tra un ora ho l'aereo e devo fare le valige-dissi staccandomi da lui, ma prima che io varcassi la soglia mi afferrò un polso e mi attirò a lui facendomi sbattere sul suo petto

-fai a modo e torna intera-disse lasciandomi un bacio a fior di labbra prima di lasciarmi andare di nuovo

secret- tutto può cambiareWhere stories live. Discover now