-michelle-
mi sentii scuotere un braccio e appena aprii gli occhi mi ritrovai la faccia di mia mamma davanti
-siamo arrivate-continuò
mi alzai di botto e sospirai
-forza andiamo, c'è il mio autista che ci aspetta-
-autista?- questa mi è nuova, non ha mai voluto un autista
-già, mi ero stancata di dover guidare-disse
la guardai scioccata, ma non dissi niente
appena scendemmo, l'autista venne a prenderci e nostre valige e le porto alla macchina
-dove vi porto?-chiese montando al posto del guidatore
-a lei portala a casa, mentre io devo andare da mia mamma-rispose mamma
-d'accordo signora Collins-
-io devo capire perché ancora ti chiamano con il cognome di papà se non siete divorziati-dissi
-semplice non ci siamo mai divorziati-alza le spalle con nonchalance
-ma..-non mi fece terminare la frase
-quando successe di Crystal ci lasciammo però per il bene tuo e dei tuoi fratelli decidemmo di non lasciarci legalmente, altrimenti saremmo finiti sui giornali e ci sarebbe stato uno scandalo-
annuii
-siamo arrivati-disse entrando nel cancello della casa di mia nonna
-ci vediamo dopo-disse mia mamma
scese dall'auto e dopo poco l'autista ripartì
-mi potresti...niente portami a casa-dissi ripensandoci
appena parcheggiò mi presi un attimo prima di scendere, era uguale, mamma non aveva cambiato una virgola in questi 3 anni
-signorina queste gliele porto in camera?-chiese mostrandomi le valige
-si, grazie-dissi per poi chiudere lo sportello e entrare seguita da lui
-Michelle?-
appena mi girai vidi due occhioni azzurri scrutarmi
-in persona-sorrisi
mi strinse in un abbraccio e mi sussurrò un mi sei mancata
-anche tu-dissi stingendogli le braccia alla vita
-hai da raccontarci tanto-disse staccandosi
-so già che sapete tutto-ammisi
-si tua mamma ci ha informato dell'incidente, ma come fai a saperlo -
-cameron-dissi
lui annuì -vieni di la ci sono anche gli altri-disse trascinandomi per un braccio
appena entrai in cucina nessuno si accorse di me perché stavano parlando
-emh ehm-mi schiarii la voce e si girarono tutti subito
-non ci credo-
-sei tornata?-
-come stai?-
-sei una stronza perché te ne sei andata?-
mi vennero poste una valanga di domande nel giro di un 1 secondo
-vi racconterò tutto-dissi
dopo aver abbracciato tutti, mi girai un po' in torno, ma non vidi ne lui ne lei
-da quando ci siamo lasciati, non esce più con noi-mi avvisò jace capendo in parte chi stavo cercando
-è a casa, se vuoi andare-disse Nash
-mi vado a dare una sistemata e vado-dissi
li salutai promettendo che sarei tornata e mi diressi in camera
era esattamente come l'avevo lasciata, i miei vestiti erano ancora all'interno dell'armadio..
-ti devo parlare-
balzai in aria per lo spavento
-ma sei cretino?-dissi mettendomi una mano sul petto
-so che cercavi anche lui-disse jace
-già-dissi
-è all'ospedale dovrebbe uscire alle 18, se lo vuoi vedere vai li-
-perché è all'ospedale?-chiesi corrugando la fronte
-te lo spiegherà lui-disse e usci dalla camera
cosa diamine sarà successo?; sto per scoprire il motivo del loro volo anticipato.
dopo essermi fatta la doccia mi misi un paio di pantaloncini neri e una felpa della Gucci del medesimo colore visto che pioveva; mi spazzolai i capelli e dopo essermi messa le scarpe scesi e presi le chiavi della mia amata Lamborghini
-mi eri mancata-dissi accarezzando il volante
sfrecciai per le strade di Los Angeles e arrivai all'ospedale; parcheggiai la macchina e mi diressi verso l'ingesso, ma una Lamborghini nera opaca catturò la mia attenzione, guardai l'ora e notando che mancava meno di 2 minuti alla sua uscita mi ci appoggiai sopra per aspettarlo
dopo poco sentii aprire la macchina, quindi alzai lo sguardo dal telefono e forse era meglio se non lo facevo
YOU ARE READING
secret- tutto può cambiare
ChickLitsequel di "secret" Michelle Collins si risveglia dal coma non ricordando l'accaduto; nella sua vita cambieranno molte cose, ma una no, riuscirà a non mettersi nei guai? ma soprattutto rimarrà a Londra o tornerà a Los Angeles?