-va bene-dissi
ero in chiamata con Mattia da 2 ore per cercare di chiarire, ma non c'era verso di fargli capire il perché me ne fossi andata per un po', continuava ad insistere che l'avevo fatto per Cameron e che non si sarebbe stupito se lui fosse con me
-io spero tu stia scherzando-dissi iniziando ad agitarmi
aveva ragione era qui a New York ma questo non glielo avrei mai ammesso
-vabbè pensala come vuoi, io devo andare-dissi e riattaccai
erano le 18 passate e mi sarei dovuta iniziare a preparare per il gala di stasera; quindi portai da mia madre Ethan e mi andai a fare una doccia fredda per cercare di bloccare i pensieri
una volta uscita mi asciugai i capelli e li lasciai lisci poi mi sedetti davanti alla scrivania e iniziai a truccarmi
-tesoro posso?-chiese mia madre entrando in camera
annuii -dimmi-
-papà è dovuto andare in ufficio ti passerà a prendere Cameron-disse
-va bene- risposi e senza un motivo logico mi apparse un sorriso sulla faccia
mi sentivo come una ragazzina alle armi con la sua prima cotta e non andava per niente bene
-fai veloce perché tra 30 minuti arriva-disse e uscì dalla porta
sospirai e una volta messo il mascara entrai nella cabina armadio: scelsi un abito lungo nero con uno scollo profondo sia sul davanti che sul dietro e ci abbinai le decoltè di YSL e dopo un ultima occhiata allo specchio scesi
-sei bellissima-mi disse mamma
sorrisi e ripensai alla proposta della sua amica, chissà forse potrei pensarci sul serio
-domani ti va se passiamo un po' di tempo io e te da sole?-chiese
-certo, che domande fai-le sorrisi nuovamente
dopo poco sentimmo il clacson di una macchina e appena mi affacciai lo vidi: era stupendo indossava una camicia nera con i primi 3 bottoni aperti inserita in dei pantaloni eleganti, le mcqueen ai piedi e in testa teneva degli occhiali da sole di Dior
mi venne spontaneo sorridergli; dopo aver salutato mamma e Ethan lo raggiunsi
-sei stupenda-mi disse per poi baciarmi sull'angolo della bocca, rimasi estasiata da quel gesto non l'aveva mai fatto; < nemmeno quando le cose fra noi andavano bene, solo baci rubati e questo mi destabilizzò parecchio> non dissi niente e montai in macchina
dopo 10 minuti passati in silenzio lui decise di spezzarlo: -quindi stasera devo farti cambiare idea per venire al mio compleanno?-
-ancora con questa storia?-sbuffai
-eddai Michelle, ma non vuoi rivedere gli altri?-chiese
-si, ma...-non mi fece terminare la frase
-devo schiarirmi le idee e bla bla bla-disse sbuffando
non risposi, non avevo voglia di continuare questa conversazione; sapevo che se fossi tornata nessuno mi avrebbe rinfacciato niente, ma c'era qualcosa che mi bloccava
dopo poco arrivammo e lui senza dire una parola scese dalla macchina e si avviò, appena i paparazzi lo videro iniziarono a urlare e fargli foto e lo stesso sarebbe successo a me appena fossi scesa dalla macchina
chiusi per un attimo gli occhi e sospirai, una volta preso coraggio aprii lo sportello e scesi, i fotografi e i giornalisti iniziarono a farmi domande a raffica tipo: dove sei finita in questi tre anni, tu e Cameron state insieme?, perché sei venuta con Cameron...
mi sentii tirare indietro e andai a sbattere contro il suo petto
-entriamo di là-disse stringendomi il braccio
il suo sguardo era nervoso, quasi incazzato, come se avesse appena visto qualcosa che non voleva vedere
-che succede?-chiesi mentre lo seguivo
la presa sul mio braccio si strinse ancora -mi fai male-gli dissi cercando di togliere il braccio
-niente-disse con tono freddo
anche se odiavo quando la gente mi rispondeva niente, ma era ovvio che qualcosa c'era non dissi niente
entrammo dal retro del ristorante e ad aspettarci c'erano i nostri padri che appena ci videro ci sorrisero
-possiamo andare al tavolo adesso-disse dan
salimmo 2 rampe di scale e ci ritrovammo su una terrazza addobbata in modo lussuoso forse fin troppo
-buonasera signori-disse un cameriere venendoci incontro con un vassoio pieno di flûte di champagne
-il vostro tavolo è quello-continuò indicandoci un punto sulla destra
mio padre ringraziò e ci andammo a sedere
-mi raccomando comportatevi come vi abbiamo insegnato-sussurrò dan
io e Cameron annuimmo
-mi puoi dire cosa ti succede?-gli sussurrai all'orecchio
-sono affari miei-disse guardandomi negli occhi
alzai gli occhi al cielo e bevvi un sorso dello champagne che il cameriere ci aveva poggiato sul tavolo
-dopo cena andremmo nella sala per confermare gli accordi quindi se vuoi volete andare potete farlo-ci avvisò dan
ne io ne cam prestammo attenzione eravamo entrambi immersi nei nostri pensieri
-dopo vieni con me-mi sussurrò
beh poco bipolare, prima mi risponde a cazzo e poi mi dice di andare con lui, non è cambiato per niente
-vedrò-sussurrai a mia volta
-era un affermazione-disse facendo il suo solito ghigno
sbuffai ma mentre stavo per ribattere un cameriere inizio a portare gli antipasti, quindi non dissi niente e iniziai a mangiare
dopo su per giù un ora iniziarono a portare il secondo primo e nell'esatto momento in cui il cameriere si stava avvicinando a me Cameron appoggiò la sua mano sulla mia coscia
-cosa fai-dissi guardandolo
-ti guardava troppo, se non vuoi avere casini fai finta di nulla-
la conferma che volevo è arrivata: conosceva quel cameriere, all'entrata c'era lui ecco perché è voluto entrare dal retro ed ecco perché è nervoso
scossi la testa ma non dissi nulla; iniziò a disegnare dei piccoli cerchi sulla mia pelle causandomi così milioni di brividi
-sono felice che il mio effetto su di te è sempre lo stesso-sussurrò
lo guardai male -è perché ho freddo-
lui iniziò a ridere e tolse la mano
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secret- tutto può cambiare
ChickLitsequel di "secret" Michelle Collins si risveglia dal coma non ricordando l'accaduto; nella sua vita cambieranno molte cose, ma una no, riuscirà a non mettersi nei guai? ma soprattutto rimarrà a Londra o tornerà a Los Angeles?