6

5 0 0
                                    

avevo passato praticamente una notte insonne, tra Ethan che non faceva altro che muoversi e i pensieri che mi offuscavano la mente non ero riuscita a chiudere occhio per più di un ora. 

nel pomeriggio sarebbe dovuto arrivare Cameron, odiavo me stessa per star provando emozioni simili, ero agitata all'idea di passare un intera serata con lui accanto, ma allo stesso tempo pensavo a come avrebbe potuto reagire Mattia se l'avesse scoperto...

-buongiorno-dissi a mio padre mentre entravo in cucina con Ethan in braccio 

alzò lo sguardo dal suo solito giornale e mi sorrise 

la mattina non era di molte parole, anzi se non volevi farlo stare nervoso tutta la mattinata era meglio non parlargli.

presi una mela, la tazza con il latte di Ethan e mi sedetti su una sdraio a bordo piscina con lui accanto 

-perché il nonno non parla?-chiese con quella vocina troppo adorabile 

-eh perché la mattina lui è cosi, vedrai che oggi pomeriggio giocherà con te-dissi scompigliandoli i capelli

-io vado a lavoro, ci vediamo per pranzo-disse mio padre 

annuii 

-ah mi ha scritto la mamma e mi ha detto che tra una 20ina di minuti sarà qui-continuò

-va bene-

diede un bacio ad Ethan e uno a me sulla fronte e si allontanò  dirigendosi al suo mercedes 

appena vidi il cancello chiudersi mi avviai in camera con Ethan per vestirci 

mi infilai un paio di pantaloncini neri in jeans e un top bianco di Dior

-cosa ti vuoi mettere?-chiesi ad Ethan 

-i vestiti nuovi-disse battendo le manine 

una volta vestiti scendemmo in garage per prendere la macchina con cui saremmo andati a prendere mamma 

-Ethan fermo li-gli dissi sorridendo 

volevo fargli una foto era troppo bello vestito cosi 

volevo fargli una foto era troppo bello vestito cosi 

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


-sai che sei veramente un gran figo-gli dissi sorridendo

lui sorrise e mi abbracciò, mio padre aveva ragione ero troppo giovane e ancora troppo piena di sogni per accudirlo, ma non avrei mai lasciato che soffrisse 

-dai andiamo a prendere la nonna-dissi facendolo montare nei sedili posteriori della Q8 di mio padre 

dopo una decina di minuti arrivammo all'aereo porto, mancava ancora 5 minuti prima che l'aereo atterrasse quindi feci scendere Ethan e andammo al bar 

-un succo e un caffè-dissi 

il ragazzo dietro il bancone annui 

-a lei bellezza-mi disse facendomi l'occhiolino 

sorrisi per cordialità, altrimenti gli avrei mollato uno schiaffo

-senta questo se lo può anche ficcare in culo-

secret- tutto può cambiareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora