01. Bentornata Chloe

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Capitolo 01: "Bentornata Chloe"

[Mi misi in fila per il check-in. Non c'erano molti passeggeri.

Quando toccò a me, mostrai biglietto e documenti e mi venne indicato il gate.

In mezzo alla confusione più totale, cercai di raggiungerlo in tempo per evitare di perdere il volo.
Mi misi in fila per i controlli, quella si che fu molto lunga.

Come una stupida, più volte mi voltai, nella speranza che Federico potesse apparire, come nei film, ma quel giorno capii che purtroppo, la mia vita non era un film.

Mancavano ancora una decina di persone ai controlli. Ero lì ad annoiarmi e a cercare di tenere a freno l'ansia.

«Chloe» mi sentii chiamare a gran voce e mi voltai.
Sorrisi istintivamente. Non potevo crederci.
Era lì. Con i suoi bellissimi occhi azzurri.
«Elia» urlai io, non fregandomi della gente che mi guardò male.
A separarci avevamo solo il cordino che divideva le varie file per i controlli.
«Non puoi partire senza salutarmi» disse con il fiatone.
«Sei qui» dissi io stringendolo forte a me.
Nel frattempo la fila stava scorrendo.
«Mi mancherai tantissimo Chloe» disse ancora, afferrando il mio viso tra le sue mani.
«Mi mancherai anche tu» sussurrai.
Non feci altro che beccarmi occhiatacce dal tipo in fila dietro di me, perché ormai toccava quasi a me.
«Voglio che tu sia felice ok? Non devi pensare a niente che non sia tu. Io sarò qui ad aspettarti» mi disse.
Non potevo credere alle mie orecchie.
Io sarò qui ad aspettarti disse.
Avevo sempre sbagliato tutto nella mia vita.
Avrei dovuto affidare il mio cuore a lui soltanto.
«Ti aspetto a Londra capito?» gli sussurrai, sorridendogli.
«Signorina, un bacio veloce che tocca a lei» guardai male il tipo dietro di me, un essere talmente scortese.
Io ed Elia scoppiamo a ridere.
«Ci vediamo a Londra allora» disse lui, lasciandomi un bacio sulla guancia.
«Ciao Elia» sussurrai io.

Il tipo della sicurezza, si schiarì la voce, attirando la mia attenzione.
Una volta che avrei superato i controlli, sarei giunta al Gate e da lì non avrei più avuto contatti con il resto dell'aeroporto, con Elia.
Mostrai la mia carta d'imbarco e passai sotto il metaldetector, che non emise nessun suono.

Ero nel Gate.
Mi voltai per poter salutare l'ultima volta Elia, che era lì, fermo nell'esatto punto in cui l'avevo lasciato.

Così alla fine lo feci. Salii su quell'aereo che mi portò lontano da tutti. Lontano dall'amore della mia vita. Lontano dalla mia famiglia. Alla ricerca di me stessa, di una buona ragione per poter continuare ad andare avanti.
E forse la trovai proprio quel giorno. In quell'aereoporto. ]


2 anni dopo

"Stavo trascinando le pesanti valigie per tutto l'aeroporto.
Il via vai di turisti, viaggiatori e operati di volo non aveva fine.
L'aeroporto di Torino era immenso nel caos più totale. Io quasi non riuscivo a farmi spazio tra le migliaia di persone ferme in ogni dove.
Le mie Puma bianche e rosa, prestavano il pavimento lucido, freneticamente, con la speranza di poter uscire velocemente da quell'inferno.
Mi trovavo sulle scale mobili, stavo scendendo per poter raggiungere l'uscita.
Il caos sembrava essersi placato un po'.
«Chloe» l'urlo del mio nome squarciò il silenzio.
Mi voltavo il tutte le direzioni per scoprire da dove potesse provenire.
Giunta alla fine delle scale mobili, mi incamminai verso l'uscita.
«Chloe, sono qui» sentivo chiamare il mio nome con una voce talmente tanto forte, che ignorarla mi fu difficile.
«Chloe» l'ultima volta, il mio nome venne sussurrato, chi mi stava chiamando era dietro di me.
Mi voltai ed incontrai i suoi occhi.
Quanto mi erano mancati.
«Finalmente sei tornata da me» il suo sussurro risultava malinconico.
«Federico» sussurrai io, lo sguardo fisso su quegli occhi così magnetici.
«Bentornata amore mio» l'ultima frase uscita dalla sua bocca, prima di avvicinarsi a me e di lasciarmi un bacio sulle labbra.
Quanto mi erano mancate quelle labbra.
Finalmente ero nel posto in cui sarei voluta rimanere. Le sue braccia. Coccolata dal suo profumo. Con le sue labbra ad assaporare le mie."

L'intervista • Come tutto è cambiato || F.COnde histórias criam vida. Descubra agora