Capitolo 3

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"La canzone che ho sentito nel sonno."

La melodia onirica, che sembrava repressa nell'acqua, echeggiò presto per tutta la stanza.

"Ho aperto gli occhi, sveglio dai sogni sparsi."

Il canto di Aria ha guidato il conte al Fiume dell'Oblio.

La sua voce suonava come una fata geniale, un tono giocoso ma pungente.

Pizzicato.

Poteva sentire le sottili corde di un violino che venivano pizzicate da qualche parte in lontananza.

"Andata, la notte misteriosa."

In quel momento, la canzone riuscì a catturare il cuore squilibrato del conte.

Questo era il canto della sirena.

"Q-questo è ridicolo." Disse, stupito.

"No, non può essere! Come diavolo riesci a.... Non dirmi che Sophia..." proclamò incredulo il conte.

Era bello e angelico, qualcosa che non avrebbe mai pensato di desiderare in tutta la sua vita.

'Non è tutto.'

Il testo gli attraversava la testa come un sogno a occhi aperti, le note lo tranquillizzavano, risucchiando tutto il suo essere dall'interno.

Ma allo stesso tempo, c'era rabbia intrisa nelle sue parole, e un odore di sangue riempì l'intera stanza.

Questa intensità era qualcosa che non poteva superare; lo afferrò e lo rinchiuse, proprio come un veleno incurabile travestito da tocco d'angelo, pronto a condurlo alla sua morte morbosa.

Poteva sentirlo inconsciamente.

"Sono entrambe sirene, ma la discrepanza..."

Quella canzone avrebbe fatto impazzire le persone sane di mente: una piccola voce, ma qualcosa che poteva portare l'intera aristocrazia sotto i suoi piedi.

Forse prendere il controllo dell'impero non era un'esagerazione.

"Fammi sentire ancora una volta! Di più di più....!" Il conte implorò prima di calpestare una bottiglia di liquore e cadde a terra.

I suoi occhi iniettati di sangue si irrigidirono sulla sirena mentre tendeva la mano, cercando di afferrare la sua invenzione del desiderio.

Era orribile.

Aria spostò lo sguardo sul suo corpo e lo fissò, i suoi occhi pieni di disgusto.

"Pensare che mi sono sacrificata per qualcuno patetico come lui. Per soddisfare l'avidità di chi non conosce altro che ricchezza e potere. Quanto sono stato stupida."

Conte Cortez.

Controllava sua figlia, che non sapeva nulla, con la violenza, costringendola ai suoi ordini, cose oltre ogni immaginazione.

La violenza che le ha portato, ancora fresca nella sua memoria. Ogni notte sul suo corpo apparivano nuovi lividi che causavano un'agonia che poteva essere vista solo all'interno. Era terrorizzata da lui, ma ora non più...

"La mia voce sarà l'ultima cosa che sentirai stasera."

Le fredde parole di Aria cancellarono parte della foschia irrazionale nella sua mente.

"Aspetta! Q-questa canzone è..."

"Sì, conosci bene questa canzone."

È stata la prima canzone che le ha detto.

Una canzone per affrontare i nobili che sanno cose che non dovrebbero sapere.

"Dimenticherai tutto."

"NO! Cosa fai!"

Becoming The Villain's Family [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora