12 - Persi nella nebbia

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Un altro giorno di viaggio trascorse. Si trovavano nelle Terre Verdi. Piccoli villaggi, ampie pianure, campi coltivati e immensi specchi d'acqua sui quali si rifletteva la luce del sole. Il riverbero era quasi accecante.

Verso sera, i laghi cristallini e quieti si tramutarono in pozze di sangue. Poi divennero pece. Infine tornarono a brillare, illuminati dalla luna e dalle stelle.

Corha doveva ammettere che era un paesaggio suggestivo. Le faceva quasi dimenticare di dover dormire un'altra notte al freddo invece di usufruire della graziosa locanda che avevano intravisto lungo la strada.

Il Cercatore non sembrava disposto a tornare sui suoi passi e Corha aveva notato un netto peggioramento del suo umore mano a mano che si avvicinavano a Bethel.

Meglio non provocarlo inutilmente.

Fergus era stanco, il volto più scavato del solito, ma sembrava rilassato come non lo vedeva da tempo.

Si sistemarono presso uno dei laghi, a pochi metri dal margine.

L'erba verde e soffice era decisamente più comoda della nuda pietra.

Corha non l'avrebbe mai ammesso ma la scomoda sottana si era rivelata utile. Le offriva un ulteriore strato a separarla dal gelo della terra.

Anche i cavalli sembrarono apprezzare quel cambiamento.

Li lasciarono brucare liberi, senza sella né finimenti.

"Perché non vuoi dirci cosa andiamo a fare a Bethel?"

Corha, seduta vicino al fuoco, scrutava il viso del cercatore mangiando una mela.

Fergus, che sapeva quanto poco il Cercatore fosse disponibile a condividere informazioni con loro, le lanciò un'occhiataccia e sospirò, rassegnato.

Il Cercatore, dal canto suo, si era sdraiato sull'erba e fissava il cielo, perso nei suoi pensieri.

Sembrava non l'avesse nemmeno sentita eppure rispose.

"Immagino che se non ti dirò quello che vuoi non mi lascerai in pace, giusto?"

Non si girò nemmeno a guardarla.

"Giusto"

Sbuffando, si mise a sedere, la schiena appoggiata a una pietra piatta che sembrava piuttosto comoda.

"Devo vedere una persona"

"Tutto qui?"

"Tutto qui. Questione di pochi giorni"

"Ah..."

"Delusa?"

"No, pensavo che si trattasse di qualche faccenda da Cercatore"

"Non ho detto che non sia una faccenda da Cercatore, come la chiami tu..."

"Non era così difficile rispondere, vero?"

"Non era  così difficile chiedere con educazione, vero?"

Il Cercatore la guardò, le fiamme danzavano sul viso spigoloso, facendo brillare i suoi strani occhi come braci ardenti.

Stava sorridendo ma Fergus si rese conto che il suo sguardo era gelido come quello di un predatore.

Il Cercatore non aveva voglia di battibeccare con la contadina ancora una volta sebbene sentisse una crescente irritazione. Non si capacitava di come quella ragazza riuscisse a fargli perdere la calma così facilmente.

Era escluso che si trattasse della donna del suo sogno...

"Ho come la sensazione che tu ci nasconda qualcosa"

Il Bastone del Verbo - Libro PrimoWhere stories live. Discover now