2 - Un incontro nel bosco

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Fergus seguì con lo sguardo la figura ingobbita mentre veniva inghiottita dalla vegetazione.

La rabbia che l'aveva incendiato stava lentamente spegnendosi, lasciando al suo posto un cumulo di cenere.

Per un istante, un breve istante, pensò di correrle dietro, d'implorare il suo perdono ma il buon senso e l'amor proprio gli impedirono di seguirla.

Dopotutto, anche lui era una persona orgogliosa...

Non si era mai infuriato tanto e non pensava le cose che le aveva gridato contro. Beh, non tutte...

Corha non era l'unica a essersi stufata del modo in cui veniva trattata. Anche lui non ne poteva più di essere messo da parte, allontanato, ma soprattutto di nascondere ciò che provava per lei.

Avanzò lentamente nella direzione opposta rispetto a Corha. Si voltò un'ultima volta.

Scosse il capo e tornò al villaggio.

Su una cosa l'amica aveva ragione, avrebbe dovuto tornare da Mack e dagli altri e giustificare il suo comportamento.

Compito che dovette affrontare prima del previsto...

Incontrò Mack poco prima del ponte principale che attraversava uno dei torrenti del Truta. Lui e gli altri erano seduti sul parapetto che ne delimitava la superficie lastricata.

Non era un buon segno. Era evidente che lo stessero aspettando.

Fergus si fece forza e avanzò, stringendo convulsamente tra le mani la sacca di tela contenente il suo pranzo.

Si avvicinò al gruppo a testa alta, sorridendo come se nulla fosse.

Quando Mack lo vide, il suo sorriso vacillò.

Gli occhi del ragazzo erano gelidi.

"Non volevo crederci, sai? Alle voci, intendo. In molti mi hanno riferito che tue quel mostro eravate amici ma io non ho dato importanza ai pettegolezzi. Come potevo? Fergus, il più fedele e leale tra tutti, amico della strega? Impossibile! Eppure, oggi ho dovuto riconoscere di essermi sbagliato. Sai quanto questo mi dia fastidio, amico mio?"

Fergus pensò bene alle parole che avrebbe dovuto pronunciare e in quel momento avrebbe voluto possedere l'arguzia di Corha.

Dovette accontentarsi delle sue sole risorse.

"Andiamo, Mack, mi conosci. Non volevo che ti sporcassi le mani con lei, tutto qui. Chissà quali trucchi e magie potrebbe tirar fuori per vincere la sfida"

Mack lo fissò per un lungo, lunghissimo istante, poi sul suo viso affiorò l'ombra di un sorriso.

Con estrema lentezza, si avvicinò a Fergus. Erano alti uguali anche se Mack aveva spalle larghe e braccia robuste, al contrario di Fergus che possedeva solo una certa agilità.

Purtroppo, aveva l'impressione che non gli sarebbe servita a molto in quella circostanza.

Il pugno arrivò come un tuono che gli sconvolse le viscere. La sacca cadde a terra e venne calpestata. Si rammaricò di non essere riuscito a mangiare nulla mentre la osservava incontrare la sua rovinosa fine.

Un dolore lancinante s'impadronì del suo stomaco, strozzandogli il respiro in gola.

Dopo il primo colpo ce ne furono altri e anche Willy, Joe e Pit contribuirono con una serie di calci, una volta che Fergus fu a terra.

Mack si chinò su di lui e lo prese per il bavero della giacca.

"Questo è per esserti intromesso e avermi umiliato davanti agli altri. Se domani proverai ad interferire, il dolore che provi adesso non sarà nulla in confronto a quello che sentirai quando ti avrò nuovamente tra le mani. Chiaro?"

Il Bastone del Verbo - Libro PrimoWhere stories live. Discover now